Covid Veneto, bollettino 1 novembre, boom di contagi in 24 ore

Sono circa 5mila in nuovi casi contro i mille del giorno prima, 11 i decessi. Stabili i ricoveri ospedalieri. Mascherine, Zaia: "Toglierle sarebbe stato un grandissimo errore"

Venezia, 1 novembre 2022 - Balzo dei contagi Covid in Veneto, dove nelle ultime 24 ore il bollettino regionale segnala 4.497 nuovi casi, ed anche 9 vittime.  La flessione registrata dal report di ieri, lunedì 31 ottobre, con i contagi sotto quota mille, si è dimostrata influenzata dal rallentamento del processo dei tamponi nella giornata festiva, qui i dati del 31 ottobre

I numeri totali da inizio pandemia salgono così a 2.425.438 per quanto riguarda le infezioni, 11 i decessi registrati e i morti da Covid nel Veneto salgono a 15.720. Prosegue il calo invece degli attuali positivi, 51.223 (- 2.408).  Pressochè invariati i dati clinici: sono 1.065 (+4), i malati Covid ricoverati in area medica, e 36, lo stesso numero di ieri, quelli in terapia intensiva. 

Il bollettino delle province

La mappa dei contagi Covid nelle province Venete. Sono 1092 i nuovi positivi nel bacino di Padova, seguono la Città metropolitana di Venezia con 793 nuovi casi e Treviso con 762. Sono 731 le infezioni da coronavirus registrate a Vicenza nelle ultime 24 ore, 635 a Verona. Di poco sopra quota 200 Belluno (201) e Rovigo (221). 

Zaia: in Veneto 605 gli operatori della Sanità sospesi pronti a rientrare

"Sono decisioni improntate al buonsenso che garantiscono la sicurezza là dove serve", il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, plaude le scelte fatte dal Consiglio dei ministri in materia di Covid. "Il rientro in servizio dei sanitari non vaccinati ad esempio è una misura che io stesso auspico da tempo, anche perché l'approccio generale verso questo virus nel tempo deve inevitabilmente cambiare, andando verso una situazione di convivenza, dove, più delle norme, vale l'attenzione e l'intelligenza nei comportamenti di ogni singolo individuo", spiega Zaia, ricordando che "in Veneto sono attualmente 605 gli operatori della Sanità sospesi pronti a rientrare, dei quali 12 medici, 182 infermieri, 2020 operatori sociosanitari" e poi farmacisti, biologi, tecnici e personale amministrativo.

"Condivido anche la scelta di mantenere l'obbligo della mascherina all'interno degli ospedali e dei luoghi di cura in generale, dove ci sono persone malate, e quindi in condizioni di particolare debolezza, che vanno protette, anche del possibile veicolo del virus costituito dai visitatori", prosegue poi Zaia, che ritiene si tratti di "un approccio pragmatico, concreto, che interferisce poco con la vita di tutti i giorni della stragrande maggioranza dei cittadini ma invece continua a proteggere i pazienti, come peraltro richiesto anche dagli stessi rappresentanti dei medici e delle professioni sanitarie".

Di più, "sarebbe stato un grandissimo errore togliere la mascherina", afferma Zaia. "Anche a Covid superato l'esperienza ci ha insegnato che la tutela e la difesa dei soggetti fragili è un'azione che va messa in campo anche a prescindere da questo virus".