Giro d'Italia, un tour tra le meraviglie delle nostre terre. Anche via radio

La Carovana Rosa tira la volata a Visit Italy Web Radio, lanciata da Enit per promuovere il Belpaese oltreconfine. Il presidente Palmucci: "Il 61% dei cicloturisti viene dall’estero"

Il Giro d'Italia a Modena (FotoFiocchi)

Il Giro d'Italia a Modena (FotoFiocchi)

Bologna, 13 maggio 2021 - Piacenza e i suoi colli ricchi di vigne e porcelli, e via verso l’Appennino con i suoi borghi e i suoi boschi, il castello della Contessa Matilde e quello di Carpineti, la rampaccia assassina di Montemolino fino a Sestola e al Cimone, la montagna di Alberto Tomba. Poi la Grande Pianura, da Modena a Cattolica, tigelle e cotechini, tortellini e lambrusco senza dimenticare uno sguardo su verso il Colle e San Luca, il Rubicone e il Pascoli, l’Adriatico. Poi le Marche, dalle Grotte di Frasassi – fra ciauscolo, ottimi rossi e olive ripiene e fritte – al finale impegnativo di Ascoli con il San Giacomo.

Passa il Giro. E son memorie di grandi campioni del pedale, da Pezzi a Baldini, da Ronchini a Pambianco, da Cassani a Giancarlo Polidori fino alle tragedie di Marco Pantani e Michele Scarponi. Passa il Giro, passa l’Italia. Con la sua gente, le sue strade, le sue botteghe e i suoi campi, la gente che si assiepa ai lati della via ad aspettare gli epici cavalieri a due ruote che magari ti sfrecciano davanti in un attimo, e però ti lasciano indelebile in mente uno sguardo, un muscolo teso, una goccia di sudore. Torneranno tra pochi giorni: dopo la picchiata verso la Puglia e il ritorno attraverso l’Umbria e le vigne della Toscana, ci sarà un traguardo a Bagno di Romagna per il tappone dell’Appennino, e poi un’altra filata piatta da Ravenna a Verona per l’omaggio a Dante Alighieri , e via verso le montagne e l’apoteosi di Milano.

Perché con il Giro passa l’Italia dei territori. Ma anche l’Italia del vino, del cibo, dei profumi e dei colori, e di un incomparabile mix di storia e cultura. L’Italia che aspetta il ritorno dei turisti, l’Italia che ha voglia di far conoscere le sue meraviglie e le sue eccellenze anche a tanti italiani troppo attratti da sirene esotiche e poco attenti alle meraviglie dietro l’angolo. La raccontano le immagini in tv, mentre sfila il serpentone dei corridori. La racconta anche una radio, questa Italia. Una web radio dedicata: si chiama Visit Italy Web Radio, a lanciarla è l’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo che lancia l’incoming italiano attraverso 27 sedi in quattro continenti. Una radio internazionale che promuove tutto quanto fa Italia attraverso selezioni di un arcobaleno musicale che spazia tra vari generi, e poi notiziari, dirette live e podcast, rubriche culturali, chicche di enogastronomia e di folklore. Insomma, un modo diretto per innamorarsi dell’Italia, a cui si arriva attraverso il player sul sito ufficiale dell’Italia (Italia.it) e sul sito di Enit.it, su mac app store, google play, huawei app gallery, ascoltabile su amazon alexa e su google home.

E parte con il Giro, perché “il ciclismo è lo sport che più di ogni altro riesce a raccontare le bellezze dei territori arrivando nelle case e nei cuori delle persone”, sottolinea il presidente di Enit Giorgio Palmucci ricordando che il 61% dei cicloturisti che percorrono le strade d’Italia viene dall’estero.  E non a caso Enit ha deciso di partecipare con una sua squadra – trenta giornalisti e influencer italiani e stranieri – capitanata dall’ex professionista toscano Massimiliano Lelli al Giro-E, il Giro d’Italia su bici a pedalata assistita che si “corre” con traguardi sugli stessi arrivi delle tappe del Giro, per promuovere le eccellenze ed esportare la conoscenza anche di territori meno noti. E non solo: il Giro-E è anche l’occasione per far vibrare i cuori di nostalgia: il lancio della web radio fa da trampolino al contest musicale CantaGIRO-E, con i “corridori” che promuovono e interpretano le canzoni del cuore italiane. Bella Italia, amate sponde. E onde radio.