Raffaella Carrà morta, Bologna e la sua Romagna piangono la regina della tv

Aveva 78 anni: nata a Bologna da padre romagnolo, è cresciuta tra il bar e la gelateria della famiglia a Bellaria. Laura Pausini, Vasco Rossi, Gianni Morandi e tutto il mondo dello spettacolo e della politica ricorda la regina della tv

Raffaella Carrà è morta a 78 anni, la foto con Gianni Morandi (Ansa)

Raffaella Carrà è morta a 78 anni, la foto con Gianni Morandi (Ansa)

Bologna, 5 luglio 2021 - Anche l'Emilia Romagna piange Raffaella Carrà pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni, morta oggi a 78 anni. Era nata a Bologna ma ha trascorso la sua infanzia in Romagna, a Bellaria tra il bar centrale di famiglia e le scuole elementari.  A dare il triste annuncio il compagno di una vita Sergio Iapino, al quale è stata a lungo legata: "Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre". Vasco Rossi, Gianni Morandi, Laura Pausini ricordano la Raffa nazionale. "La più bella, la più grande, una regina: ci mancherai". Ma anche i politici emilia romagnoli e il mondo dei calcio. I rossoblù: "Hai conquistato il mondo partendo da Bologna: ci mancherai"

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Raffaella Carrà è morta a 78 anni, la foto con Gianni Morandi (Ansa)
Raffaella Carrà è morta a 78 anni, la foto con Gianni Morandi (Ansa)

Raffaella Carrà e l'infanzia in Romagna

Nata il 18 giugno del 1943 a Bologna, la regina della televisione italiana morta oggi 5 luglio 2021 all'età di 78 anni, ha passato gran parte della sua infanzia tra il bar centrale di piazza Matteotti a Bellaria gestito dalla mamma e dalla nonna. Dieci anni trascorsi in Romagna per poi trasferirsi a Roma per iniziare e continuare gli studi presso l'Accademia nazionale di Danza e poi al Centro sperimentale di cinematografia.

Poi il debutto in televisione in "Tempo di danza" (1961), al fianco di Lelio Luttazzi, e nella commedia musicale "Scaramouche" (1965), nel 1970 approdò a Canzonissima, divenendo nota al grande pubblico. Fu così che la Carrà divenne la prima showgirl del piccolo schermo in bianco e nero.

Anni importanti, quelli in Romagna, mai dimenticati da Raffaella che partì per Roma  per studiare danza 'contro' il volere dell'allora parroco di Bellaria Don Giuseppe Canini che cercò in ogni modo di dissuadere madre e nonna da farla andare in una così grande città. Il rischio per lui sarebbe stato quello di 'perdersi'. In realtà proprio da quel momento è nata la grandissima carriera di Raffella Carrà.

Ma Raffaella non ha mai dimenticato la sua Romagna: nel 1987 tornò a Bellaria per fare da madrina all'inaugurazione della nuova Isola dei Platani di Bellaria (viale pedonale) voluto dall'allora sindaco Nando Fabbri e stupì tutti con quel saluto in dialetto per non dimenticare mai le sue origini romagnole. L'ultimo passaggio ufficiale in terra romagnola fu a San Marino per il matrimonio della nipote.  

Nel 2019 è morta Nadia Masacci, cugina della Carrà, che a Bellaria era titolare di una storica boutique. La notizia, come si legge dalle cronache locali di allora, aveva duramente colpito la conduttrice che era rimasta legata ai ricordi d'infanzia. Nel 2010 Bellaria dedicò alla Carrà il festival 'Milleluci' con spettacoli, incontri e una mostra degli abiti indossati dall'artista in alcuni suoi spettacoli.

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Raffaella Carrà e la malattia

Raffaella Carrà si è spenta alle 16.20 di oggi, dopo una malattia che da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto eppure così pieno di straripante energia. Una forza inarrestabile la sua, che l'ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino all'ultimo non l'ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza.

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Gianni Morandi: "Che dolore, non ci voglio credere..."

Gianni Morandi commenta così la scomparsa della grande amica e collega Raffaella Carrà su Facebook. Il post - che ha raccolto in breve tempo migliaia di like e di commenti - è accompagnato da circa 40 secondi di un video che ripropone un duetto tv fra la 'Raffà e Morandi, che la accompagna anche alla chitarra, sulle note de 'Il mio canto libero' di Lucio Battisti.

Pippo Baudo: "Unica e semplice, era la bella 'burdela' romagnola" 

"Sono immensamente scosso. E' stata un'artista eccezionale, un'autodidatta straordinaria, io la conosco dagli inizi della sua carriera. Io non sono riuscito mai a fare un programma con lei, era l'unico rimprovero che le facevo sempre, è il mio grandissimo rimpianto". E' un Pippo Baudo estremamente scosso quello che, a caldo, commenta la scomparsa improvvisa di Raffaella Carrà. Il motivo dell'enorme successo e dell'unicità di Raffaella stava, secondo il popolare conduttore, nella semplicità: "Era la bella 'burdela' romagnola, la guappa, aveva una voce forte che faceva impazzire tutti. Il suo modo di essere faceva pensare ad ogni ragazza di poter diventare Raffaella Carrà, invece non era vero. Ci voleva solo il suo talento per essere Raffaella Carrà".

Vasco Rossi: "Ciao Raffaella, la più bella e la più brava di sempre"

Un post su Instagram e una foto bellissima di Raffella. Questo l'omaggio di Vasco Rossi che scrive: "La più bella e la più brava di sempre!! Ciao Raffaella".

Il post su Instagram di Vasco Rossi per la morte di Raffella Carrà
Il post su Instagram di Vasco Rossi per la morte di Raffella Carrà

Laura Pausini: "Sei stata e sarai l'unica regina"

"Sei stata, sei e sarai l'unica regina. Per me, per tutto il mondo. Fuiste, Eres, siempre serás la reina. Para mi, para el mundo entero. raffaella #raffaellacarrà #rip #dep». Lo scrive su twitter Laura Pausini. 

Stefano Bonaccini: "Si fa fatica a credere che Raffaella Carrà non ci sia più"

"Ci ha lasciati Raffaella Carrà, la regina dello spettacolo e della tv italiana. Nata a Bologna, ci ha fatto appassionare ed emozionare con il suo talento e la sua simpatia. Ciao Raffaella, ti ricorderemo sempre con grande affetto". Così sui social il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. "E' un grande, grande dolore - ha poi dichiarato Bonaccini - .Si fa fatica a credere che Raffaella Carrà non ci sia più. Sempre sorridente, amatissima dal pubblico, un talento che faceva di lei una grande artista: ballerina, cantante, attrice, conduttrice televisiva, autrice. In assoluto, fra coloro che hanno fatto la storia della televisione italiana. Ma soprattutto un modo di fare spettacolo che la portava a essere amica di tutte le italiane e gli italiani. Lascia davvero un vuoto enorme. A nome mio personale e di tutta la comunità emiliano-romagnola, mi stringo ai familiari, ai suoi cari, ai suoi collaboratori e collaboratrici, ai quali vanno le più sincere condoglianze".

Il sindaco Virginio Merola: "Addio alla figlia di Bologna"

"Un'artista e una donna conosciuta in tutto il mondo. E' una figlia di #Bologna che con la sua città di nascita aveva mantenuto un rapporto intimo e profondo. Grazie Raffaella Carrà, hai dato tanto a questo Paese e a tutti noi". Così sui social Virginio Merola, sindaco di Bologna.

Il Bologna calcio: "Partendo dalle Due Torri hai conquistato il mondo. Ci mancherai"

"Addio Raffaella, artista meravigliosa. Partendo da Bologna hai conquistato il mondo grazie al tuo talento e alla tua straordinaria professionalità. Ci mancherai". Così sui social, il Bologna ha ricordato Raffaella Carrà, icona della musica e della televisione italiana.

Matteo Lepore: "Bologna la abbraccerà come merita" 

"Anche Bologna la abbraccerà come merita, perché Raffaella Carrà è stata una delle sue figlie più speciali. Grazie Raffaella". Lo scrive su Instagram Matteo Lepore, assessore alla Cultura di Bologna e candidato sindaco per il centrosinistra. "Nata a Bologna e cresciuta a livello internazionale. Raffaella è stata un simbolo e un vero amore per tutti gli italiani", scrive Lepore. "Autentica, libera, coraggiosa. Una pioniera, una grande artista. Ha contribuito a rendere il nostro Paese più emancipato, giusto, libero. E lo ha fatto con la sua classe, la sua arte, il suo saper coniugare cultura e modernità", ricorda ancora l'assessore.