Ravenna, 1 feb. - E' morto nella notte in una clinica in provincia di Ravenna, Villa Maria Cecilia, a Cotignola, Maurizio Zamparini, ex presidente di Palermo e Venezia. Aveva 80 anni, era ricoverato in ospedale da qualche giorno per le complicazioni legate a un problema al colon.
A Natale Zamparini era stato in terapia intensiva, a Udine, operato d'urgenza per una peritonite. Dopo alcuni giorni Zamparini si era ripreso al punto da permettere il ritorno a casa anche se il quadro complessivo della sua salute non era dei migliori.
Zamparini aveva acquistato il Palermo dopo essere stato presidente del Venezia. Con lui il club siciliano aveva raggiuntola promozione in serie A dopo trent'anni, e poi una storica qualificazione in Coppa Uefa e in Europa League. Era poi stato coinvolto in vicende giudiziarie e il Palermo era arrivato al fallimento, ripartendo dalla serie D.
Vulcanico, sempre pieno di idee ed energie: questo era Zamparini. Una passione smisurata per il calcio e grande visione per i talenti, tanti ne ha visti sbocciare nei suoi anni da presidente dei lagunari, prima, e dei rosanero, poi.
Zamparini, a ottobre, aveva subito il duro colpo della morte del figlio più piccolo, Armando, scomparso a Londra a 23 anni per un'ischemia e avuto dalla seconda moglie Laura Giordani.
Lascia altri quattro figli Silvana, Greta, Andrea e Diego avuti dalla prima moglie.
Zaia: "Personaggio che i tifosi non dimenticano"
Zamparini ha lasciato il segno nel mondo del calcio veneto, a piangere la sua scomparsa non solo i tifosi, ma anche le istituzioni. "Sotto la sua presidenza sono state scritte pagine storiche del Venezia Calcio, e quindi del calcio Veneto in generale. Con Maurizio Zamparini è scomparso un personaggio nel vero senso della parola: vulcanico, schietto, appassionato, di quelli che i tifosi non dimenticano". Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ricorda lo scomparso ex presidente del Venezia Calcio, Maurizio Zamparini.
"Rivolgo le mie condoglianze alla famiglia, a tutti coloro che gli hanno volute bene, e ai tifosi delle squadre che ha guidato, tra successi e delusioni, come sempre accade nello sport".