Comunali Veneto, il feudo di Zaia traballa. A Conegliano, Lega dietro al Pd

L'amico di Zaia Piero Garbellotto (Lega) va al ballottaggio con Fabio Chies (Forza Italia). Anche la legista Bovolone torna alle urne

Luca Zaia con Matteo Salvini

Luca Zaia con Matteo Salvini

Venezia, 6 ottobre 2021 – Centrodestra diviso nel “feudo di Zaia”: nella città del prosecco, Conegliano, la Lega va al ballottaggio con Forza Italia, mentre Bovolone ritorna alle urne lasciandosi i risultati bulgari a favore del Carroccio, ormai ricordo lontano. Sono due casi isolati in una regione dove la Lega ha conquistato tanto, ma arranca proprio nel territorio che fino a poco tempo fa era tutto per il governatore.

Lega e centrodestra ancora padroni del voto in Veneto. Le amministrative 2021 hanno visto le conferme dei candidati della coalizione in 9 dei 10 Comuni sopra i 15mila abitanti. Fra due settimane, solo Este, in provincia di Padova, vedrà una sfida tra un esponente di centrodestra e il candidato di una lista civica, non del Pd.

I due casi politici: Conegliano e Bovolone

Per trovare un caso nelle comunali in Veneto – dove erano 84 i Comuni al voto, soprattutto piccoli - bisogna guardare all'esito non scontato di Conegliano, la città del Trevigiano nel cuore del Prosecco, dove l'imprenditore Piero Garbellotto, amico di Luca Zaia, non ce l'ha fatta al primo turno: si è fermato al 39,5%, e dovrà contendere la poltrona all'ex sindaco Fabio Chies, 31,9%. Qui il centrodestra era diviso: Garberlotto, presidente della Imoco Volley, sostenuto da Lega e Fdi, Chies da Forza Italia e due civiche. La Lega, che in queste zone è soprattutto Luca Zaia, ha fatto il 17,4%, non un exploit se si considera il 13,1% del 2017. Si è difesa la candidata del Pd, Francesca Di Gaspero, terza con 24,7%. I Dem a Conegliano hanno portato portato a casa il miglior risultato di lista: 18%, poco sopra la Lega.

Negli altri comuni tradizionalmente “bulgari” per la Lega, si andrà al secondo turno a Bovolone, in provincia di Verona. Anche in questo caso, il centrodestra era separato in casa. Salvini e Meloni hanno piazzato invece la bandierina a Chioggia, il Comune più popoloso al voto in regione, strappando la città al M5S, il cui candidato sindaco è finito quarto. Il boom grillino del 2016, 21,8% di voti e vittoria al ballottaggio di Alessandro Ferro, è un ricordo. Il nuovo movimento di Conte, nella città peschereccia, si riduce all'8,7%. Il Pd va male ovunque: nessun sindaco nelle città importanti e nessun candidato proprio ai ballottaggi. Ai Dem non resta che concentrarsi sulle sfide più importanti del 2022: l'obiettivo sarà “difendere” Padova, unica roccaforte di centrosinistra in Veneto, e inventarsi un candidato per giocare la partita a Verona.