FRANCESCO FRANCHELLA
Sport

La contrada di Borgo San Giovanni. In campo la "lince bendata" per difendere i colori rosso e blu

Si presenterà coi seguenti campioni: putto Alberto Awuam, putta Valentina Deserti, staffiere . Francesco Ferrari, asino Cinghialotto, fantino Carlo Sanna, berbero Alba Solare. Un po’ di storia.

La prima a presentarsi, per pronunciare la formula di iscrizione alle gare, è la contrada di Borgo San Giovanni

La prima a presentarsi, per pronunciare la formula di iscrizione alle gare, è la contrada di Borgo San Giovanni

Iniziamo la carrellata dedicata alle contrade, seguendo l’ordine del Magnifico Corteo di sabato 24 maggio. La prima a presentarsi di fronte alla Corte Ducale, per pronunciare la formula di iscrizione alle gare del Palio di Ferrara, è la contrada di Borgo San Giovanni, a cui il nostro poeta, Luigi Vincenzi, nel suo poema ‘Al Palio ad Frara’, ha dedicato il "Nòno Cant". Il canto di "San Zvann (Quart Boragh)", San Giovanni, il Quarto Borgo. La divisa araldica: la "Linza bendada". La lince bendata, forse risalente a Niccolò III d’Este, rappresentata nella divisa rossa e blu (colori della contrada), rivolta a sinistra e seduta su un morbido cuscino. "Cla linzza o gat salvàdagh smacciuzzlà / con un gran nastr’in s’j’òcc la vién bendada": simbolo di chi, seppure in grado di vedere tutto, decide di filtrare la realtà, per un bene superiore. Ecco le qualità del buon principe, così come le interpretava il marchese Lionello d’Este, il cui sguardo infatti rimarrà per sempre emblematico nella storia dell’arte, grazie al celebre ritratto di Pisanello. È ciò che ricorda anche il Vincenzi, evidenziando tutti i meriti del governo di Lionello, marchese illuminato, artista e protettore d’artisti ("Artista lu e d’artista prutetór"), animatore della vita culturale cittadina, ben radicata nella cultura umanistico-rinascimentale. Il Borgo San Giovanni copre, in buona parte, il territorio dell’Antico Barco, la zona settentrionale e nord-orientale al di fuori delle mura di Ferrara. Qui vi era la radura boschiva e prativa utilizzata dagli Este per la caccia. Borgo fuori le mura, ma nei pressi della corte: utile, a marchesi e duchi, per riposarsi dagli affanni del governo, senza allontanarsi troppo dalla città. Così descrive il territorio di San Giovanni il nostro poeta: "cal bórgh’in Mezanòt fóra dla mura / indóv, un témp, tra bosch e stagn, capann, / la cazza d’Èrcul (Ercole I d’Este) l’éra più sicura / arént a Córt, mò fóra da chi afann, / e sénzza sfurzar tròp cla gamba dura (Ercole era stato colpito alla caviglia destra nella battaglia di Molinella) / che anch s’l’agh dava, a vòlt, un qualch dulór, / an gh’iéra cura bòna cm’è Belfiór!". La delizia estense di Belfiore, con il celebre studiolo dedicato alle nove muse, si trovava proprio nell’areale odierno di San Giovanni. Oggi, stando alle informazioni contenute nel sito del Palio di Ferrara, il presidente di San Giovanni è Luca Battaglia, la sede è in via del Melo 105 e il territorio copre: Via Pomposa (lato dispari, fino al limite del Comune di Ferrara), Viale Po (lato dispari), zona Doro, Via Modena (lato pari, fino al canale Boicelli, lato destro), zona esterna mura di Via Pomposa, agglomerati di Casaglia e Ravalle (fino al limite del Comune di Ferrara. La contrada ha pronunciato la formula di iscrizione alle gare del 31 maggio. Si presenterà coi seguenti campioni: putto Alberto Awuam, putta Valentina Deserti, staffiere Francesco Ferrari, asino Cinghialotto, fantino Carlo Sanna, berbero Alba Solare.

Francesco Franchella