Obiettivo dichiarato, significativo e ambizioso, ma anche palese delle ambizioni della società, quello dei Baskérs Forlimpopoli che dopo essere stati sconfitti nella finale promozione per la B 1-2 da Reggio Emilia nel giugno scorso ora puntano "a fare meglio dell’anno passato", come conferma il confermatissimo allenatore Alessandro Tumidei, per tutti ‘Paxson’. E ovviamente migliorare un approdo in finale significa una sola cosa: vincerla la finale ed essere promossi.
Per cercare di riuscire a centrare l’obiettivo, il progetto ed il percorso estivo del coach e della dirigenza di Forlimpopoli è stato quello "di inserire in un gruppo già importante giocatori che possano essere funzionali alla squadra e la possano consentire di conseguenza migliorare", spiega l’allenatore. Per arrivare ad ottenere una promozione che sarebbe storica per la piccola cittadina (13mila abitanti) e due passi da Forlì, innamorata della sua squadra come dimostrano le 150 persone che hanno seguito la squadra in un’amichevole di inizio settembre. Il fattore campo che sarà ancora una volta un punto di forza della squadra.
In città c’è tradizione, c’è passione e c’è ambizione e questo lo si percepisce chiaramente. I Baskérs sono ambiziosi e vogliono centrare un traguardo che fino a qualche anno fa non era nemmeno vicino ai sogni più improbabili. E lo vogliono fare vincendo sul campo, ed è stato proprio questo il principale motivo per cui non è proseguita la richiesta di ripescaggio in B che, alla luce dei fatti, avrebbe avuto ottime probabilità di essere accettata ed accolta.
Ovviamente fra il dire e il fare c’è una certa qual differenza, ma i Baskérs e i ragazzi di coach Tumidei non si spaventano di certo e sono pronti per un’annata che ha tutte le premesse per poter diventare storica.
La formula è particolare: 14 squadre, dalla prima all’ottava ai playoff, la nona si salva, dalla decima alla tredicesima ai playout e l’ultima retrocede; poi chi vince i playoff va alla Final Four con le vincenti degli altri tre gironi: vengono promosse le prime tre classificate, un po’ come accadeva anni fa tra la B e la A2 (per esempio ai tempi dell’Unieuro). Per concretizzare questa possibilità, Forlimpopoli ha costruito una squadra davvero importante. Dopo aver perso tre elementi di spicco come Benedetti, Dell’Omo e Farabegoli, accanto ai confermati Niccolò Ruscelli, i fratelli Antonio e Lorenzo Brighi, Gabriele Rossi, Jacopo Grossi e Matteo Bracci, i Baskérs hanno acquistato cinque giocatori: il play-guardia Luca Sampieri del 2003, l’ala bolognese Gabriele Fin del 1990, il centro Jonas Bracci (fratello del Matteo di cui sopra) del 1996 e due promettenti giovani del 2005 come l’ala Niccolò Baldisserri e il play-guardia Tommaso Galletti.
"Abbiamo costruito la squadra migliore che potessimo, compatibilmente con le nostre risorse che non sono certo infinite per la categoria – dice coach Tumidei -, tutte prime scelte e giocatori su cui abbiamo puntato fin dall’inizio e questo è stato un fatto molto importante e significativo della volontà della società di fare le cose per il meglio. Rispetto all’anno passato siamo più lunghi, più profondi, più esperti e in sostanza più forti. Vogliamo migliorare e sappiamo benissimo che dopo aver raggiunto la finale promozione fare meglio significa ottenerla questa promozione. Dovremo pensare partita dopo partita, ma siamo tutti carichi e pronti per affrontare una stagione dura e lunghissima e provare a vincere".
Stefano Benzoni