Aziende, serve supporto "Pesano gelate e siccità"

Coldiretti è impegnata su più fronti: "La nostra è buona economia. Ma il settore va salvaguardato per evitare un’ecatombe occupazionale".

Aziende, serve supporto "Pesano gelate e siccità"

Grandine, gelate, il 30 per cento di piogge in meno, temperature di 1,38 gradi più calde, carenza di personale nei campi. Coldiretti Ravenna è impegnata in queste settimane a combattere su quattro fronti contemporaneamente. Le temperature notturne sono scese fino a 4 gradi, distruggendo il lavoro anticipato che le piante da frutta stavano facendo dopo un inverno sostanzialmente ‘caldo’. Per prevenire potenziali perdite, che andrebbero a compromettere la sopravvivenza di migliaia di aziende frutticole, molti imprenditori, col fondamentale supporto della Regione, hanno investito in sistemi di protezione, come impianti anti-brina e ventole anti-gelo. "Senza questo tipo di difese – commenta il direttore di Coldiretti Ravenna Assuero Zampini – le nostre aziende, già duramente colpite negli ultimi anni dagli effetti degli sfasamenti climatici, rischiano oggettivamente di chiudere con gravi conseguenze sia dal punto di vista occupazionale che produttivo. Per questo – continua Zampini – onde evitare una vera e propria ecatombe economica ed occupazionale, è importante che si continui a fare tutto quanto possibile per salvaguardare il lavoro dei tanti agricoltori che rappresentano la buona economia del nostro territorio".

Coldiretti è anche impegnata in quella che definisce una battaglia ‘per la salute, la democrazia, la civiltà’. Così il Presidente di Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte non esita a definire la mobilitazione nazionale avviata da Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica contro il cosiddetto cibo sintetico. Per l’associazione rappresenta la "principale e concreta minaccia alla cultura alimentare italiana e all’agricoltura tradizionale e di qualità che contraddistingue da sempre il nostro Paese". Mobilitazione che ha visto una risposta anche nel Disegno di Legge che vieta produzione, commercializzazione ed importazione di cibo e mangimi prodotti in provetta sul territorio italiano. Dalmonte mette in luce la "positiva apertura di una discussione nel Paese, nei comuni, nelle regioni. Ora la raccolta firme prosegue in tutti gli uffici Coldiretti e nei Mercati di Campagna Amica perché occorre accelerare dato che il disegno di legge licenziato dal Governo Meloni sarà infatti operativo solo dopo la discussione ed approvazione del Parlamento".

"Grazie a Coldiretti l’Italia, che è leader nella qualità e nella sicurezza alimentare nel mondo, è ancora una volta apripista nelle politiche di tutela della qualità a tavola, come è già avvenuto con l’obbligo dell’etichetta con l’indicazione di origine – spiega il direttore Zampini – e in prima linea contro i molteplici attacchi europei al futuro della nostra agricoltura".