
Il taglio del nastro della mostra ’Viventi’ che rimarrà visitabile fino al prossimo 31 luglio
‘La bellezza – scrisse Fëdor Dostoevskij – salverà il mondo’. Si muove necessariamente da qua per raccontare il percorso di ‘Volontariarte’, progetto unico nel suo genere che in vent’anni di attività ha promosso complessivamente 38 mostre a partire dal 2005. La peculiarità delle esposizioni promosse è, tuttavia, nella ‘cornice’. Non una galleria d’arte, non un museo, ma l’ospedale di Sassuolo, al cui primo piano è allestita ‘Viventi’. Inaugurata a metà maggio, la mostra resterà visitabile negli spazi del nosocomio cittadino fino a fine luglio, saldando il legame – strettissimo – tra ‘Volontariarte’ e l’ospedale di Sassuolo, che è stato il primo, in regione, a presentare con continuità un percorso artistico che ha sempre avuto come obiettivo principale quello di rendere i luoghi di cura più accoglienti. Festeggia, in questo 2025, vent’anni di attività la struttura sassolese, celebra i suoi vent’anni anche ‘Volontariarte’, e sceglie di farlo, appunto, con ‘Viventi’. Il percorso espositivo è una ‘summa’ dell’attività dell’associazione, cui danno forza, materia e colore, nove opere di artisti di fama nazionale che hanno messo a disposizione la propria sensibilità per contribuire a quell’umanizzazione delle cure che si esprime, appunto, anche attraverso la bellezza.
E se di bellezza ce n’è stata tantissima, in questi anni, al primo piano dell’ospedale sassolese – 80 artisti e 662 opere dal 2005 ad oggi, ed oltre 50mila euro devoluti in beneficenza – altra ce ne sarà fino al prossimo 31 luglio. "Sogni ed emozioni sono componenti indispensabili per la nostra vita, un ‘modo sano di curare la nostra anima’. L’intento di questa collettiva – ha detto Luca Bagnoli di ‘Volontariarte’ – è proprio quello di regalare al visitatore queste emozioni e per farlo abbiamo esplorato tutte le espressioni artistiche presentate negli ultimi vent’anni ricercando un mix tra concetto e immagine". Domenico Difilippo, Franco Faggioli, Marcello De Angelis, Omar Galliani, Ernesto Ubertiello, Luigi Della Torre, Luigi Ottani, Gianfranco Morini e Claudio Melotti gli artisti coinvolti da questa iniziativa che fa dell’ospedale sassolese "non solo un luogo di cura, ma – puntualizza Stefano Reggiani, direttore generale di Ospedale di Sassuolo SpA – anche uno spazio aperto dove la cultura e il sociale s’incontrano per aiutare la comunità, finanziando progetti che hanno al centro il cittadino e il paziente, allo stesso tempo". "Ogni opera esposta – ha scritto il sindaco di Sassuolo Matteo Mesini sul catalogo della mostra – racconta un viaggio interiore, un incontro tra il sogno e la realtà, un processo che si evolve con il tempo e riflette le varie sfaccettature della vita quotidiana e delle relazioni con l’altro", ed è proprio questo sentire artistico che diventa mezzo espressivo, sensibilizza ed emoziona. Si tratti del realismo con cui Melotti dà forma alle sue sculture o della matericità con cui Morini reinventa le sue ceramiche, del lirismo dei paesaggi di Faggioli e dei bochi di Ubertiello, delle installazioni di Difilippo o della tela con cui Della Torre ‘ricuce il mondo’.
O ancora nel De Angelis che ‘doma lo spazio, imbrigliando luce e materia’, nell’approccio unico a tecniche diverse di Galliani e negli scatti di Ottani: il percorso allestito da ‘Volontariarte’ porta lontano, insomma, ma resta incredibilmente vicino.
s.f.