Covid in Veneto oggi, bollettino del 19 luglio: oltre 12mila contagi, 21 vittime

Risale la curva epidemica, in continuo aumento i ricoveri: circa 1.000 pazienti nelle aree mediche. Padova la provincia più colpita: 2.535 casi. Anziani: un livello e quota unica per l'assistenza

Venezia, 19 luglio 2022 - Brusca risalita dei contagi. L'ondata estiva del Covid non frena la sua corsa, dopo la flessione di inizio settimana, la curva dei casi e delle vittime da Covid-19 in Veneto torna sopra i 10mila in una giornata, nelle ultime ore sono 12.477 i nuovi positivi al virus, contro i meno di 2000 casi registrati il giorno prima (qui i bollettino di lunedì 18 luglio). Il totale dei casi da inizio pandemia che sale a quota 2.019.119. Ieri la conta dei positivi .

Bollettino Covid Veneto 19 luglio 2022
Bollettino Covid Veneto 19 luglio 2022

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Contagi covid Emilia Romagna oggi, il bollettino del 19 luglio 2022. 5.379 nuovi casi

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Tra le province la più colpita è ancora una volta Padova (2.535 casi nelle ultime 24 ore), seguono Vicenza (2.308) e Venezia (2.186). 

Tragica la conta delle vittime che nelle ultime 24 ore segna 21 decessi, che portano i decessi per Covid a 14.953.

Se il numero degli attuali positivi scende leggermente a 106.527 (-103), si impennano invece i ricoveri in ospedale, soprattutto nei reparti ordinari che sfiorano quota 1.000 (998), +37 rispetto a ieri, e anche nelle terapie intensive, con 49 pazienti (+7). 

Anziani: un livello e quota unica per l'assistenza 

È stata aggiornata dalla Giunta regionale la programmazione del Fondo Regionale della non autosufficienza per l'area anziani, legato ai fabbisogni, su proposta dell'assessore Manuela Lanzarin. L'atto è stato trasmesso alla competente Commissione del Consiglio regionale per ottenere il previsto parere.

L'aggiornamento prevede l'unificazione dei due livelli assistenziali in uno solo, con una quota sanitaria unica pari a 52 euro dal primo luglio, con mantenimento delle Impegnative di residenzialità da 56 euro per quelle attive alla data del 30 giugno scorso. Finora l'organizzazione dell'assistenza prevedeva due profili: il primo livello con bisogno ridotto-minimo e una tariffa giornaliera di 49 euro; il secondo con maggior bisogno e tariffa di 56 euro.

"Si tratta - commenta Lanzarin - di un grande passo culturale, non solo 'tecnico'. Una scelta che va nella direzione di far promuovere maggiore assistenza e cura della persona anziana, al passo con i tempi ed i bisogni che cambiano; una scelta che nel contempo concorre a migliorare la gestione delle liste d'attesa, visto che si punta a superare le criticità determinate dal ridotto numero dei posti letto di secondo livello, che al momento possono essere solo il 25% di quelli del primo livello, condizione che penalizzerebbe proprio le persone con maggior gravità". 

Dall'entrata in vigore, il sistema delle due sezioni verrà superato e cesseranno di avere effetto le due graduatorie, sia per l'accoglienza definitiva sia temporanea, e vi saranno solo graduatorie uniche ordinate secondo i criteri di gravità. È garantito un periodo transitorio sino al 31 dicembre per permettere l'aggiustamento operativo dell'organizzazione e per non penalizzare i Centri Servizi.