JACOPO GOZZI
Vivere Carpi

Hi.Lo, cena senza stress all’home restaurant

Il locale in via Lago di Garda invita a una pausa gastronomica riscoprendo i gusti autentici della cucina italiana con ingredienti a km0

Il locale in via Lago di Garda invita a una pausa gastronomica riscoprendo i gusti autentici della cucina italiana con ingredienti a km0

Il locale in via Lago di Garda invita a una pausa gastronomica riscoprendo i gusti autentici della cucina italiana con ingredienti a km0

Un nome, una filosofia: Hi.Lo – acronimo di High taste, Low stress – è il nuovo home restaurant aperto da poco più di un mese in via Lago di Garda 11/a, a Carpi. Un luogo dove il cibo si trasforma in esperienza, pausa consapevole, incontro.

Alla guida del progetto, il trentaquattrenne Pasquale Nocera, che dopo anni di esperienza in cucine d’eccellenza tra cui l’Osteria Francescana e il Rigoletto, ha scelto di dare vita a un ristorante che rispecchi la sua idea gastronomica: un locale curato nei dettagli, ma accessibile; elegante, ma senza formalismi. "L’idea – spiega il titolare – è quella di mettere i clienti al centro dell’esperienza gastronomica, in un ambiente intimo dove il cibo invita a rallentare, a riscoprire i gusti più autentici. Vogliamo che ogni ospite si senta a proprio agio, protagonista di un’esperienza che racconta la cucina italiana con uno sguardo contemporaneo, ma sempre fedele alla tradizione. Qui si viene con calma, si mangia bene e, se si vuole, si può restare anche dopo cena per fare due chiacchiere, bere un gin tonic o un amaro in tutta tranquillità".

Etica ed estetica: ingredienti d’eccellenza, prevalentemente a km 0, serviti con classe. Ma ‘guai’ a definire Hi.Lo una cucina gourmet. "Come confermano i prezzi del menù – sottolinea Nocera – vogliamo servire cibi buoni e belli, ma alla portata di tutti. Non intendiamo essere etichettati come un locale gourmet o fine dining. Chi cerca quel tipo di esperienza si reca nei ristoranti stellati: noi, invece, vogliamo offrire un’alternativa di qualità, con uno stile, e soprattutto, ritmi completamente diversi".

In cucina si gioca con gusto, equilibrio e attenzione alla stagionalità degli ingredienti.

Tra gli antipasti più richiesti spicca l’uovo poché con crema di Parmigiano, guanciale croccante e polvere di cappero, servito su una spuma soffice che crea un raffinato contrasto di consistenze e colori.

Molto apprezzato anche l’erbazzone contemporaneo: una rivisitazione leggera e creativa del classico erbazzone, privo di aglio e cipolla, avvolto in croccanti fili di pasta kataifi che, a seconda della stagione, viene servito con salsa yogurt alle erbe e maionese agli agrumi oppure con Parmigiano e zucca.

Tra i primi, spiccano le tagliatelle fatte a mano, spesse e ruvide, servite con crema di pomodorini confit e stracciatella. E ancora, il "mosaico di polpette" proposte in diverse versioni e dimensioni. Sempre presente, per ogni sezione del menù, almeno un’alternativa vegetariana.

Non mancano i dolci fatti in casa, dalla mattonella al mascarpone alla sbriciolata, fino ai classici come tiramisù e torte al cucchiaio.

A completare l’esperienza, una carta dei vini con una quarantina di etichette tra lambruschi del territorio, bianchi, rossi, bollicine e champagne.

E ancora, una selezione di distillati, amari, grappe e liquori. Accanto al ristorante – attualmente aperto la sera di giovedì, venerdì e sabato, e la domenica a pranzo – convivono progetti paralleli come il servizio delivery, attivo a partire dal lunedì. Due le linee proposte: una più salutista, studiata in collaborazione con un team di nutrizionisti, con piatti bilanciati e in prevalenza vegetariani o vegani; l’altra più classica, ispirata alla tradizione.

Il bilancio del primo mese e mezzo di attività, come conferma Nocera, è stato positivo, e per il futuro sono già diverse le idee in cantiere. "Queste prime settimane – spiega Nocera – sono state un banco di prova. Per ora siamo molto contenti: la città ci ha accolto con curiosità e affetto. Progetti futuri? Da settembre ci piacerebbe iniziare con i corsi di cucina dedicati alla tradizione gastronomica italiana e le serate a tema". "A tal proposito – conclude Nocera – il nostro scopo sarà quello di narrare l’Italia attraverso il cibo.

Ogni piatto ha una storia da raccontare, ha origini precise legate alla storia, alle tradizioni folkloristiche e religiose: riprendere queste narrazioni e portarle in tavola sarebbe fantastico".