Elezioni comunali Verona, ballottaggio anche a Jesolo, Feltre e Thiene. La guida al voto

Urne aperte domenica 26 giugno dalle 7 alle 23 in quattro città venete. Tutti i candidati in corsa per la fascia da sindaco

Ballottaggi in Veneto

Ballottaggi in Veneto

Venezia, 24 giugno 2022 – Quattro città tornano al voto, in Veneto più di 264mila cittadini saranno richiamati alle urne per il ballottaggio di domenica 26 giugno. È Verona l’unico capoluogo di provincia ancora da assegnare, qui la sfida è importante e totalmente inaspettata. Per la prima volta da molti anni, il centrosinistra è riuscito ad assediare il fortino leghista, con l’ex calciatore Damiano Tommasi (39,77%) in netto vantaggio sul sindaco uscente, Federico Sboarina (32,72%).

Qui la partita è diventata nazionale, con il secondo turno si gioca il futuro degli schieramenti: se vincerà il centrosinistra, sarà un’importante bandierina rossa nella “terra del centrodestra”, che dovrà fare i conti con una spaccatura interna importante, se invece verrà riconfermato Sboarina bisognerà lavorare per ricompattare le fila in vista delle elezioni regionali del 2025.

Ballottaggio Verona, la sfida è nazionale. È il centrodestra a rischiare di più

Sono tre le altre città venete che vanno al ballottaggio: Feltre nel Bellunese (chi sono i candidati), Jesolo nel Veneziano (chi sono i candidati) e Thiene nel Vicentino (chi sono i candidati).

In Emilia, invece, tornano alle urne Parma e Piacenza.

Sommario:

La guida al voto: quando e come si vota

Quando si vota. Il ballottaggio sarà domenica 26 giugno: si voterà in una sola giornata, seguita dallo spoglio delle schede. I seggi rimarranno aperti dalle 7 del mattino alle 23 di sera. Per votare sarà necessario esibire un documento d’identità valido e la tessera elettorale.

Non ci sarà l’obbligo di indossare la mascherina, che tutta "fortemente raccomandata” secondo il protocollo sanitario nazionale. Sarà importante igienizzare le mani prima di ricevere la scheda elettorale e la matita dal presidente di seggio, così da poterla riconsegnare e inserirla nell’urna in tutta sicurezza per chi dovrà poi effettuare le operazioni di scrutinio. Una segnaletica “ad hoc” indicherà i percorsi da seguire all’interno del seggio, dove gli elettori dovranno comunque mantenere la distanza di sicurezza di un metro per evitare assembramenti e nel rispetto delle persone anziane e fragili.

Sono ammessi al voto tutti i cittadini maggiorenni presenti nelle liste elettorali. Possono votare per il ballottaggio anche i cittadini UE residenti in Italia, previa iscrizione alle liste elettorali.

Come si vota. Gli elettori riceveranno un’unica scheda azzurra con i nomi dei due candidati sindaco della città. Non ci saranno simboli di partito e spazi per scrivere preferenze: si vota solo il nome della persona scelta con una croce o un segno sul nome o all’interno dello spazio. “Il voto si esprime tracciando un segno su uno dei due rettangoli contenenti il nominativo del candidato sindaco prescelto”, fa sapere il Ministero dell’Interno.

Verona, il fac simile della scheda

Ecco la scheda che gli elettori troveranno alle urne di domenica

Verona, il fac simile della scheda del ballottaggio
Verona, il fac simile della scheda del ballottaggio

Quando sarà lo scrutinio?

Secondo le indicazioni fornite dal ministero dell’Interno, le operazioni di spoglio delle elezioni comunali 2022 cominceranno subito dopo la chiusura delle votazioni: alle ore 23 di domenica 26 giugno. Dopo aver effettuato le operazioni di chiusura, con la compilazione dei primi verbali e l'oppositivo sigillo al plico delle schede non utilizzate, si inizierà con l’apertura dell’urna e lo scrutinio dei voti.

Due solo nomi per scheda, solo un segno sul nome senza preferenze. Sarà uno scrutinio veloce, con il conteggio dei voti validi – oltre all’esame delle schede cianche, nulle e contestate – per i due candidati ammessi al ballottaggio. Il nome del vincitore, o della vincitrice nel caso di Piacenza, ci sarà già durante la notte, ma la conferma avverrà solo il 27 giugno, con la chiusura di tutti i seggi. Sarà poi la commissione elettorale di zona a dare l’imprimatur ufficiale al sindaco eletto con la revisione di eventuali contestazioni.

Verona: chi va al ballottaggio

Senza apparentamenti ufficiali, sarà una volata in solitaria per i due candidati veronesi che, non dovranno convincere gli elettori a tornare alle urne in una domenica di inizio estate, ma dovranno recuperare quella grossa fetta di cittadini che al primo turno ha disertato le urne. Lo scorso 12 giugno, infatti, l’affluenza è stata alta rispetto ad altre città italiane, ma non è andata oltre il 55,08% dei 202.638 aventi diritto, in ribasso rispetto al 58,81 di cinque anni fa. Sarà proprio questo l’ago della bilancia per il sindaco uscente Federico Sboarina, consapevole che gli elettori del centrosinistra cercheranno di andare in massa a votare, spinti dal sogno di conquista di una città tradizionalmente colorata di verde, con la Lega al comando.

La sfida sarà tra il centrosinistra di Damiano Tommasi in testa con il 39,77% e 42.971 voti – e il centrodestra zoppo, senza Forza Italia in coalizione, del sindaco uscente del centrodestra Federico Sboarina, arrivato al secondo posto con il 32,71% e 35.337 consensi. La forbice è ampia tra i due avversari, Sboarina dovrà recuperare gli oltre 7.600 voti che lo dividono da Tommasi: sul piatto ci sono i quasi 26mila voti del neo forzista Flavio Tosi, che al ballottaggio ha dichiarato di spingere per il centrodestra, ma accordi ufficiali non ce ne sono. A complicare il quadro, c’è una contestazione su un seggio che, al momento, non è ancora stato assegnato.

Jesolo: ballottaggio interno al centrodestra

Città strategica della costa veneziana, Jesolo è un importante centro turistico che fa gola a tutti. È l’unico, tra i nove Comuni andati al voto, ad andare al ballottaggio. Sarà una sfida tutta interna al centrodestra quella jesolana, dove al ballottaggio andranno il candidato di una coalizione trainata da Fratelli d’Italia, Christofer De Zotti in testa con il 44,9% e 5.326 voti – contro Lega e Forza Italia, alleate dalla parte di Renato Martin, dietro con il 39,22% e 4.653 consensi. Meno di 700 voti dividono i due sfidanti. Finito il secondo mandato del primo cittadino Valerio Zoggia, il Carroccio tenta la carta della continuità con Martin, già sindaco di Jesolo per due mandati, dal 1993 al 2002.

In cinque anni, Jesolo ha perso quasi nove punti di affluenza alle urne: lo scorso 12 giugno ha votato il 53,87% dei 22.684 elettori, contro il 62,1% del 2017. Un calo fisiologico che ha portato al voto solo 12.220 cittadini. In contro trendenza rispetto ad altre città, sono superiori i voti raccolti dai partiti (10.993) rispetto alle preferenze dei quattro candidati sindaco (11.863). Sono state 262 le schede nulle, 93 le bianche e 2 quelle contestate.

Feltre: un’unica donna al ballottaggio

Importante cittadina delle Dolomiti, Feltre non è riuscito a eleggere il nuovo sindaco al primo turno, come invece è accaduto per Belluno, il capoluogo di provincia, e per altri 10 Comuni del territorio. Qui il centrodestra è in vantaggio con l’unica donna in campo a questo ballottaggio veneto, la leghista Viviana Fusaro ha infatti conquistato il 52,19% e 4.216 voti. Poco più di 200 schede la dividono dall’avversario del centrosinistra, il Dem Adis Zatta, che domenica arriverà alle urne forte dei 4.013 consensi ottenuti al primo turno, pari al 45% dei votanti.

A Feltre, l’affluenza alle urne del primo turno è stata molto bassa: ha votato solo il 46,32% dei 19.779 aventi diritto, contro 52,19% di cinque anni fa: il margine di recupero per entrambi i candidati è ancora alto, la partita è ancora tutta da giocare. Il 12 giugno, hanno votato 9.162 feltrini che hanno espresso 8.917 voti per i quattro candidati sindaco e 8.083 per i simboli. Tra tutte le schede scrutinate, sono risultate 153 le nulle e 92 le bianche. Nessuna scheda è stata contestata.

Thiene: duello tra sport e turismo

È il Comune più grande del Vicentino, Thiene l’unico sopra i 15mila abitanti che va al balottaggio. Qui il duello si gioca sulle attività del tempo libero che possono rilanciare la città: il 26 giugno, infatti, si affronteranno l’assessore uscente allo Sport, Gianantonio Michelusi del centrosinistra, in testa con il 49,23% e 4.541 voti, e l’ex presidente della Proloco locale: Manuel Benetti, candidato del centrodestra, secondo con il 30,96% e 2.856 voti.

Tanti i voti da recuperare, a Thiene la dispersione degli elettori è stata tra le più alte: meno della metà dei cittadini ha votato al primo turno, solo il 49,94% dei 19.106 elettori si è presentato alle urne, contro il 58,06% del 2017. Tra i 9.542 votanti, ci sono state 181 schede nulle, 127 bianche e nessuna contestazione.