Giro dell'Emilia 2021 vincitore, Primoz Roglic fa tris a San Luca

Roglic ancora dominatore del Colle della Guardia dopo il successo del 2019 e della cronoscalata d'apertura del Giro d'Italia. Per la prova femminile trionfa Garcia Canellas

Roglic vince il Giro dell'Emilia (FotoSchicchi)

Roglic vince il Giro dell'Emilia (FotoSchicchi)

Bologna, 2 ottobre 2021 - Grande giornata di ciclismo a Bologna con il Giro dell’Emilia, uno degli appuntamenti classici del calendario e una delle manifestazioni sportive che godono del massimo livello di difficoltà. Fascino, storia, tradizione, sport: un concentrato unico che da anni affascina pubblico e grandi campioni pronti a misurarsi sulle arcigne rampe del Colle della Guardia, dove solo i migliori possono alzare le braccia al traguardo posto all’ombra della Basilica di San Luca.

Una gara da sempre organizzata dal Gs Emilia di Adriano Amici che per l’ottavo anno è riuscito a far misurare su tracciati diversi ma con lo stesso arrivo, sia i professionisti uomini del pedale che la grintosa categoria delle donne elite, vedendo scrivere sull’albo d’oro del 2021 i nomi di Garcia Canellas (Ale Btc City Ljubljana) e Primoz Roglic (Jumbo Visma).

Giro dell'Emilia: strade chiuse e bus deviati a Bologna e a Casalecchio

Roglic vince il Giro dell'Emilia (FotoSchicchi)
Roglic vince il Giro dell'Emilia (FotoSchicchi)

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Nella prova per ciclisti professionisti, su quella che può essere considerata una classica monumento del calendario ciclistico, ancora una volta a trionfare è stato il talento di Primoz Roglic (Jumbo Visma) che già nel nome pare proprio essere un predestinato al successo. E’ così che lo sloveno bissa il successo al Giro dell’Emilia del 2019 e il trionfo, sempre nello stesso anno, della cronoscalata d’apertura del Giro d’Italia che l’aveva visto cavalcare da Piazza Maggiore fino a San Luca, conquistando davvero di diritto il titolo di dominatore di questa tanto dura quanto affascinante ed emozionante storica salita.

Nonostante fosse stato Remco Evenepoel a spaccare il gruppo nella prima ascesa di una prova che ha visto protagonista anche il tracciato il discesa, Roglic non ha mai abbassato la guardia fino alla fine, rispondendo alla fucilata ai 500 metri di Evenepoel, andando a prendersi imperiosamente e in solitaria il successo.

Sconfitti di giornata, Almeida ed Evenepoel che pur infuocando sia le rampe che le discese, non sono però riusciti a far la differenza davanti a un Roglic attento calcolatore e cecchino del traguardo. Un nome davvero d’oro per il Giro dell’Emilia: tre volte vincitore alla Vuelta, conquistatore della Liegi 2020, tappe al Giro e al Tour e la recentissima medaglia d’oro a crono alle olimpiadi di Tokyo, solo per citare alcuni successi. La cronaca: Partiti da Casalecchio di Reno e con davanti 195.3 km di gara, il gruppo forte di grandi nomi ha lasciato andare subito una fuga composta da Ide Schelling (BORA - hansgrohe), Natnael Tesfatsion (Androni Giocattoli – Sidermec), Andrea Garosio (Bardiani-CSF-Faizanè), Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizanè), Davide Bais (EOLO-Kometa), Joab Schneiter (Vini Zabù), Lorenzo Milesi (Beltrami TSA - Tre Colli), Matteo Baseggio (General Store Essegibi F.lli Curia), e Paul Wright (Mg.k Vis VPM).

Affrontano la salita di Passo Brasa e quella di Valico del monte Luminasio sgranando il grupetto tant’è che a Bologna arrivano solo Schelling, Garosio, Carboni, Bais e Milesi. A 40 km dalla fine, i 5 battistrada sono a 1’56 nei confronti del gruppo, ormai vicini all’imbocco della salita verso San Luca che si presenta subito violenta facendo vedere chiaramente la sua imponenza. Un’ascesa che fa paura e dove solo i coraggiosi non si lasciano sopraffare dal pensiero di doverla domare per 5 volte.

planimetria arrivo uomini
planimetria arrivo uomini

Il gruppo alle spalle piano piano rimonta e all’arco del Meloncello i battistrada passano con 1’25 sul plotone alle spalle. Bellissimo il pubblico a vestire i famosi portici dell’ascesa, celebrando così anche la loro entrata tra i beni dell’Unesco. I primi a perdere subito contatto sono Milesi e Bais. E’alla curva delle orfanelle che il tifo si accende ancor di più, tra striscioni, scritte a terra e tanta voglia delle emozioni del bel ciclismo, una curva che esprime tutta l’anima degli appassionati bolognesi del ciclismo ai quali si uniscono i tanti della regione ma anche bandiere straniere.

Un punto dove i ciclisti si piegano ancor di più sulle loro bici che giro dopo giro sembrano incagliarsi all’asfalto tanto diventa ardua la prova. Al primo passaggio al traguardo, dunque, riassorbito anche Schelling è la coppia della Bardiani a transitare con soli 39” da un gruppo che ora si lancia in discesa con all’attacco subito Remco Evenepoel che pare avere in mente un disegno ben chiaro, mostrato dall’attacco violento dell’atleta.

Con lui in testa al gruppo, ecco la sortita: Evenepoel, Roglic, Masnada, Adam Jates e Kuss fanno il buco andando a prendere le due lepri a 33 km dalla fine. Subito emozioni, dunque, non solo in salita ma anche in discesa. E’ così che la seconda ascesa(28 km alla fine) viene presa con il gruppo che paga 14” da Evenepoel che sembra nemmeno faticare e insieme al compagno Masnada, poi Roglic e Yates, accompagnati nelle pedalate dagli applausi spalmati lungo i portici e una situazione che si evolve in continuazione.

Nei pressi del passaggio a San Luca, il gruppo, tornato compatto, vede uscire Almeida (Deceuninck Quick Step)seguito da Vingegaard (Team Jumbo-Visma), Michael Woods (Israel Start-Up Nation), Yates, Roglic, Evenepoel, Champoussin pedalando a 13”. E’ invece una foratura a mettere fuori dai giochi del gruppo di testa il francese Gaudui (Fdj). Ripartono per la terza volta le rampe del San Luca e rimangono al comando Clément Champoussin (AG2R Citroën Team) che perderà contatto in discesa, Remco Evenepoel(Deceuninck - Quick Step), João Almeida (Deceuninck - Quick Step), Adam Yates (INEOS Grenadiers), Michael Woods (Israel Start-Up Nation), Jonas Vingegaard (Team Jumbo-Visma), Primoz Roglic (Jumbo Visma). E’ Eveneepoel ad affondare il pedale in vista dell’apice dell’ascesa, mostrando grande forma mentre alle spalle Kruijswijk (Jumbo Visma), a 24” di ritardo sta cercando di portarsi sulla testa.

Il gruppo pedala a 40”. Una corsa che è ancora tutta aperta perché il mostro è da domare ancora due volte. A 12 km dalla fine, è dunque qui che vengono davvero fatti i giochi, in vista della quarta salita a San Luca. Al Meloncello i 6 di testa arrivano con 30” di vantaggio su Kruijswijk e Dan Martin (Israel Start Up), 42” sul gruppo e tra gli applausi della tanta gente che si è raccolta anche in quel punto.

Ancora una volta a scandire il passo dei 6 battistrada è Evenepoel che ora dovrà inventarsi qualcosa per togliersi di torno gli altri, avversari pericolosi in vista del traguardo. Ma a 9.8 km, dopo le orfanelle, quasi in un gioco ad eliminazione, un accelerazione di Almeida lo mette in difficoltà. Al passaggio a traguardo si forma un quartetto con Almeida che affonda ancora e prende il largo con Roglic, Yates e Woods mentre Vingegaard ed Evenepoel riescono a riagganciarsi solo in discesa dove quest’ultimo riprende carattere e con continue fiammate rimette in fila tutti lanciandosi a grande velocità. Il gruppo a 1’15, è ormai tagliato fuori. Un Giro dell’Emilia, dunque, dove oltre alla dura salita, a far la differenza pare proprio essere la discesa, decisamente combattuta.

All’ultima preghiera verso il traguardo, la situazione vede dunque Evenepoel, Adam Yates, Roglic, Woods, Almeida e a 37” Martin. Si è dunque pronti per i fuochi d’artificio a colpi di pedale, con Evenepoel scatenato, Yates ancora pimpante sui pedali alle sue spalle e Roglic tatticamente a chiudere il poker perché intanto anche Woods è saltato. E pulsa anche il cuore del pubblico che accompagna con il tifo la danza dei pedali dei campioni.

Sulle Orfanelle Almeida rompe gli indugi e mette in croce Evenepoel proprio sul drittone micidiale nelle gambe e nella mente. A 800 metri Yates scatta ma sornione Evenepoel è riuscito a riaccodarsi e a 500 metri con una fucilata da dietro si lancia verso il traguardo.

Non fa i conti con Roglic che non si lascia sorprendere e in un soffio, lo prende, lo salta e sempre sui pedali stacca anche Almeida che prova ma non riesce a tenergli la ruota. Prosegue la cavalcata e centra il tris sul San Luca con un azione fenomenale, costruita con grandi gambe ma soprattutto con enorme lucidità reagendo immediatamente, incontenibile e con la massima spinta.

La Classifica: Primoz Roglic, Joao Almeida a 3”, Michael Woods a 5”, Adam Yates a 9”, Remco Evenepoel a 28”, Daniel Martin a 1’23, Bauke Mollema a 1’45, Diego Ulissi a 1’46, Ben Hermans a 1’50, Nairo Quintana a 1’59