Covid oggi Veneto, bollettino 29 marzo: 9.649 positivi. Zaia: "I ricoveri non preoccupano"

Nuovo balzo dei contagi. Il governatore "Si sta passando dalla fase pandeminca a quella endemica". Profughi, tasso di positività 2,7%. Recrudescenza del virus nelle case di riposo

Venezia, 29 marzo 2022 - Nuovo balzo dei contagi in Veneto, a due giorni dalla fine dello stato di emergenza il virus continua a correre. "Questa mattina abbiamo, in Veneto, 9600 nuovi contagi da covid (ieri 1985, qui i dati del 28 marzo). L'ospedalizzazione sta crescendo ma non in maniera preoccupante. Ci sono 56 persone in terapia intensiva e 793 in area non critica. Si consideri che nei momenti peggiori abbiamo avuto 3400 pazienti in area non critica e 500 in intensiva". Così Luca Zaia, presidente del Veneto, intervenendo a radio Cortina.  Zaia ha ribadito che sui sta passando dalla fase pandemica a quella endemica, ma ha raccomandato che tolte le restrizioni, dal 1° aprile, il cittadino continui a rispettare le misure consigliate, come la mascherina nei luoghi affollati.  

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Bollettino Covid Veneto 29 marzo 2022
Bollettino Covid Veneto 29 marzo 2022

Il bollettino oggi 29 marzo 2022 

Torna a sfiorare la quota dei 10.000 nuovi contagi in sole 24 ore il bollettino sul Covid in Veneto. Sono esattamente 9.649 i casi in più rispetto a ieri, un dato probabilmente 'gonfiato' dagli esiti dei tamponi non processati nella giornata di domenica, che come sempre aveva portato a un dato ben più basso (1.985) ieri, lunedì.

Le vittime sono 16. Il bollettino della Regione aggiorna così a 1.475.108 il numero degli infetti dall'inizio dell'epidemia, e a 14.126 quello dei decessi. Cresce anche la platea delle persone attualmente positive e in isolamento, 76.482 (+ 1.061).

Si registra un piccolo balzo nei ricoveri ospedalieri, perché i posti letto in area medica occupati da pazienti Covid salgono a 793 (+ 47), mentre restano quasi invariati, 56 (-1) quelli in terapia intensiva. 

Campagna vaccinale ai minimi. Restano molto bassi i dati della campagna vaccinale: ieri sono state appena 2.690 le somministrazioni, delle quali 116 prime dosi. 

Zaia: "E' il momento della responsabilità individuale" 

"E' il momento della responsabilità individuale - ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, durante il punto stampa a palazzo Balbi a Venezia - Dobbiamo dare fiducia ai cittadini ora che termina lo stato di emergenza. Non è finita ma ognuno deve usare il buon senso. Non è proibito farsi il bagno in mare, giusto? Però nessuno lo fa a gennaio perché nonostante non sia proibito si sa che c'è il rischio di avere un malore per l'acqua fredda". La vera sfida secondo Zaia è mettere in sicurezza i fragili e gli anziani. Per quanto riguarda i dati, il presidente riferisce che da inizio pandemia sono stati fatti oltre 9,5 milioni di tamponi molecolari e 19 milioni di tamponi rapidi.

7500 le persone assunte in tempi di pandemia

"Ne abbiamo fatti più della Corea e siamo ancora la regione con la percentuale positivi/tamponi più bassa - ha detto Zaia - Nelle ultime 24 ore abbiamo individuato 9.649 positivi, un'impennata. Siamo arrivati a 1,4 milioni di veneti positivi da inizio pandemia. Dal punto di vista del bilancio sanitario siamo stati messi a dura prova - ha concluso Zaia -. Abbiamo assunto 7.500 persone e, solo per fare un esempio, all'Azienda ospedaliera di Padova si consumavano 950 camici al mese pre-Covid e con il Covid 4.500 al giorno".

Recrudescenza del virus nelle case di riposo 

"Nelle case di riposo del Veneto si assiste a una recrudescenza del virus, su 30 mila ospiti ne contiamo circa mille positivi». Lo ha riferito stamani l'assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, nel corso di un punto stampa a Venezia. Lanzarin ha specificato che la situazione non è preoccupante e l'impatto non invasivo: "Sono pazienti pauci-sintomatici - ha  spiegato - che non hanno bisogno di ricovero ospedaliero. Questo denota, però, che le persone fragili sono quelle che hanno più facilità a contrarre il virus".

Proprio per mantenere i livelli di sicurezza, "stiamo facendo un ragionamento rispetto alle strutture più delicate, come le case di riposo e le case alloggio per disabili, - ha aggiunto - perché riteniamo di dover gestire con prudenza i contatti con le persone all'interno". Allo stesso tempo, in via prudenziale, tutti i sanitari continueranno a sottoporsi a tampone ogni quattro giorni fino a che non terminerà il periodo di esplosione del virus. 

Emergenza Ucraina: profughi

Sono 17 mila i profughi dall'Ucraina che hanno ricevuto il tampone in Veneto. Il tasso di positività è del 2,7%. Lo ha precisato il presidente del Veneto Zaia. 11 mila gli scampati dalla guerra che si sono fermati in regione, 1500 di loro accolti in strutture pubbliche, gli altri presso privati. 5600 i veneti che hanno messo a disposizione 12 mila posti letto. "Nessuno, che ci consti, ha progetti di vita in Veneto, dopo la guerra rientreranno tutti. Lo dimostra il fatto che tante mamme non proseguono con le vaccinazioni dei bambini, perché aspettano di completare il programma nel loro Paese" ha dichiarato Zaia.