Covid oggi Veneto, bollettino 25 marzo: 6.868 casi. Zaia: "Temo il colpo di coda"

Calano i ricoveri in area medica, stabili quelli in terapia intensiva. Aumentano i positivi in isolamento. Monoclonali: il 16,6% delle prescrizioni è in Veneto

Venezia, 25 marzo 2022 - "Le preoccupazioni ce le abbiamo sempre, la vita scorre normalmente però noi siamo sempre preoccupati del colpo di coda", così oggi a Verona il presidente del Veneto, Luca Zaia, sulla situazione Covid-19 in regione.  "Il colpo di coda - ha aggiunto Zaia - vuol dire che se ti ritrovi le terapie intensive piene finisce che mandi al collasso gli ospedali, e quindi ancora una volta chi deve essere curato non per Covid dovrà avere qualche ritardo nelle prestazioni. Varrebbe la pena di finirla con la leggenda metropolitana che si possono tutti curare a casa non è così: di un milione e 400 mila contagiati che abbiamo avuto in 25 mesi, 30 mila si sono curati in ospedale e un milione 370 mila a casa, ma quei trentamila - ha concluso - hanno avuto bisogno di un ospedale". 

Il bollettino oggi 25 marzo

Calano i contagi quotidiani, ma il Coronavirus continua a correre in Veneto, dove nelle ultime 24 ore sono stati trovati con i tamponi 6.868 nuovi contagiati (- 1.469 casi, ieri erano 8.337, qui il bollettino del 24 marzo). La crescita si riflette sui soggetti attualmente positivi e in isolamento, 74.471 che ha registrato un incremento di + 1.097 unità. Lo riferisce il bollettino della Regione Veneto.

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Si registrano anche 7 vittime, per un totale di 14.094 decessi dall'inizio dell'epidemia. I positivi totali salgono invece a 1.451.430.

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Dati in diminuzione arrivano dagli ospedali, dove sono 734 (-12) i ricoveri in area medica, e sono stabili, 51 (+1) quelli in terapia intensiva.

Salgono i numeri della campagna vaccinale: ieri sono state 3.434 le somministrazioni in tutta la regione, delle quali solo 133 prime dosi. 

Bollettino Covid Veneto, 25 marzo 2022
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La mappa dei contagi nelle province

La maggior parte dei nuovi contagi Covid si registra a Padova (+1.527), seguita da Venezia (+1.378), Vicenza (+1.174), Treviso (+1.057) e Verona (+1.052), Rovigo (+381) e Belluno (+176)

Aifa: Monoclonali, il 16,6% delle prescrizioni è stata in Veneto

Gli anticorpi monoclonali sono stati prescritti, in Italia, a 54.423 pazienti in poco più di 12 mesi, di cui ben il 16,6% in Veneto.  In particolare, nella settimana 16-23 marzo, la maggior parte delle richieste del farmaco, ben 1.567, un numero pressoché stabile a livello settimanale, ha riguardato sotrovimab, efficace contro la variante omicron e omicron 2. È quanto emerge dal 48/mo report sul monitoraggio dei monoclonali pubblicato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), con dati estratti il 24 marzo.

Con la determina pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 9 marzo scorso, sono state definite le modalità e le condizioni di impiego dei monoclonali, indicati per pazienti in fase precoce della malattia, prima che si inneschi la 'cascata infiammatoria', ma che presentano particolari condizioni di salute che li mettono a rischio di un'evoluzione della malattia in forma grave. 

La distribuzione regione per regione

La prescrizioni di questi farmaci avvengono in 278 strutture presenti in tutte le 21 regioni e province autonome. Fino a oggi è il Veneto la regione che ha trattato più pazienti, 9.035. A seguire, il Lazio (7.986), Toscana (4.954), Lombardia (4.176), Campania (3.760), Piemonte (3.692), Liguria (3.085), Marche (2.937), Sicilia (2.976), Emilia Romagna (2.862), Abruzzo (2.025), Puglia (1.996), Friuli Venezia Giulia (1.501). Sotto i mille: Calabria (777), Sardegna (616), Umbria (597), Valle d'Aosta (560), Basilicata (309), PA di Trento (249), PA di Bolzano (167) e Molise (162).