Modena Park, è il grande giorno del concertone di Vasco Rossi

I primi fan sono entrati venerdì sera, gli altri arriveranno durante tutta la giornata. E troverano ad attenderli una macchina pronta a tutto

Il sound check, ma oggi si fa sul serio (foto Fiocchi)

Il sound check, ma oggi si fa sul serio (foto Fiocchi)

Modena, 1 luglio 2017 - La corsa sfrenata dei fan attraverso il parco Enzo Ferrari. Il fiatone incontrollabile nella notte e infine la meta tanto ambita: il fronte del palco. Il sogno del Modena Park per la combriccola del Blasco è iniziato esattamente ieri alle 21.20 con l’apertura anticipata dei quattro varchi. Troppa l’affluenza davanti ai cancelli per aspettare le 5 di stamattina, tanto da costringere prefettura, questura e Comune alla scelta drastica.

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La Vasco-mania, insomma, è ufficialmente ai livelli massimi. Benvenuti all’evento leggendario. Benvenuti alla celebrazione di una leggenda rock. Non si sono ancora spenti gli echi dell’incredibile soundcheck di giovedì sera, che siamo arrivati al giorno tanto atteso, all’evento dei record. La città è blindata. Il Komandante è tornato dove tutto cominciò e il suo popolo – proprio in questo momento – sta continuando a confluire nell’area del concerto. Nel giorno della vigilia si sono definiti gli ultimi dettagli dello spettacolo, alla luce anche delle prove e delle indicazioni giunte da Vasco in persona dopo la ‘tappa 0’.

MODENA PARK / Il nostro speciale

Immergersi nel backstage del mega-palco da 150 metri vuol dire entrare in un universo parallelo, una cittadella abitata da 2mila tra tecnici, musicisti, cuochi, operai e addetti alla sicurezza. Alle 9 il sole batte già potente e il via vai di muletti e golf cart è incessante. In gergo il giorno prima di un concerto è detto ‘day off’, ma il lavoro è incessante. Mancano solo ventiquattr’ore all’apertura dei cancelli e i dettagli sono fondamentali. C’è chi controlla gli impianti audio, chi le luci dei mega-schermi, chi fa il pieno di scorte nei camerini.

Nelle cucine si preparano i menu a base di verdure e ingredienti freschi per la crew, mentre una squadra di camioncini si dirige ordinata verso i settori del pubblico per cominciare la bonifica del terreno. Il trambusto è incalzante. A metà mattina appare il sindaco Muzzarelli, impegnato in una carrellata di incontri non-stop su sicurezza, viabilità e sanità. Il primo cittadino è ormai di casa nel backstage e il dialogo con gli organizzatori è costante. «Sarà una grande festa... ormai è tutto pronto», confida prima di allontanarsi. 

Fa caldo e tempo una ventina di minuti appare un’autopompa che annaffia l’asfalto per dare un po’ di refrigerio generale. I turni degli addetti impegnati nel dietro le quinte sono spalmati su 24 ore e i break dei lavoratori sono declinati nell’immancabile sigaretta, uno stop per rifocillarsi alla mensa e un pisolino all’ombra. Fondamentali, in un’area così estesa, l’uso di biciclette e radioline ricetrasmittenti per comunicare con i colleghi. La geografia del backstage è ben definita: c’è la dressing room con i vestiti per i musicisti, Vasco compreso; l’area camerini; le mense; gli uffici per ufficio stampa, Comune e ingegneri.

Il Blasco non si farà vedere – per lui assoluto riposo – ma la sua preesnza echeggia in lungo e in largo in tutto il backstage: qualcuno canticchia ‘Gli spari sopra’, un operaio in pausa scorre lo schermo dello smartphone improvvisando un passaggio dell’ultimo successo ‘Come nelle favole’, sotto un tendone risuonano in sequenza i primi successi del cantante di Zocca, tra cui ‘Bollicine’. Nel tardo pomeriggio appare la portavoce del Kom, Tania Sachs, che dà le ultime istruzioni ai collaboratori più stretti in vista dello show. Spunta anche Lorenzo, il figlio del rocker avuto dalla famosa Gabry della canzone, a sua volta coinvolto nell’organizzazione con Best Union. 

Vasco / ecco la scaletta del concerto

Ci affacciamo nell’immensa arena del parco Ferrari che sta accogliendo i 220mila fedelissimi della rockstar. Anche nelle tre pit i preparativi procedono veloci: si allestiscono i gazebo per cibo e bevande, si tracciano le righe per delimitare i campetti di beach e calcio a 7, si alzano in volo i mini-palloni aerostatici. Per gli spettatori, insomma, ci sarà modo di ingannare il tempo. In questo scenario si muoveranno 400 tra medici, infermieri e volontari, molti dei quali impegnati ieri ad ‘arredare’ con brandine e kit di primo soccorso i 7 ospedali da campo. Tutto è pronto. Il countdown è agli sgoccioli. Questa sera, finalmente, Vasco canterà «fuori Modena, al Modena Park», per la sua gente, nel più grande evento musicale della storia.