Autonomia, Zaia e Bonaccini fanno fronte comune. "Tempi maturi, Draghi batta un colpo"

Si è svolto oggi a Venezia l'incontro tra il governatore leghista Luca Zaia (Veneto) e il collega dem Stefano Bonaccini (Emilia Romagna). Sul tavolo, legge quadro sull'autonomia delle regioni, le cliclovie, la promozione della costa adriatica e la terza corsia sull'A22

Luca Zaia (Veneto) e Stefano Bonaccini (Emilia Romagna)

Luca Zaia (Veneto) e Stefano Bonaccini (Emilia Romagna)

Venezia, 18 febbraio 2022 – Un’alleanza trasversale per l’autonomia, Zaia e Bonaccini insieme per fare fronte comune. Il governatore leghista del Veneto, Luca Zaia, e il collega Dem emiliano-romagnolo Stefano Bonaccini si sono incontrati oggi per discutere i temi più caldi, sul tavolo autonomia e sanità locale. Rotti gli argini della politica, dai territori si procede compatti. "L'autonomia che vediamo all'orizzonte dovrebbe essere alle battute finali, attendiamo ora una risposta da parte del Governo”, hanno detto oggi i due presidenti al termine di un incontro riservato, atteso da giorni.

Autonomia regioni, bocciata dai medici la proposta Zaia-Bonaccini. "Egoismo territoriale"

“Noi i compiti per casa li abbiamo fatti e abbiamo portato proposte costruttive, penso che saranno premianti le prossime settimane. Siamo in attesa che Draghi batta un colpo". L'ha detto il presidente del Veneto, di concerto con il governatore dell'Emilia Romagna. "Questo rapporto – s spiegano – si è consolidato in questi mesi, abbiamo affrontato tanti problemi e c'è sempre stata piena sintonia". Peraltro "siamo due regioni confinanti che condividono una miriade di rapporti. Questa collaborazione diventa sempre più importante". Oltre che di autonomia, si è parlato di fiere, ciclovie e promozione della costa adriatica settentrionale. Le due regioni sono coinvolte anche nel progetto del Parco del delta del Po – "si può partire già alla fine di quest'anno", ha detto in proposito Bonaccini – e nella battaglia per avere la terza corsia della autostrada A22.

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Istanza senza colori politici: “Lo chiedono i cittadini”

“È un'istanza che non ha colori politici, ma viene dai cittadini”, ha sostenuto Zaia, dicendo che non lo preoccupano certe differenziazioni sulla richiesta delle materie rispetto a Lombardia ed Emilia Romagna. “È bene che ci siano – ha detto – dato che la Costituzione parla di autonomia differenziata. Vuol dire che ognuno può chiedere l'autonomia che gli spetta: c'è la facoltà di chiedere da una materia a 23 materie come prevede la Costituzione”. Per Zaia l'attuale Governo “può chiudere velocemente la partita, visto e considerato che la legge Quadro è scritta: se sono accolte le nostre istanze, nel giro di qualche settimana si potrebbe addirittura scriverla in Parlamento. Oggi dipende tutto da cosa vogliono fare a Roma”. Zaia infine ha detto di ritenere su questa linea lo stesso presidente Sergio Mattarella. “Nel discorso del suo insediamento – ha ricordato – Mattarella ha parlato dell'autonomia e ha ricordato il ruolo delle Regioni durante il Covid, ruolo espletato nella piena autonomia. Penso che questa attenzione da parte del Quirinale non sia irrilevante nel percorso che dovrà essere accompagnato. Adesso spetta a Palazzo Chigi rispondere”.

Autonomia: “Meno burocrazia, più programmazione”

I governatori si sono visti oggi a Venezia e hanno poi lanciato un appello all'esecutivo: vogliono "andare a vedere" la proposta del Governo sul fronte dell’autonomia delle regioni. Un sogno inseguito da tempo dal Carroccio, che oggi trova confluenze nel Pd di BBonaccini. "Il presidente del Consiglio sposi e segua questo dossier. Non si torna più indietro, questo è poco ma sicuro", scandisce Zaia. L'attesa dei governatori è per la legge-quadro sull'autonomia, che metta nero su bianco quanto vagheggiato ormai da quattro differenti governi. "Ci attendiamo una convocazione al più presto. Il tema non è avere più soldi, ma più possibilità di programmazione e meno burocrazia", dice da parte sua Bonaccini.

"Crediamo possa essere la volta buona – ha sottolineato il presidente dell’Emilia Romagna – il gruppo tecnico ha delineato le linee guida per poter partire con la sperimentazione e la ministra Gelmini ha indicato la volontà di partire già nelle prossime settimane". Per Zaia "abbiamo perso i 24 mesi di Covid, ma ora i tempi sono maturi". Incoraggia anche “l’attenzione del Quirinale" sull'argomento. Il leghista e il Dem si sono incontrati anche su altri argomenti di interesse comune: una "riunione proficua", la definisce Zaia, che scherza sulla inedita alleanza tra le due Regioni: "Hanno capito tutti che lui è della Lega e io del Pd". E Bonaccini risponde: "Guai a mettere davanti l'appartenenza politica", chiosa da parte sua Bonaccini.

Bonaccini ha rimarcato di non aver mai chiesto più soldi al Governo, “mi accontenterei di un euro in meno, basta che la gestione sulla programmabilità degli interventi ci possa essere concessa e garantita, alla pari di una necessaria sburocratizzazione”. E ha aggiunto: “Abbiamo dimostrato nel corso degli anni di saper gestire al meglio le risorse dello Stato. Quello che vorrei veder riconosciuto – ha concluso – è un provvedimento che è in Costituzione, che ha visto passaggi importanti già con la pre-intesa firmata all'epoca del Governo Gentiloni”.

Covid, Bonaccini: “Ci serve qualche miliardo di euro”

Per il 2021, il Governo “ci ha riconosciuto un miliardo di euro a fronte dell'1,2 miliardi chiesti” prima della quarta ondata. “Siamo ancora nel declino della quarta ondata – ha osservato Bonaccini – e nel frattempo abbiamo fatto investimenti e spese senza chiederci dove risparmiare, ma come fare il meglio. A noi serve qualche miliardo di euro per le Regioni italiane. Ho anche chiesto una eventuale spalmabilità del debito in un decennio, ma non voglio neanche pensare che debbano le Regioni caricarsi quanto speso per una pandemia mondiale".

Il collega del Veneto, ha aggiunto. "Noi siamo a 1,7 miliardi di euro di spese – ha spiegato Zaia – abbiamo assunto 2.253 medici e poi abbiamo acquistato attrezzature, dispositivi, abbiamo il recupero delle liste d'attesa. Senza le Regioni, il governo avrebbe comunque dovuto spendere queste cifre e per di più senza le sentinelle nel territorio".

Ecco i temi affrontati dai governatori: guarda il video