FRANCESCO FRANCHELLA
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San Paolo e i luoghi del potere. Nella divisa una ruota a otto raggi . Pronti a fare girare la fortuna

Dal Castello al palazzo municipale, il rione copre il quadrante medievale all’interno delle mura, tra l’attuale corso Martiri della Libertà, corso Porta Reno, via Darsena, corso Isonzo e viale Cavour.

Dal Castello al palazzo municipale, il rione copre il quadrante medievale all’interno delle mura, tra l’attuale corso Martiri della Libertà, corso Porta Reno, via Darsena, corso Isonzo e viale Cavour.

Dal Castello al palazzo municipale, il rione copre il quadrante medievale all’interno delle mura, tra l’attuale corso Martiri della Libertà, corso Porta Reno, via Darsena, corso Isonzo e viale Cavour.

Sono tre le chiese che si trovano nel territorio rionale di San Paolo: Santa Maria Nuova, San Nicolò e, appunto, San Paolo. Quest’ultima è decisamente la più significativa. Non per stilare pie e devote classifiche, ma per banale giudizio artistico. Basterebbe citare il catino absidale, singolarmente decorato sul finire del XVI secolo dallo Scarsellino: rappresenta ‘Elia rapito al cielo’.

Ma quel che singolare è che Elia, soggetto della scena, è ritratto in via del tutto marginale, così come gli astanti sotto: vero protagonista è il paesaggio, che domina l’intera pittura. Un’abside senza ingombranti divinità, senza turbini di nuvole abitate da angioletti. Un’abside dipinto con un paesaggio: non vi è nulla di più coinvolgente, di più umano. Come umana è la fortuna, il cui simbolo è la ruota. "La ròda dla furtuna par j’Esténs / l’ha sémpar schizzà tut, al sò passar / tirànds’ adòss gran òdi e gran cunséns", scrive il poeta Luigi Vincenzi. Della ruota della fortuna estense, la Contrada di San Paolo ne è sempre stata testimone: parliamo infatti del vero e antico centro cittadino. Il rione copre il quadrante medievale sud-occidentale all’interno delle mura, compreso tra l’attuale corso Martiri della Libertà, corso Porta Reno, via Darsena, corso Isonzo e viale Cavour. È il luogo del potere politico e delle sue emergenze monumentali: su tutte, il Castello Estense e il palazzo Municipale. Di questo rione fa parte anche il territorio a ridosso di via Darsena, dove oggi c’è il porto turistico e dove, fino all’inizio del Seicento, si trovava l’approdo denominato "fuori Porta San Polo", riservato ai bastimenti commerciali e militari, oltre che ai bucintori di sovrani e principi. La ruota e l’aquila: questa è l’impresa di San Paolo. In particolare, scrive Vincenzi, "In s’una ròda, un’àquila arzantada / con tut’il pénn dla cova sul zzarcion / missa in maniéra da parér santada / cm’è ‘n cavaliér in àram su l’arcion, tra i culor bianch e négar sistemada, trincià da l’alt in bass s’al gunfalon". In altri termini, a tutti comprensibili: contraddistinta dai colori araldici della contrada, il bianco e il nero, la divisa è abitata da una ruota a otto raggi, considerata non solo simbolo di fortuna/destino/sorte e mutabilità, ma anche antico simbolo di rinnovamento e rigenerazione. È così sovrastata da un’aquila, "un’àquila arzantada missa in maniéra da parér santada". L’aquila bianca estense ad ali spiegate: testimonianza di quanto le fortune del popolo (ossia la ruota) fossero connesse al governo dei potenti (l’aquila), dei principi della Casa d’Este. Oggi, stando alle informazioni contenute sul sito del Palio di Ferrara, il presidente di Rione San Paolo è Nicola Palazzo, la sede è in via Boccaleone 19 e il territorio copre Corso Porta Reno (lato dispari), Corso Martiri della Libertà (lato dispari), Viale Cavour (lato dispari), Corso Isonzo (lato dispari), Via Darsena, Via Bologna (lato pari) fino al ponte di San Paolo, Piazza Travaglio (lato via Piangipane). La contrada ha pronunciato la formula di iscrizione alle gare del 31 maggio. Si presenterà coi seguenti campioni: putto Gabriele Gamberoni, putta Alice Rizzo, staffiere Alessandro Stampigioni, asino Gintonic, fantino Mattia Chiavassa, berbero Banzay.

Francesco Franchella