CRISTINA DEGLIESPOSTI
Top 500 Modena

Settore tessile-abbigliamento modenese: sfide e prospettive future nel 2023

Il 2023 ha visto una stabilizzazione delle vendite nel tessile-abbigliamento modenese, ma margini di profitto in calo e oneri finanziari in aumento.

Sopra, una sfilata di una collezione Twinset. Accanto, la sede di Liu Jo

Sopra, una sfilata di una collezione Twinset. Accanto, la sede di Liu Jo

di Ennio LugliIl settore tessile-abbigliamento nella provincia di Modena ha una lunga tradizione, con particolare rilevanza per il distretto di Carpi, noto per la produzione di maglieria e abbigliamento. Tuttavia, negli ultimi anni, il comparto ha affrontato difficoltà legate alla globalizzazione, alla concorrenza internazionale e ai cambiamenti nei modelli di consumo. Inoltre, l’aumento dei costi delle materie prime, l’inflazione e la volatilità dei mercati finanziari hanno contribuito a rendere più complesso il contesto operativo per le aziende del settore. Nell’analisi delle venti imprese, direttamente e indirettamente riconducibili al settore tessile-abbigliamento e rientranti nella TOP 500 si è considerata la forte disomogeneità presente, in quanto le prime due società hanno ricavi pari al 52,5% del totale.

Nel 2023 il volume delle vendite ha subito una contrazione dell’1,8% rispetto all’anno 2022, mostrando segnali di stabilizzazione dopo le difficoltà affrontate negli anni precedenti: escludendo le prime due imprese i ricavi sono aumentati del 2,3%. Se i ricavi si sono sostanzialmente assestati ai livelli del 2022, ciò che invece ha mostrato una preoccupante diminuzione è stato l’EBITDA (-17,8%) e il risultato operativo (-44,9%). Parrebbe che la stabilizzazione delle vendite sia avvenuta a discapito dei margini che, sebbene in percentuali diverse, hanno visto un loro deterioramento nella maggior parte delle imprese analizzate: la redditività delle vendite (ROS) è scesa mediamente all’1,3% rispetto al 6,0% del 2022.

Il risultato economico complessivo delle imprese analizzate è diminuito in media dell’82,4% rispetto all’anno precedente: a tale diminuzione, oltre alla gestione operativa, ha contribuito anche la gestione finanziaria. Il totale degli oneri finanziari, a seguito del rialzo dei tassi di interesse, è aumentato del 27,4%. Anche se il livello complessivo dell’indebitamento finanziario risulta essere leggermente diminuito, la copertura degli oneri finanziari, a seguito della diminuzione della redditività operativa e dell’incremento del costo del denaro, si è ridotta del 38,2%. I risultati economici non particolarmente positivi paiono aver pesato anche sulle decisioni di investimento: il totale attivo netto subisce una diminuzione del 5,9%, mentre i livelli occupazionali rimangono pressoché stabili, se non in leggero aumento, in quasi tutte le imprese analizzate. Questo dato suggerisce una maggiore cautela da parte delle imprese nel destinare risorse a nuovi progetti o nell’ampliamento della produzione, preferendo strategie di contenimento dei costi e ottimizzazione dell’efficienza produttiva.

Il 2023 si è rivelato un anno complesso per il settore tessile-abbigliamento modenese, caratterizzato da una stabilizzazione delle vendite, ma con un significativo deterioramento dei margini di profitto e un aumento degli oneri finanziari. Le prospettive future per il settore tessile-abbigliamento modenese rimangono incerte e dipenderanno fortemente dalla capacità delle imprese di adattarsi a un contesto economico e finanziario sfidante. L’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e l’adozione di pratiche sostenibili potrebbero rappresentare leve strategiche per migliorare la competitività del comparto. In particolare, l’attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale potrebbe costituire un elemento differenziante, rispondendo alle nuove esigenze dei consumatori e alle normative europee sempre più stringenti in materia di economia circolare e riduzione dell’impatto ambientale.