Qualcuno lo chiama Maga accorciando il suo cognome, ma forse il nomignolo più appropriato per Francesco Magagnoli, capitano giallonero, è il Mago per quel suo modo di giocare, di rubare palloni e spaccare le partite con il tiro da tre punti. Dopo l’addio di Jacopo Aglio i gradi sono passati sulle sue spalle, sarà lui il punto di riferimento per l’allenatore, il club e i compagni di squadra.
Non è un caso che alla presentazione della Virtus Imola avvenuta all’Elio’s Cafè la nuova divisa fosse indossata proprio dal Mago: "Il giorno della presentazione – dice Magagnoli – vedere cosi tanta gente è stato qualcosa di incredibile. Tutti ci hanno dato un grande supporto, i tifosi, i bambini, i ragazzi dell’Armata Giallonera che scaldavano la gola con qualche coro. Tutto questo affetto va ripagato in qualche modo".
Ora i gradi di capitano per guidare il gruppo giallonero.
"Avevo capito dal giorno del raduno cosa significasse essere capitano, un ruolo che avevo sperimentato nelle giovanili, ma qui nel momento in cui lo vai a ricoprire il ruolo è decisamente diverso per impatto e responsabilità rispetto ai campionati junior".
C’è una Virtus nuova, con tanti giocatori nuovi che stanno cercando di diventare un’unica cosa.
"Lo spogliatoio è affiatato anche fuori dal campo dove cerchiamo di conoscerci meglio. L’unione fa bene a quello che viene proposto sul parquet durante allenamenti e partite".
E’ nuovo anche coach Galetti. cosa ne pensa?
"Lavorare con Galetti è un piacere, è un lavoro molto dispendioso, bisogna sempre essere concentrati psicologicamente per soddisfare le richieste di un coach che pretende tanto dalla propria squadra".
La Virtus ha fatto una pre season piena zeppa di allenamenti e test amichevoli, cosa ci può dire a proposito?
"Nel pre campionato i risultati non contano, conta il percorso di crescita, la parte tecnica, quella fisica. Questa è una fase dove si mette benzina per il campionato, un momento cruciale da affrontare al meglio per potere crescere personalmente e come gruppo".
Lo sguardo è già rivolto all’esordio in campionato.
"La Virtus è affamata, dovrà essere sempre questo il leit motiv al di là dell’avversaria che incontreremo, la fame ti permette di superare gli scogli, le corazzate di turno e tutto il resto. Questo è lo spirito da mettere in campo per tutta l’annata 2024/2025 e finora abbiamo lavorato per questo e non ci vogliamo certo fermare".