
Il settore è sempre tra i principali del sistema economico romagnolo. Gli indicatori di redditività registrano tutti un discreto miglioramento. .
di Dino Berardocco
e Alex Nicoletti
In Romagna si registrano ben 81 realtà appartenenti al campione relativo a consorzi, s.c.a.r.l.p.a., società consortili e cooperative consortili all’interno della classifica Top 500 (2 in più rispetto alla classifica dell’anno 2022), con un campione pari al 16% circa (ovvero una cooperativa ogni sei società) e un fatturato pari a 12,5 miliardi di euro sui 56,6 complessivi, che rappresenta circa il 22% del fatturato complessivo della classifica delle prime 500 aziende romagnole. All’interno del cluster oggetto di analisi, la forma giuridica cooperativa più diffusa risulta la s.c.a.r.l.p.a., che conta 67 società, seguita dalla società cooperativa consortile con 5 unità, dalla società consortile per azioni ed a responsabilità limitata con 4 unità ciascuna ed infine 1 consorzio. Dall’analisi emerge un dato particolarmente interessante: 27 realtà del campione analizzato si trovano nella Top 100 e tutte queste superano un fatturato di 100 milioni di euro. È pertanto possibile affermare che, tra le 100 società che registrano i maggiori fatturati in Romagna, oltre il 27% del campione è rappresentato dal cluster oggetto di analisi.
Le prime tre realtà risultano Gesco s.c.a., Commercianti indipendenti associati e Avi.Coop società cooperativa agricola. Tra quelle che hanno registrato la maggior crescita rispetto all’esercizio precedente, e che quindi hanno maggiormente scalato la classifica, figurano Cila Ciicai Società Cooperativa Consortile (83 posizioni, dalla 238esima posizione alla 155esima posizione), Consorzio Edili Artigiani Ravenna – CEAR Soc. Coop. Cons. (74 posizioni, dalla 362esima alla 288esima posizione) e Coiec Elettrodotti Società Cooperativa (52 posizioni, dalla 370esima alla 318esima posizione). I codici ateco più diffusi sono rappresentati da attività che seguono la raccolta, trasporto di merci su strada, costruzione di edifici residenziali e non residenziali, assistenza sociale non residenziale per anziani e disabili, altri servizi di supporto alle imprese, pulizia generale e l’installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria (inclusa manutenzione e riparazione) in edifici o in altre opere di costruzione.
I principali indicatori dimensionali in termini di Ricavi, Attivo e Patrimonio Netto evidenziano quanto segue. La mediana dei Ricavi è stabile pari a 43,5 mln di euro, mentre la media aumenta leggermente da 153,9 mln a 154,6 mln di euro euro. In crescita anche il valore totale dell’Attivo, la cui mediana aumenta da 37,6 mln euro a 38,4 mln euro, mentre la media da 109,1 mln a 109,3 mln di euro, e il valore del Patrimonio Netto che registra un incremento della mediana da 5,6 mln euro a 7,1 mln euro e della media da 32,6 mln a 34,8 mln di euro. Coerentemente con la crescita dimensionale sopra esposta, gli indicatori di redditività analizzati (Risultato d’Esercizio, Risultato Operativo, Ebitda, Roe, Roi, Ros) registrano tutti un discreto miglioramento. Per quanto riguarda l’andamento degli indicatori di rischio finanziario, la statistica evidenzia un decremento sia del rapporto di indebitamento che dell’indice di copertura degli oneri finanziari, sia in termini di media che di mediana.
In conclusione, la cooperazione si conferma una realtà consolidata nel territorio romagnolo, impattando in misura rilevante nella Top 500 Romagna anche nell’ultimo anno oggetto di analisi, registrando una buona crescita sia in termini dimensionali che di redditività.