
A sinistra gli stand allestiti per il Rometta City Festival
Rimettere in moto la macchina, che era ferma da qualche anno, avrebbe scoraggiato i più. Non ha invece fermato il Comitato Commercianti di Rometta che, in collaborazione con il Comune, ha dato vita, o meglio ridato vita, lo scorso fine settimana, al ‘Rometta City Festival’.
Un ritorno, quello dell’evento attorno a Largo Verona, una sorta di ‘fiera’ che per un giorno toglie le auto dal quartiere e al loro posto, di fonte alle vetrine dei (tanti) esercizi commerciali che punteggiano uno dei quartieri più vivi della città, mette bancarelle, attrazioni e soprattutto gente.
Ce n’era tanta anche sabato scorso, a dare un’occhiata a quanto aveva prodotto l’impegno del Comitato, finito suo malgrado anche in mezzo ad una polemica – il casus belli la presenza del ‘mercato toscano’, nei confronti della quale l’associazione degli ambulanti ANVA Confesercenti ha manifestato il proprio disappunto – che tuttavia, assicurano gli organizzatori, non ha tolto nulla all’evento.
Andato in archivio, a sentire l’organizzazione, con la soddisfazione dei più, anche considerato, spiega Petra Matalone, "che, nonostante fosse previsto a giugno, abbiamo dovuto anticiparlo di un paio di settimane, con tutto quello che ne segue in termini di meteo".
L’importante era "ricominciare dopo qualche anno nel corso del quale il ‘City Festival’ non è potuto tenersi: possiamo dire che l’iniziativa ha confermato di essere particolarmente gradita al quartiere e non solo, e che questa edizione ci ha suggerito diverse migliorie che apporteremo alla formula già dall’anno prossimo".
I numeri parlano di una ventina di spazi allestiti tra Largo Verona e il primo tratto di via Rometta, di poco più di una ventina di banchi del mercato toscano che hanno animato invece il secondo tratto di via Rometta, ovvero quello che va da Largo Verona a via Milano. I riscontri, invece, ‘promuovono’ un format che ha una sua solidità, e con questa edizione 2025 è andato a riagganciarsi ad una tradizione che vede il quartiere spendersi per un evento tutto suo, e a suo modo identitario. Perché è una zona della città viva, Rometta, e prova a restare tale, mobilitando anche con appuntamenti come questi un tessuto socioeconomico che ha una sua solidità, una sua coesione, e per l’occasione ha risposto presente. Allestendo, di corsa visto che l’evento è stato come detto anticipato, un cartellone non privo di attrattiva, cominciato alle 9 e finito alle 23.
Con negozi aperti e mercato ambulante, banchi di arte e ingegno intramezzati dallo street food, l’erbazzone più lungo al mondo e, dal tardo pomeriggio, attrazioni musicali e dj set.
La prima edizione del ‘City Festival’ si tenne nel 2018, la seconda nel 2019: il Covid ne ha fermato l’incedere, ma non ha tolto ai commercianti di Rometta la voglia di ricominciare, e di ritrovare nel ‘Rometta City Festival’un evento che, siamo pronti a scommetterci, adesso che ha riacceso i motori riprenderà il suo viaggio.
Con un serbatoio pieno di quel sano entusiasmo che sorregge questo quartiere, chi lo abita e chi, a Rometta, vive e lavora. s.f.