Accademia di Belle Arti: "Spazio a idee e creatività"

Macerata, la direttrice del polo Rossella Ghezzi: "Ecco la nuova offerta. Gli studenti? Sempre più protagonisti. E tornano workshop e seminari"

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di Francesco Moroni

"Anche nell’ultimo anno, con le difficoltà legate alla pandemia, l’accademia ha mantenuto uno standard molto elevato, senza perdere iscritti. Ma è importante sottolineare la capacità di adattamento all’emergenza, con un’ottima risposta per quanto riguarda le piattaforme informatiche". Rossella Ghezzi dirige l’Accademia di Belle Arti di Macerata dal 2018: ha vissuto in pieno, nei panni di direttrice, l’arrivo del Covid-19 e, nel presentare l’offerta formativa e i progetti per il prossimo anno, non può non tenere in considerazione le conseguenze e i cambiamenti che il virus ha portato.

Direttrice Ghezzi, in che modo avete reagito alla pandemia?

"I nostri laboratori in presenza sono rimasti attivi: a essere rivisti completamente sono stati gli orari".

In che modo?

"Abbiamo dato vita a settimane intensive, nel vero senso della parola. Per fare questo gli orari sono stati rimodulati, in modo da permettere la presenza in aule dove fosse garantito il distanziamento e il rispetto di tutte le restrizioni".

Qualche esempio?

"Sì, il laboratorio di pittura. Concentrandolo in una settimana intensiva al mese, si è potuto dare spazio contemporaneamente anche ad altri laboratori, come quello di decorazione, alternandoli durante tutto l’anno accademico".

Quale riscontro avete avuto?

"Parliamo di una didattica più intensa, ma meno continuativa. Eppure, nonostante questo, è emersa un’ottima tenuta del sistema, con ricadute anche pratiche. A volte si è dato il via a progetti che, grazie all’organizzazione intensiva, sono stati ultimati nel corso di una sola giornata".

E per l’anno accademico che inizierà tra pochi mesi? Quali novità?

"L’idea è quella di intensificare ancora di più la presenza nei laboratori, Covid permettendo. Stiamo sviluppando una sorta di sondaggio tra i docenti, per capire cos’ha funzionato e cosa no durante questo lungo e particolare anno".

La speranza è che le restrizioni si allentino?

"Da parte nostra c’è la volontà di tornare a lavorare con maggiore frequenza, aprendo più laboratori e tentando di riavvicinarci, con la dovuta cautela, a una situazione più normale possibile".

Perché un giovane dovrebbe scegliere di iscriversi all’accademia maceratese?

"Quello che porto avanti da tre anni, insieme al mio team – con cui sono molto affiatata – è voler rendere gli studenti sempre più protagonisti all’interno degli spazi. Per far questo, ad esempio, abbiamo fatto curare a loro stessi la campagna d’iscrizione al terzo anno, che viene così pensata e ideata direttamente dagli studenti. È un modo per creare coinvolgimento e partecipazione ulteriori".

E l’offerta formativa?

"Abbiamo tantissimi corsi, con professionalità acclarate. E mantenere uno standard di 1200 iscritti, anche nel pieno dell’emergenza sanitaria, non è poco...".

Qualche chicca?

"Torneranno workshop, seminari e progetti paralleli. Abbiamo il nuovo corso di Web interaction design, tra i primi nel suo genere. Molto specifico e attuale. Il nostro corso di restauro va avanti a gonfie vele e continua a regalare soddisfazioni, ma in generale sono tanti i percorsi gratificanti. E la nostra missione resta la stessa...".

Quale?

"Lavorare parallelamente sia sulla parte didattica, che su quella professionale, per dare agli studenti gli strumenti giusti e permettere loro di fare il passaggio nel mondo lavorativo".