Ancona, 7 novembre 2021 - Non solo calcio: la sua infanzia, il valore dell'amicizia e i figli raccontati in tv da Roberto Mancini. Il ct della Nazionale di calcio vittoriosa agli Europei, intervistato a Verissimo da Silvia Toffanin, riceve anche i messaggi di stima degli amici Gianluca Vialli e Chicco Evani e del calciatore azzurro Leonardo Bonucci. "Finalmente mi hai fatto vincere qualcosa - scherza Vialli, che poi si emoziona -. Mi dici che sono il fratello che non hai mai avuto, questo mi onora. Quindi grazie".
Mancini ricorda la sua infanzia a Jesi: "Giocavo all'oratorio, abitavo lì vicino, lì trascorrevo tutti i miei pomeriggi. Casa, scuola, calcio: così le mie giornate". A 10 anni si ammalò di meningite: "Mi ricordo la febbre altissima e il ricovero in ospedale, i medici sono stati bravissimi".
Il padre Aldo è stato il suo primo tifoso: "Era appassionato di calcio e pensava che sarei potuto diventyare un calciatore. E' stato profetico, è stato lui a portarmi a Bologna a fare il provino a 13 anni. Mamma era arrabbiatissima, non è stato semplice per un bambino andare via di casa. Ma poi Bologna mi accolse benissimo, il club mi ha aiutato a crescere nonostante la lontananza dalla famiglia".
Dalla sua infanzia al ruolo di padre, il Mancio parla anche dei tre figli Filippo, Andrea e Camilla (avuti dall'ex moglie Federica Morelli): "Viviamo in un periodo diverso da quello in cui sono cresciuto io - riflette -. Spero che il mio insegnamento sia stato utile per loro. Sono orgoglioso di come sono". Attualmente Mancini è sposato con Silvia Fortini, avvocatessa romana, con cui è convolato a nozze nel 2018.
Mancini nella sua Jesi dopo la vittoria degli Europei. In fila dal salumiere come uno qualunque