Covid Veneto oggi, il bollettino del 10 maggio. Contagi riprendono quota, morti in aumento

Dopo il calo improvviso di ieri, oggi la curva risale con 5.719 nuovi casi e 14 decessi. Scendono a 54.968 gli attuali positivi

Venezia, 10 maggio 2022 – Risale la curva dei contagi in Veneto: dopo il livello minimo di ieri, oggi i contagi riprendono quota. Sono 5.719 i nuovi casi scoperti nelle ultime 24 ore, che portano il totale dei contagi degli ultimi due anni a 1.708.259. Tre province schizzano sopra i mille casi: Padova (1.204), Verona (1.131) e Vicenza (1.105). Il bollettino regionale segnala 14 decessi, numeri che fanno alzare il bilancio complessivo delle vittime, ormai arrivato a 14.531.

Covid Veneto, i dati del 10 maggio 2022
Covid Veneto, i dati del 10 maggio 2022

Scendono ancora gli attuali positivi, che sono 54.968 (-2.127). Andamento stabile per i ricoveri con 817 pazienti in area medica (+7) e 40 in terapia intensiva (-4). Ieri son o state somministrate 750 dosi di vaccino anti-Covid, delle quali 692 erano terze dosi.

La fotografia delle province

Crescono i contagi in tutte le province, a trainare la risalita sono le zone del Padova, Veronese e Vicentino: tutte sopra la quota dei mille casi. I casi più alti, quindi, sono nel territorio allagato di Padova, dove sono stati riscontrati 1.204 tamponi positivi: sono 9.850 le persone in isolamento, numeri molto lontani dal boom delle scorse settimane. Segue Verona con 1.131 nuovi positivi e 7.974 contagi totali. Continua l’oscillazione dei casi anche nella provincia di Vicenza, che nel bollettino regionale di oggi compare tra le zone a rischio medio con 1.105 nuovi positivi e un bilancio complessivo di 9.882 persone in isolamento, tra pazienti presi in carico negli ospedali e cure domiciliari.

Nelle ultime ore, la provincia di Treviso si è attestata sugli 7.942 positivi in isolamento, di cui 865 riscontrati dai tamponi di ieri. Nell’area allargata di Venezia, con i Comuni della Città metropolitana, sono stati processati 863 tamponi positivi, scende anche il conto delle persone attualmente in isolamento, che passa a 7.741.

I dati più bassi di tutto il territorio regionale continuano a essere nelle zone della costa rovigina e sulle aree dolomitiche del Bellunese. A Rovigo, infatti, oggi ci sono soltanto 266 casi e 2.156 attuali positivi, mentre a Belluno i contagi sono 174, per un totale di 1.476 residenti in isolamento.

Agenas, cosa succede negli ospedali

Risale di un punto in 24 ore, tornando al 14%, la percentuale di posti letto nei reparti di area non critica occupati da pazienti con Covid-19 in Italia, restano 4 le regioni che superano la soglia del 20%: Umbria (31%), Basilicata (26%), Calabria (23%), Abruzzo (23%). È ferma, invece, al 4%, nelle ultime 24 ore in Italia, l'occupazione delle terapie intensive (un anno fa era 24%) da parte di pazienti con Covid-19. Questi i dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 9 maggio 2022, pubblicati oggi.

Per quanto riguarda l'occupazione dei posti nelle terapie intensive, a livello giornaliero cresce in 5 regioni: Friuli Venezia Giulia (5%), Liguria (7%), la provincia autonoma di Bolzano (4%), Piemonte (4%), Veneto (3%), mentre cala in Campania (6%) e Sicilia (4%). La percentuale è stabile in 14 regioni e province autonome: Abruzzo (al 5%), Calabria (5%), Basilicata (3%), Emilia Romagna (4%), Lazio (6%), Lombardia (2%), Marche (2%), Molise (5%), provincia autonoma di Trento (2%), Puglia (5%), Sardegna (4%), Toscana (4%), Umbria (5%). La variazione non è disponibile in Valle d'Aosta (3%) e nessuna regione supera la soglia del 10%.

Sempre a livello giornaliero, l'occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area medica da parte di pazienti con Covid-19 cala in Lombardia (10%) e cresce, invece, in 7 regioni e province autonome: Abruzzo (23%), Calabria (23%), Molise (14%), le province di Bolzano (9%) e Trento (13%), Sicilia (20%), Umbria (31%). È stabile in 10: Basilicata (26%), Campania (16%), Emilia Romagna (14%), Friuli Venezia Giulia (12%), Lazio (15%), Liguria (16%), Marche (14%), Piemonte (10%), Puglia (18%), Sardegna (17%), Toscana (10%) Valle d'Aosta (17%) e Veneto (8%).