Giro d'Italia 2019, Mauro Vegni. "Torneremo in Emilia Romagna"

Il DIrettore della corsa rosa ringrazia il pubblico per la calorosa accoglienza e dà appuntamento al al prossimo anno

Continua il buon Giro di Mauro Senni, cesenate

Continua il buon Giro di Mauro Senni, cesenate

Bologna, 24 maggio 2019 - Il Giro sta affrontando le montagne ma sono ancora negli occhi le immagini delle tantissime persone che hanno accompagnato la corsa rosa lungo i tracciati disegnati in Emilia Romagna, con la gran partenza di Bologna, la salita verso San Luca gremita di tifosi, il via da Bologna verso Fucecchio e poi ancora la cronoscalata da Rimini verso San Marino, la cavalcata da Ravenna a Modena e poi il caldo saluto da Carpi nella frazione verso Novi Ligure.

Al calore emiliano non è rimasto indifferente nemmeno il direttore del Giro Mauro Vegni. “Quella dell’Emilia Romagna è stata un’accoglienza splendida – ha detto Vegni – Purtroppo la tappa di Riccione è stata complessa e resa ancor più complicata per la pioggia e il cattivo tempo ma il risultato di pubblico è stato comunque bellissimo, nonostante tutto. Ancor prima, a Bologna c’è stata una grandissima festa. Credo che l’accoglienza di questa regione sia stata veramente all’altezza del Giro”.

Giro che tornerà l’anno prossimo? “La posizione geografica dell’Emilia Romagna quasi ci obbliga a doverci passare. Avremo tempo per parlare e capire come e quando passare, ma sicuramente la vostra regione sarà ancora presente al Giro. E ai tanti tifosi che hanno seguito in Giro, sotto al sole o sotto la pioggia, vorrei dire un grande grazie. Vedere tanta gente sulle strade ci riempie di orgoglio”.

Il Giro, ora sulla grandi salite, è però ancora legato all’Emilia Romagna che pedala perché, nel gruppo della corsa rosa ci sono diversi atleti emilianoromagnoli ed il team Bardiani che sta davvero mostrando la propria grinta. E’ nella 12° tappa da Cuneo a Pinerolo, infatti, che l’Emilia si è messa in luce con la presenza nella fuga principale del reggiano Mirco Maestri, il compagno cesenate Manuel Senni (Bardiani) e il romagnolo Matteo Montaguti (Androni) che è stato l’ultimo a cedere alla salita.