Allarme siccità, delta del Po senz'acqua: vongole a rischio. "Situazione drammatica"

L'aumento della salinità e la decomposizione delle alghe ruba ossigeno aglio allevamenti di molluschi. Coldiretti stima perdite del 20%. Zaia: "Stato di emergenza fondamentale"

Allevamenti di vongole

Allevamenti di vongole

Venezia, 24 giugno 2022 – Il delta del Po rimane senz’acqua, vongole e cozze “soffocate” dalla siccità. Si stima una perdita del 20% negli allevamenti ittici del bacino: la mancanza d’acqua non riesce a garantire il ricambio idrico, creando un pericoloso aumento della salinità. Letale per i mitili, dannoso anche per gli abitanti della zona che rischiano di rimanere senz’acqua potabile, come rischia di accadere nel Polesine.

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È l’ultimo allarme siccità lanciato nel Veneto, dove il governatore Luca Zaia incalza: “La situazione è drammatica: adesso siamo in difficoltà”. Il Veneto è stata la prima regione italiana a chiedere al Governo il riconoscimento dello stato di emergenza, facendo così scattare fondi e risarcimenti. La richiesta risale allo scorso 21 aprile. “Ci aiuterebbe, dal punto di vista formale – sottolinea Zaia – a dare una mano a chi sta subendo danni. Penso al mondo dell'agricoltura, che è in non poca difficoltà”.

Coldiretti: “A rischio un intero settore”

Coldiretti ha monitorato gli effetti della drammatica ondata di caldo e siccità che sta colpendo l'Italia, causando perdite alle produzioni alimentari nazionali che hanno raggiunto i tre miliardi di euro. “L'innalzamento delle temperature senza la possibilità di ricambi di acqua – spiega Coldiretti Impresapesca – sta provocando l'espansione a macchia d'olio della cosiddetta "acqua bianca", aree di Delta dove la decomposizione di alghe e sostanze organica ruba l'ossigeno necessario alla vita di vongole e cozze, uccidendole”.

Con il cambiamento climatico in corso e “la mancata gestione ottimale delle lagune, si sta mettendo a rischio un intero settore che – spiega Coldiretti – ogni anno porta sulle tavole degli italiani oltre 93 milioni di chili di molluschi, fra cozze e vongole”. La situazione climatica, in un anno come il 2022, segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate “rischia di aumentare le importazioni dall'estero, che già rappresentano 1/3 dei consumi e che sono balzate del +50% nei primi tre mesi dell'anno”, è la stima di Coldiretti.

“Come se non bastasse – segnala Coldiretti Impresapesca – in laguna a Venezia sono apparsi i gasteropodi (una specie di molluschi, ndr) che si stanno ambientando negli ambienti lagunari e sono divoratori di vongole. Infatti, questi predatori usano la radula, una specie di lingua retrattile ricoperta da file di piccoli denti duri, per fare un buco nella conchiglia e iniettare succhi gastrici che uccidono la preda”.

Zaia: "Siamo in difficoltà"

Si attende a giorni un’ordinanza contro gli sprechi idrici, la Regione potrebbe emettere il provvedimento da un momento all’altro. “La bacchetta magica non ce l'abbiamo – commenta Luca Zaia – ormai non piove da ormai 120 giorni in maniera importante. Abbiamo il combinato disposto del fatto che, alla mancanza di pioggia, si aggiunge anche la mancanza di neve e quindi di depositi invernali che ci sarebbero utili: ci vuole sicuramente l'adozione di regole, che sono anche dettate dal buonsenso, per il non spreco delle risorse idriche e questo io l'ho già affrontato come regione”.

Per Zaia “la situazione è drammatica: io non faccio parte di quelli – puntualizza – che dicono che non ha mai fatto tanto caldo come quest'anno, perché la storia ci dice che il 2003 è stata un'annata simile e anche nel 2017 se non sbaglio”. Il nocciolo della questione, sostiene, “è che adesso siamo in difficoltà”. Alla domanda se in Veneto siano già in atto razionamenti, Zaia risponde: “razionamenti no, però è vero che c'è una cultura diffusa sul non spreco”.