Tour de France, Bonaccini: "Faremo di tutto per averlo in Emilia Romagna"

Il presidente della Regione: "Avrebbe un ritorno incredibile"

Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna (Foto LaPresse)

Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna (Foto LaPresse)

Bologna, 5 ottobre 2019 - Portare il Tour de France in Emilia Romagna? Sarà come scalare il Mont Ventoux, «ma noi ci proveremo in tutti i modi. Abbiamo già dimostrato quest’anno col Giro d’Italia di saper trasformare i sogni in realtà». Stefano Bonaccini è più che mai determinato verso il traguardo: far partire il Tour dall’Emilia Romagna nel 2022 o nel 2023. Presidente, quante chance ci sono perché il sogno si realizzi anche stavolta? «Noi ce la metteremo tutta. Finora abbiamo già vinto tante scommesse, e lo dobbiamo anche a Cassani. Se l’ho scelto come presidente dell’Apt è per le qualità di uomo di sport e le capacità di relazioni e contatti in tutto il mondo. Davide sta facendo uno straordinario lavoro, e insieme crediamo di avere le carte in regola per ospitare la partenza del Tour». E’ un sogno che costa. Quanto la Regione è pronta a spendere?  «Impossibile fare cifre ora, ma ricordiamoci quel che è accaduto a a Bruxelles, da dove il Tour è partito quest’anno. Hanno compiuto un grande sforzo, ma hanno ottenuto un ritorno incredibile in termini di indotto economico e presenze, e una visibilità mondiale. Siccome a noi in Emilia Romagna non piace stare fermi ma vogliamo guardare avanti, dopo il successo con il Giro puntiamo ancora più in alto con il Tour. Sarebbe un colpo clamoroso, considerando che mai la Grande Boucle è partita dall’Italia: avremmo i riflettori di tutto il mondo puntati addosso per giorni». Se andasse in porto l’operazione, servirà un robusto piano di manutenzione delle strade... «Vero, ma già oggi destiniamo circa 10 milioni di euro l’anno in interventi sulle strade percorse dai ciclisti. Potenzieremo il fondo, perché la sicurezza viene prima di tutto e perché la nostra è una regione seconda solo al Trentino nel cicloturismo: facciamo 1,4 milioni di presenze all’anno». Il progetto del Tour fa parte della più ampia strategia per portare in Emilia Romagna i grandi eventi sportivi. Rientra, in questa strategia anche il sogno di ospitare con Firenze le Olimpiadi del 2034: a che punto siamo? «Ci stiamo lavorando, ora si tratta di coinvolgere il Coni e costituire rapidamente un comitato affinché anche questo sogno si realizzi».