Venezia, 6 ottobre 2021 – Centrodestra diviso nel “feudo di Zaia”: nella città del prosecco, Conegliano, la Lega va al ballottaggio con Forza Italia, mentre Bovolone ritorna alle urne lasciandosi i risultati bulgari a favore del Carroccio, ormai ricordo lontano. Sono due casi isolati in una regione dove la Lega ha conquistato tanto, ma arranca proprio nel territorio che fino a poco tempo fa era tutto per il governatore.
Lega e centrodestra ancora padroni del voto in Veneto. Le amministrative 2021 hanno visto le conferme dei candidati della coalizione in 9 dei 10 Comuni sopra i 15mila abitanti. Fra due settimane, solo Este, in provincia di Padova, vedrà una sfida tra un esponente di centrodestra e il candidato di una lista civica, non del Pd.
I due casi politici: Conegliano e Bovolone
Per trovare un caso nelle comunali in Veneto – dove erano 84 i Comuni al voto, soprattutto piccoli - bisogna guardare all'esito non scontato di Conegliano, la città del Trevigiano nel cuore del Prosecco, dove l'imprenditore Piero Garbellotto, amico di Luca Zaia, non ce l'ha fatta al primo turno: si è fermato al 39,5%, e dovrà contendere la poltrona all'ex sindaco Fabio Chies, 31,9%. Qui il centrodestra era diviso: Garberlotto, presidente della Imoco Volley, sostenuto da Lega e Fdi, Chies da Forza Italia e due civiche. La Lega, che in queste zone è soprattutto Luca Zaia, ha fatto il 17,4%, non un exploit se si considera il 13,1% del 2017. Si è difesa la candidata del Pd, Francesca Di Gaspero, terza con 24,7%. I Dem a Conegliano hanno portato portato a casa il miglior risultato di lista: 18%, poco sopra la Lega.
Negli altri comuni tradizionalmente “bulgari” per la Lega, si andrà al secondo turno a Bovolone, in provincia di Verona. Anche in questo caso, il centrodestra era separato in casa. Salvini e Meloni hanno piazzato invece la bandierina a Chioggia, il Comune più popoloso al voto in regione, strappando la città al M5S, il cui candidato sindaco è finito quarto. Il boom grillino del 2016, 21,8% di voti e vittoria al ballottaggio di Alessandro Ferro, è un ricordo. Il nuovo movimento di Conte, nella città peschereccia, si riduce all'8,7%. Il Pd va male ovunque: nessun sindaco nelle città importanti e nessun candidato proprio ai ballottaggi. Ai Dem non resta che concentrarsi sulle sfide più importanti del 2022: l'obiettivo sarà “difendere” Padova, unica roccaforte di centrosinistra in Veneto, e inventarsi un candidato per giocare la partita a Verona.