CRISTINA DEGLIESPOSTI
Top 500 Modena

L’analisi dei Partner di PwC Italia: "Ai leader serve visione strategica per far fronte a scenari incerti"

Roberto Sollevanti e Federico Scapinelli tracciano il profilo dell’imprenditore di successo oggi "Occorre prendere decisioni che rispondano alle fluttuazioni del mercato e alle nuove sfide sociali".

Roberto Sollevanti e Federico Scapinelli tracciano il profilo dell’imprenditore di successo oggi "Occorre prendere decisioni che rispondano alle fluttuazioni del mercato e alle nuove sfide sociali".

Roberto Sollevanti e Federico Scapinelli tracciano il profilo dell’imprenditore di successo oggi "Occorre prendere decisioni che rispondano alle fluttuazioni del mercato e alle nuove sfide sociali".

di Marco Principini

"In un contesto globale sempre più incerto, i leader devono sviluppare una visione strategica che non solo affronti le sfide urgenti, ma colga le opportunità d’innovazione". Il profilo dell’imprenditore di successo – ma non solo – è tracciato. Per Roberto Sollevanti e Federico Scapinelli, entrambi Partner PwC Italia, è solo "promuovendo una cultura decisionale che valorizzi l’analisi critica e la collaborazione" che sarà possibile "prendere decisioni che rispondano alle fluttuazioni del mercato e alle nuove sfide sociali".

Qual è il quadro che ci lascia in eredità il 2024?

"Secondo le ultime stime Istat, in Italia si registra una crescita dello 0,5%, ampiamente al di sotto rispetto a quanto previsto all’inizio dell’anno. Il diffuso clima di incertezza rimane uno dei principali freni alla crescita, accompagnato da una crescente fragilità della manifattura, in particolar modo sul suolo europeo. Nel corso dell’anno una buona dinamicità dei servizi ha controbilanciato il minor contributo del comparto industriale".

Quali i fattori d’incertezza?

"Il proseguimento delle tensioni commerciali e degli eventi bellici, nonostante il raffreddamento del conflitto in Medio Oriente, continua a gravare sul panorama globale alimentando timori su possibili interruzioni di forniture. Sono proprio la volatilità macroeconomica e il rischio geopolitico a spaventare i leader mondiali, stando a quanto riportato dalla 28° Annual Global CEO Survey di PwC. Poi si aggiunge l’incertezza legata alle possibili ripercussioni della politica economica degli Usa: Washington è il secondo partner commerciale dell’Italia e assorbe il 10,7% delle esportazioni".

Quanto valgono gli scambi?

"Secondo stime di Prometeia, la perdita per l’export potrebbe raggiungere i 7 miliardi, aggravando le già esistenti tariffe per 2 miliardi di dollari nel 2023. I settori più vulnerabili comprendono macchinari (21% dell’export verso gli Usa), moda (15%), agroalimentare e altri comparti a forte presenza di PMI. Gli stati membri dell’UE temono le possibili ripercussioni della politica commerciale che Trump potrebbe attuare, data la presenza di un saldo commerciale ampiamente in avanzo".

Questa spaventa più di tutto?

"Sebbene l’impatto di tali misure fosse stato contenuto durante il primo mandato del presidente degli Usa, le preoccupazioni aumentano ulteriormente a causa della grave crisi economica che sta attraversando la Germania, un tempo considerata la locomotiva d’Europa".

Questo in cosa si traduce?

"Berlino ha faticato più di altri Paesi a riprendersi dalla pandemia e per il secondo anno consecutivo vedrà una contrazione del PIL (-0,2% nel 2024), legata agli elevati costi dell’energia e alla crisi dell’industria trainata dal settore automotive. Anche le leadership politiche appaiono più fragili, in particolare in Germania si è dovuto ricorrere alle elezioni anticipate dopo la caduta del governo Scholz, e in Francia con la caduta del governo guidato da Barnier, che ha rimesso la scelta nelle mani di Emmanuel Macron".

Quali soluzioni?

"In un contesto di diffusa incertezza, le proposte di Mario Draghi contenute nel documento ‘The future of European competitiveness’ delineano una via strategica per il futuro dell’Ue".

In che modo?

"Le sue raccomandazioni, centrali per rafforzare la competitività del blocco continentale, pongono l’accento su azioni concrete e urgenti. Colmare il divario tecnologico con le principali potenze economiche, sviluppare un piano comune di decarbonizzazione, che non ostacoli la crescita, e rafforzare la sicurezza riducendo le dipendenze strategiche sono passaggi fondamentali per garantire un futuro più solido e resiliente. Inoltre, investire nella sostenibilità economica e rivedere la governance dell’Ue sono elementi chiave per una nuova strategia industriale che permetta all’Europa di navigare con successo le sfide globali del futuro. Tra i leader intervistati nella 28° Annual Global CEO Survey di PwC che si dichiarano fiduciosi nella sostenibilità del proprio business nel lungo periodo, le corrette scelte strategiche sono al primo posto tra i fattori abilitanti il successo".