Venezia, 4 luglio 2022 – L’effetto yoyo del weekend si sente anche oggi, il Veneto registra un apparente calo dei contagi dovuto essenzialmente al calo di tamponi effettuati la domenica. È quindi in netta flessione, come ogni inizio settimana, il numero dei nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore: sono 1.998, contro i 6.448 di ieri. A dimostrazione che il virus non molla la presa, è la crescita degli attuali positivi, che salgono a 80.089 (+566).
Sommario:
Focus bollettini Emilia Romagna
Ospedali: cosa succede?
Sono tre le vittime, che portano il dato complessivo a 14.817 deceduti, dall’inizio della pandemia ad oggi. Sul fronte ospedaliero, si segnalano 700 pazienti in area medica (+30), e rimane invariato, rispetto a ieri, il numero dei ricoverati in terapia intensiva: restano fermi a 32. Il totale delle infezioni sale a 1.883.892. Lo rileva il bollettino della Regione.
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La situazione nelle province
È salita oltre i 14mila positivi la provincia di Padova, dove oggi ci sono 14.637 persone in isolamento, di cui 258 nelle ultime 24 ore. È l’unica zona con i numeri così alti, una crescita improvvisa iniziata qualche giorni fa dopo che per mesi è rimasta nell’ombra del Trevigiano. Invece, oggi l’area di Treviso è dietro con 13.068 persone positive e 395 nuovi casi, seguita dall’area metropolitana di Venezia che oggi segna un totale di 12.779 contagi, di cui 392 emersi dall’analisi dei tamponi di ieri.
Superala soglia limite degli 12mila casi la provincia di Vicenza – dove oggi ci sono 12.489 persone in isolamento, tra cui i 383 scoperti nelle ultime ore – mentre l’area del Veronese ha 11.099 cittadini in isolamento, tra cure domiciliari e ospedaliere. I nuovi casi sono invece 383.
Nell’area di Rovigo, si resta oltre la soglia dei 3mila contagi: oggi le persone in isolamento sono 3.298, di cui 125 registrate nelle ultime 24 ore. È appena sotto i 3mila, invece, la provincia di Belluno, dove risultano 2931 contagi, mentre gli ultimi casi sono 49.
Speranza: “La pandemia non è conclusa”
“La pandemia non è conclusa”. A dirlo è il ministro della Salute, Roberto Speranza, che oggi è intervenuto all'evento “Pharma & Life Sciences Summit” del Sole 24 Ore. “É un momento cruciale della storia del nostro Servizio sanitario nazionale, in un momento in cui la pandemia non è conclusa. Abbiamo oggettivamente delle condizioni nuove e diverse in cui possiamo far partire una stagione di investimenti e trasformare la crisi in rilancio del Ssn e, più in generale, delle politiche della salute, della scienza e della vita, e quindi anche quelle connesse alla ricerca, al farmaco e all'assistenza”.
“Abbiamo un Ssn nazionale importante e di qualità, ma ancora figlio di una stagione lunga in cui le risorse investite non sono state sufficienti. Stiamo lavorando per far crescere queste risorse nella prossima legge di bilancio", ha concluso il ministro durante il suo intervento.