"Superlega calcio europea: squadre top uccidono la Serie A"

Duro affondo dell'ad del Sassuolo, Giovanni Carnevali: “Essere troppo avidi è una brutta cosa, si rischia di perdere la passione”

Carnevali attacca i club che hanno aderito alla Superlega (FotoFiocchi)

Carnevali attacca i club che hanno aderito alla Superlega (FotoFiocchi)

Sassuolo (Modena), 19 aprile 2021 - “Le squadre che aderiscono al progetto della Superlega rischiano di uccidere la Serie A”. Non le manda a dire l'amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali ai microfoni di "Radio Anch'io Sport" su RadioUno.

Sono dodici i top club europei che hanno annunciato di voler dare vita a una competizione alternativa all'odierna Champions League. Tra questi, le italiane Juventus, Inter e Milan. "E' un'iniziativa che covava – dice Carnevali -. Oggi pomeriggio c'è una riunione in Lega e speriamo che i diretti interessati ci spieghino bene cosa si intende per Superlega. Quello che abbiamo ascoltato finora non ci piace”.

"In Lega c'è grande conflittualità su tutto, sui fondi d'investimento, sui diritti tv, ci sono state anche sette società che hanno sfiduciato Dal Pino e si parla anche di richiesta di danni. Ora tutto questo può avere una spiegazione - commenta amareggiato -. Non stiamo facendo nulla di buono, siamo in un momento di grandissima difficoltà, abbiamo perso tanto tempo dietro lo studio dei fondi d'investimento e oggi capiamo che c'era un progetto completamente diverso. Probabilmente siamo stati presi in giro, non c'è stata chiarezza. Bisognerebbe essere più onesti fra noi stessi".

"Oggi fare calcio è molto difficile, la suddivisione dei diritti tv con la legge Melandri porta a un divario importante fra grandi club e club medio-piccoli - prosegue Carnevali - Rimanere in serie A con un bilancio sano è come vincere la Champions. Il sistema va rivisto: nello sport ci deve essere meritocrazia e purtroppo pensiamo sempre ai numeri, al denaro, ci sono troppi interessi e a volte essere troppo avidi è una brutta cosa. Si rischia di perdere la passione, che sarebbe l'errore più grande, perché il calcio è sport, divertimento, unione. Le squadre devono poter ambire a grandi risultati, devono poterlo sognare. Si pensa di fare un torneo a cui partecipi di diritto perché hai una storia, ma la storia la puoi costruire piano piano. Guardate l'Atalanta: è una squadra che ha tutti i mezzi e le capacità per vincere il campionato".