Covid Veneto, il bollettino oggi 30 marzo: giù i contagi 7.874 , su i ricoveri

Sono 24 i nuovi pazienti ricoverati nell'ultima giornata negli ospedali. Quindici i decessi registrati

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Venezia, 30 marzo 2022 - La situazione Covid 19  in Veneto a 24 ore dalla fine dell'emergenza sanitaria vede scendere la curva dei nuovi contagi mentre risalgono tutti i dati su decessi e ospedali.  I numeri del bollettino regionale di oggi 30 marzo. I nuovi casi registrati in 24 ore sono 7.874 (ieri avevano sfiorato quota 10 mila, qui il bollettino di ieri 29 marzo), con il totale a 1.482.982; i decessi sono 15, per un totale di 14.141 vittime da inizio pandemia.

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Salgono ancora gli attuali positivi, che sono 78.194 (+1.712). Negli ospedali, tornano sopra quota 800 (811) i ricoverati in area medica, +18 in un giorno, e sono 62 (+6) quelli in terapia intensiva.  Sul fronte della campagna vaccinale, sono state 2.136 le somministrazioni di ieri, di cui 1.913 booster e 105 prime dosi. 

L'Oms lancia l'allarme per il calo dei test

 L'Organizzazione mondiale della sanità è "preoccupata per la recente significativa riduzione dei test Sars-CoV-2 da parte di diversi Paesi membri". Un calo che allarma l'agenzia ginevrina perché così, avverte l'Oms nell'ultimo report settimanale sull'andamento di Covid-19 a livello globale, "i dati stanno diventando progressivamente meno rappresentativi, meno tempestivi e meno solidi. Questo - ammonisce l'autorità sanitaria mondiale - inibisce la nostra capacità collettiva di tracciare il virus" nei suoi movimenti, di capire "come si sta diffondendo ed evolvendo". Tutte "informazioni e analisi che rimangono critiche per porre fine in modo efficace alla fase acuta della pandemia". Non solo. "La diminuzione dei test, a meno che non sia fatta con giudizio, come parte di una strategia volta a mantenere una sorveglianza efficiente dove" la circolazione virale "è più impattante - precisa l'Oms - può influenzare la capacità dei Paesi di identificare i casi" Covid "e consentire il loro trattamento tempestivo o isolamento", nonché di "attuare altre misure di controllo necessarie, con il conseguente rischio di una maggiore diffusione di Sars-CoV-2. Ciò può" dunque "tradursi in un aumento dei ricoveri e dei decessi" per Covid-19, "e in notevoli sollecitazioni sui sistemi sanitari, in particolare nelle aree in cui sono state revocate le misure" anti-contagio "e dove la copertura vaccinale è bassa". 

Infine, "la riduzione dei test - osserva l'agenzia - incide sulla capacità dei Paesi di rilevare precocemente l'emergere di varianti" nuove del coronavirus pandemico, "compromettendo gli sforzi fatti nella risposta" all'epidemia e alla sua evoluzione.