Porto, sprint sui fondali "Lavori finiti entro il 2026"

Il presidente dell’Autorità di sistema, Daniele Rossi, è fiducioso: "Rivista l’organizzazione, acceleriamo il cantiere con più uomini e mezzii" .

Porto, sprint sui fondali  "Lavori finiti entro il 2026"

Porto, sprint sui fondali "Lavori finiti entro il 2026"

L’iter dei dragaggi dei porti è da sempre al centro delle critiche del cluster portuale nazionale per le lungaggini che comportano. Spesso senza chiari motivi. Dopo essere passato sotto le forche caudine delle norme che cambiavano a ritmo elevatissimo senza mai essere troppo chiare, il porto ravennate cerca la strada per marciare più velocemente. Le tappe sono serrate e amplieranno significativamente le capacità del porto.

"Stiamo rivedendo, con la società che esegue i lavori dell’hub portuale, Rhama Port Hub – ha commentato il presidente dell’Adsp, Daniele Rossi – l’organizzazione generale del cantiere. Con più uomini e mezzi tecnici puntiamo a completare l’escavo a -12,50 metri (250 milioni di euro) entro giugno 2024, accelerando così anche l’approfondimento a -14,50 che, utilizzando fondi Pnrr, deve essere terminato entro il 31 dicembre 2026".

Intanto, l’Autorità Portuale ha ultimato i lavori necessari per ripristinare i fondali nella quasi totalità del bacino portuale a -11,50 mt di profondità. La Capitaneria di Porto ha potuto quindi emettere la relativa Ordinanza che consente la navigazione a navi con pescaggio effettivo di -10,50 metri. Era dal 2019, quando si formarono alcuni cumuli di sabbia verso l’imboccatura, che questo pescaggio non era consentito.

Il Direttore marittimo dell’Emilia-Romagna e Comandante della Capitaneria di porto di Ravenna, Francesco Cimmino, ha detto che "con l’emanazione dell’ordinanza della Capitaneria di porto, che modifica il regolamento ormeggi e stabilisce nuovi pescaggi all’interno del canale portuale di Ravenna e nelle aree di ormeggio delle navi presso i terminal a -10.50 metri, si compie il primo e significativo passo in avanti per aumentare progressivamente la capacità competitiva dello scalo marittimo".

"Si tratta di un risultato importante – ha spiegato il presidente Daniele Rossi - ottenuto con un lavoro difficile che ha impegnato a lungo i tecnici dell’Autorità Portuale, ma ci ha consentito finalmente di restituire al porto la piena operatività in attesa dei prossimi ben più significativi traguardi a -12,50, in una prima fase e subito dopo a -14,50 metri di profondità, che risolverà definitivamente qualsiasi problema di operatività del porto".

È, invece, in fase di valutazione amministrativa da parte degli enti territoriali l’avvio dei lavori per la realizzazione dell’impianto di trattamento dei materiali risultanti dall’escavo per la loro destinazione in cava: questo consentirà in futuro una manutenzione regolare e costante della profondità del porto.

l.t.