Covid Veneto 20 febbraio, il bollettino di oggi. Zaia: "C'è ancora gente da salvare"

Sono 3.805 nuovi casi e 73.475 le persone in isolamento, 10 i decessi. A due anni dall'inizio della pandemia, oggi ricorre la seconda giornata dedicata al personale sanitario: il messaggio del governatore Zaia

Venezia, 20 febbraio 2022 – Nuova caduta dei contagi in tutto il Veneto, dove oggi si registrano 3.805 nuovi casi e 73.475 persone in isolamento, circa 2mila in meno rispetto al bollettino di ieri. Numeri al ribasso che fanno intravedere l’uscita dal tunnel, anche se i dati di oggi risentono del solito calo dei tamponi del weekend. Sono 10 i decessi riportati oggi dall’Unità di crisi regionale, che portano a 13.714 il totale delle vittime negli ultimi due anni.

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Covid Veneto, i dati del 20 febbraio 2022
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Sommario: 

Due anni di pandemia. Zaia: "Grazie per quello che avete fatto"

Giornata importante, quella di oggi, che segna i due anni di pandemia. A ricordarlo è stato il presidente Sergio Mattarella, che ha inviato un messaggio di ringraziamento al personale sanitario, sociosanitario e socio assistenziale per lo sforzo compiuto in questi due anni di Covid. “Il messaggio di gratitudine del presidente Mattarella è anche il nostro, il mio, quello dei veneti a tutti gli operatori del sistema sanitario regionale”, gli fa eco il governatore del Veneto, Luca Zaia. Che aggiunge: “Grazie per quello che avete fatto, spesso con eroismo, grazie per quello che farete con abnegazione che va ben oltre gli obblighi contrattuali". Con queste parole, Zaia, si rivolge agli operatori sanitari veneti in occasione della seconda giornata nazionale a loro dedicata.

Una giornata dedicata in particolare a Gino Strada e a tutti i medici che hanno dedicato la loro vita alla professione, ricordando in primis – come ha fatto il presidente della federazione dei medici Fnomceo, Filippo Anelli – i 370 medici morti per curare chi si è ammalato di Covid in questi due anni di pandemia, "un sacrificio che ha consentito di curare ben oltre 12 milioni di cittadini positivi e 10 milioni e 900mila sono guariti, nella stragrande maggioranza curati a domicilio grazie all'impegno dei curanti e di tutti gli operatori sociosanitari".

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"In Veneto – aggiunge Zaia – abbiamo assistito a qualcosa che rimarrà nella storia delle professioni sanitarie. Medici, infermieri, assistenti di ogni tipo, il volontariato, hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo e messo in campo condivisione e professionalità. Saltando riposi, non dormendo di notte, allontanandosi dalle loro famiglie per giorni, vivendo al fronte le feste, rinunciando a ferie. Mai come in questo caso la giornata nazionale loro dedicata viene a proposito".

Ospedali: cosa succede

"In Veneto tutti, nessuno escluso – conclude Zaia – sono stati curati al meglio e delle migliaia di persone che sono finite in ospedale, moltissimi hanno avuto la vita salvata dal lavoro e dal coraggio di questi sanitari. Anche oggi, che è la loro festa, sono lì, al fronte, perché c'è ancora gente da curare e da salvare". E, infatti, negli ospedali del Veneto ancora oggi ci sono 1.190 pazienti Covid ricoverati in area medica (-5) e 103 – esattamente come ieri – in terapia intensiva

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Quarta dose: via libera per gli immunodepressi

Via libera alla quarta dose per soggetti immunodepressi, ma non prima di quatto mesi dopo l'ultima dose ricevuta. Lo stabilisce una circolare del ministero della Salute diramata questa mattina, che fa seguito al parere del Cts dell'Aifa del 18 febbraio. "Il Commissario straordinario per l'emergenza – si legge nella nota – sulla base delle esigenze organizzative della campagna vaccinale, indicherà la data di effettiva attuazione della nuova indicazione".

La nota congiunta di ministero, Iss, Css e Aifa, allegata alla circolare, prevede che "ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido, è raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino a mRNA, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario articolato su tre dosi (ciclo primario standard, più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall'ultima dose), nei dosaggi allo scopo autorizzati (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty nei soggetti di eta' pari o superiore a 12 anni; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni), purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla dose addizionale".

Vaccini in lieve ripresa

Tornano a salire i numeri delle vaccinazioni anti-Covid. Dopo molte giornate sotto quota 10mila, ieri sono tate 15.047 le somministrazioni in Veneto, delle quali 564 prime dosi, 2.645 richiami del primo ciclo vaccinale e 11.838 booster. La popolazione residente coperta dalla terza dose sale al 62,5%.

Sono oltre 10 milioni 10.741.155 il numero esatto le dosi somministrate in Veneto dall’inizio della campagna vaccinale. Ad avere completato il primo ciclo vaccinale con le due dosi sono state 4.499.932 persone, pari all’81,1% dei residenti. Mentre le dosi booster superano i 3 milioni: 3.095.205 per l’esattezza.

Province: cosa emerge dai dati di oggi

Scende ancora la curva dei contagi in Veneto, un calo che si riflette in tutte le province. Per la prima vola dopo moltissimi mesi, oggi tutte le zone sono sotto i mille nuovi casi. Perfino Padova, che ieri aveva 1.028 nuovi positivi, oggi si ferma a 769 casi. Sono invece 12.118 i padovani in isolamento in tutta la provincia. Nelle ultime 24 ore, Treviso registra 592 nuovi positivi che, al netto dei guariti, portano a 10.054 il totale degli attuali contagiati.

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Nella Città metropolitana di Venezia sono risultati positivi 710 tamponi eseguiti ieri ed esaminati nelle ultime ore, per un totale di 12.207 persone in isolamento, a casa o in ospedale. Verona rimane la zona con il più alto numero di cittadini in isolamento ed è così da mesi: oggi sono 14.666, mentre i casi registrati oggi nel bollettino diramato dall’Unità di crisi regionale sono invece 638. Sotto il migliaio anche i casi emersi oggi a Vicenza: 666. E il totale dei provvedimenti di isolamento disposti dall’Asl arriva a quota 11.582.

A Belluno, record di ribasso. Sono solo 182 i positivi di oggi, il numero più basso da mesi, con 2.500 contagi in tutto: anche questo è il dato più basso di tutta la regione. Nella provincia di Rovigo si registrano, nelle ultime 24 ore, 154 nuovi casi, che portano a 2.707 il totale dei contagiati.