
Da quasi un secolo è la finestra sul mare per gli appassionati che amano sfidare il vento . Dalle prime regate a cui partecipava Benito Mussolini alla scuola riservata a bambini e ragazzi .
Da oltre novant’anni il Club Nautico di Riccione è una finestra sul mare. L’avventura parte il primo luglio del 1933, durante il Ventennio fascista e Riccione diventa una delle mete preferite dall’aristocrazia. Sono gli anni in cui il Duce trascorre qui le sue estati. La nascita del Club è promossa da un gruppo di giovani appassionati di vela, soprattutto villeggianti benestanti, desiderosi di creare un luogo esclusivo per coltivare la passione per il mare e le regate. Il primo direttivo, datato 1935, è formato dal presidente Federico Riccioni, coadiuvato dal vice Francesco Amati, Silvio D’Orazio, Francesco Sorci, Guglielmo Antinori, Guido Mignatelli, Gino Moro, nonché dal conte Federico Pullè, Carlo Romussi e Raoul Riccioni. Tra i soci onorari l’ onorevole Camillo Manfroni, illustre professore e studioso di storia della marina italiana, Vittorio, Bruno e Vito Mussolini. Il direttivo trova spazio nella sede realizzata nel 1934. Da lì partivano le regate con la partecipazione di Mussolini, che a bordo della lancia Irma, con donna Rachele e i figli, faceva da mossiere ufficiale". Nel 1937 il Duce, infastidito dalla sede che ostruiva il passaggio sul lungomare, ne ordina la demolizione, definendola "un paracarro in mezzo alla strada". La sede viene spostata in piazzale Roma, poi in un capanno sulla spiaggia davanti all’hotel Milano infine negli spazi dell’hotel Savioli. Con l’avvento della guerra cessa ogni attività. Le imbarcazioni vengono abbandonate, alcune distrutte. Riprende quota a fine conflitto con altri riccionesi come Carlo Piccioni, Aldo Coli e Raffaele Buracchia. Nel 1957 si moltiplicano le regate, la flotta di derive s’ingrandisce, prolificano le manifestazioni nazionali e internazionali, si allacciano relazioni con i più prestigiosi cantieri navali italiani. Tra gli anni ‘70 e ‘80 il Club da luogo elitario di villeggianti diventa punto di riferimento per tanti giovani del posto, complice la nascita della scuola vela. Dal 1994 il Club prende in carico la Saviolina, varata nel 1928 e tutelata dal ministero per i Beni Culturali. Oggi la scuola, affidata a Massimo Casali, è punto di riferimento per centinaia di bambini e ragazzi. La tradizione dei grandi maestri d’ascia come Guido Franchini, Orazio Mulazzani e Irmo Magnani rivive nello spirito di chi oggi guida il Club, presieduto da Roberto Leardini.
ni.co