Aeroporti 2030: scali 'carbon neutal' e biocarburanti per rilanciare un settore in crisi

L'associazione che raggruppa gli scali di Roma, Venezia, Treviso, Verona e Brescia ha presentato un documento di innovazione ecologica e digitale al Governo e a Enac

Aeroporto

Aeroporto

Venezia, 9 agosto 2021 – Sviluppo di energia 100% rinnovabile e della mobilità elettrica, agevolazioni per i passeggeri che utilizzano mezzi di trasporto a basse emissioni, potenziamento del trasporto intermodale treni-aerei, creazione di un network di esperti per accompagnare nel percorso di transizione energetica e digitale. Sono alcune delle proposte di Aeroporti 2030, l'associazione che raggruppa cinque scali di Roma, Venezia, Treviso, Verona e Brescia, nata per promuovere lo sviluppo sostenibile e digitale degli aeroporti.

La strategia “green” è stata messa nero bianco in un documento programmatico inviato ai ministri Enrico Giovannini per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile, Roberto Cingolani della Transizione Ecologica e Vittorio Colao per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, oltre ai vertici di Enac, Pierluigi Di Palma e Alessio Quaranta. Le proposte, sottolinea l'Associazione, nascono da un "quadro di riferimento drammatico" per la crisi pandemica che "ha generato enormi perdite per gli aeroporti in Europa quantificate, secondo gli ultimi dati di ACI Europe, in 30 miliardi di euro nel 2020 e 29 miliardi nel 2021. Ci vorranno anni per tornare alla normalità. In questo contesto, è necessario rompere con il passato e percorrere strade nuove che puntino su sostenibilità e innovazione in un'ottica integrata". L'obiettivo è chiaro: innovare per fare ripartire il comparto aeroportuale e generare benefici economici per tutti. "Proprio da questa consapevolezza è nata Aeroporti 2030 – continuano dall'Associazione – che vuole essere un luogo di confronto, progettazione e stimolo all'attuazione, avvalendosi di un network di esperti delle principali realtà industriali del Paese per lavorare su sinergie complessive relative al settore aeroportuale e accompagnare nel percorso di transizione energetica e digitale”. Tra le aziende coinvolte nel progetto, entreranno da subito Eni, Enel e Gruppo FS. “Allo stesso tempo, verranno realizzati progetti con il coinvolgimento di università, istituzioni, operatori aeroportuali, operatori di trasporto e logistica e comunità territoriali", aggiungono da Aeroporti 2030.

Scali “carbon neutral” entro il 2030

L'associazione punta a posizionare nel breve termine il settore aeroportuale al meglio, per cogliere le possibili opportunità di supporto e finanziamento a livello nazionale ed europeo. Sulla salvaguardia dell'ambiente, il primo obiettivo proposto da Aeroporti 2030 è quello della completa decarbonizzazione degli scali nel 2030 e per le compagnie aeree nel 2050. Un traguardo possibile accelerando la generazione rinnovabile e l'efficienza energetica negli aeroporti, nonché la diffusione dei bio-carburanti per l'aviazione attraverso una nuova regolamentazione Europea. “È necessario traghettare il sistema aeroportuale – è tra gli obiettivi dell'associazione – verso una modalità sempre più digitale che consenta a passeggeri e compagnie aeree un utilizzo efficace e sicuro delle nuove tecnologie”.

Un ente certificatore sul modello americano

Andrebbe anche creato un ente certificatore sul modello di quello americano e implementati i sistemi di tariffazione aeroportuale con meccanismi bonus/malus legati all'utilizzo dei bio-carburanti. La ''ricetta'' di Aeroporti 2030 punta sullo sviluppo di energia 100% rinnovabile e della mobilità elettrica per l'accessibilità negli scali, con agevolazioni per i passeggeri che utilizzano mezzi di trasporto a basse emissioni. Fondamentale poi accelerare sull'intermodalità treni-aeri, migliorando e favorendo l'accessibilità ferroviaria negli aeroporti.