Covid oggi: dati e contagi in Veneto, il bollettino del 5 febbraio 2022

Si conferma anche oggi il calo della curva pandemica, iniziato nei giorni scorsi. Sono 10.012 i nuovi casi, 37 i decessi. Sono 10mila i guariti nelle ultime ore, migliora la situazione negli ospedali. Al Covid hospital di Schoavonia, primo trapianto di reni donati da paziente positivo

Venezia, 5 febbraio 2022 – Continua l’inarrestabile discesa della curva pandemica, il Veneto conta i giorni che potrebbero portare alla definitiva stabilizzazione dei contagi. Nelle ultime 24 ore, si registrano 10.012 nuovi casi, in linea con il trend di ieri, quando i positivi del giorno erano 10.012. In diminuzione anche il numero degli attuali positivi, oggi sono 182.117 i veneti in isolamento, 10mila in meno rispetto a quanto disposto dalle aziende sanitarie per la giornata di ieri. Ancora alto, però, il numero di vittime: 37 i morti registrati ieri, con il totale delle persone scomparse dall’inizio della pandemia che passa a 13.347.

Covid Veneto, i dati del 5 febbraio 2022
Covid Veneto, i dati del 5 febbraio 2022

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Sommario:

I dati di oggi

Numeri che portano il totale dei casi di Covid scoperti in tutto il Veneto a 1.213.740, con le province di Verona (232.513 casi) e Padova (227.892 casi) più colpite dal virus in questi ultimi due anni. Nettamente in discesa, secondo il bollettino regionale di oggi, tutti gli indicatori sanitari, tra cui spicca anche un nuovo alleggerimento della pressione sugli ospedali veneti: scende l'occupazione dei letti sia in area medica con 1.703 pazienti ricoverati nei reparti (-57) e sia in terapia intensiva, dove al momento si trovano 156 persone (-2). Il Veneto resterà in zona gialla anche la prossima settimana insieme ad altre 11 regioni, quasi tutte in netto miglioramento, mentre nelle Marche scatta la zona arancione

Covid trapianti, Zaia: “Nuova speranza ai pazienti”

All’ospedale di Schiavonia sono stati espiantati fegato e reni da un paziente positivo al Covid e deceduto in ospedale, donati a due persone in gravi condizioni. Un intervento che segna un nuovo primato per il Veneto. "L'equipe dell'ospedale di Schiavonia, ricordo primo Covid hospital del Veneto, con questi due trapianti riusciti, di un fegato e per la prima volta a livello veneto di una coppia di reni donata da parte di un paziente positivo al Covid, ha dato una nuova speranza di vita a due persone in lista d'attesa”, commenta il governatore del Veneto, Luca Zaia.

“Assistiamo – dice Zaia –alla conferma del grande lavoro della squadra della sanità Veneta, che prendendosi cura dei malati colpiti dal Coronavirus non perde di vista le numerose altre urgenze". L'espianto è avvenuto in Veneto, gli organi sono stati prelevati a Schiavonia da donatore Covid e utilizzati per trapianti eseguiti in Veneto e in Lombardia.

Terapie intensive: Veneto al 13%

Terapie intensive in calo in Veneto, che si attesta al 13% di occupazione dei posti letto disponibili. L'occupazione media, a livello nazionale, dei posti letto Covid nelle terapie intensive degli ospedali italiani si mantiene stabile – da due giorni – al 15%, mentre registra nelle 24 ore un aumento in 6 regioni e un calo in 4 regioni e province autonome, mentre le altre sono stabili, secondo gli ultimi dati dell'Agenzia per i servizi sanitari (Agenas), aggiornati a ieri sera. Nel dettaglio, si registra l'aumento di 1 punto percentuale in Abruzzo (che si attesta così al 18%), Friuli Venezia Giulia (22%), Lazio (21%), Liguria (14%), mentre il Molise sale di 3 punti percentuali, raggiungendo l'8%. L'occupazione delle terapie intensive si riduce di 1 punto percentuale invece nelle province autonome di Bolzano (al 19%) e di Trento (23%) e in Veneto (13%), e di ben 6 punti percentuali in Valle d'Aosta (al 9%). Ad oggi, la provincia di Trento ha l'occupazione più alta delle rianimazioni con il 23%, mentre la Basilicata con il 5% è la regione con la percentuale più bassa.

Area medica, il Veneto scende al 24%

Scende anche l’occupazione nei reparti ordinari da parte dei pazienti Covid, che in Veneto arrivano al 24% dei posti letto disponibili. In calo anche a livello nazionale, l’occupazione delle aree mediche torna a scendere al 29%, dopo ben 17 giorni di impennata: il 18 gennaio era salita di un punto percentuale al 30% mantenendosi poi stabile, tranne che per un picco al 31% durato due giorni (il 25 e 26 gennaio).

Nel dettaglio, l'occupazione di posti letto Covid si riduce di 1 punto percentuale in Calabria (attestandosi al 36%), Emilia Romagna (27%), Friuli Venezia Giulia (38%), Lazio (32%), Lombardia (27%); Molise (22%), nella provincia autonoma di Trento (29%), in Sicilia (37%); Toscana (26%), Valle d'Aosta (33%) e Veneto (24%).

In aumento i ricoveri Covid di 1 punto percentuale in Abruzzo (al 37%) e Sardegna (al 24%) e di 3 punti percentuali in Puglia (al 26%). Le regioni con l'occupazione più alta sono il Friuli Venezia Giulia e il Lazio con il 38%, quella con la percentuale più bassa è il Molise al 22%.

Tutti i dati delle province

Torna ad essere Padova la provincia – la seconda zona del Veneto più colpita dalla pandemia, dopo Verona – con i casi più alti di oggi, che oggi sono 2.038 in più, per un totale di 31.942 residenti in isolamento. Treviso oggi registra 1.899 nuovi positivi che, al netto di quasi un migliaio di guariti in un solo giorno, portano a 26.762 il totale degli attuali contagiati. Nella Città metropolitana di Venezia sono invece 1.606 i casi scoperti nelle ultime 24 ore dall’analisi dei tamponi, per un totale di 25.916 persone in isolamento, a casa o in ospedale.

Covid Rovigo, oggi 5 febbraio: la curva dei contagi si abbassa. Rsa: 119 positivi

Verona rimane la zona con il più alto numero di cittadini in isolamento: sono 41.489 gli attuali positivi, quasi 2mila meno di ieri. I casi registrati oggi nel bollettino regionale sono invece 1.751. Sono 411 gli ultimi tamponi positivi emersi in tutta la provincia di Belluno, dove la Ulss ha disposto 5.896 provvedimenti di isolamento. Il dato più basso del bollettino di oggi è quello della provincia di Rovigo, con 379 nuovi casi, che portano a 6.885 il totale dei contagiati: più di 800 più di ieri, in controtendenza rispetto alle altre zone, quasi tutte con un alto numero di guariti.

Vaccini: a che punto siamo

Sono state 24.807 le somministrazioni di vaccino anti-Covid effettuate nella giornata di ieri in Veneto, come di consueto spinte dalle terze dosi, che sono state 18.796. A sottoporsi alla prima dose, ieri sono state 1.273 persone. Il totale delle iniezioni, dall’inizio della campagna vaccinale, è di 10.518.334, con l'utilizzo del 92,1% delle forniture.

Ad aver ricevuto almeno una dose sono 3.983.167 residenti, pari all'88,9% della popolazione over 12, dato che sale all'89% se si considera anche la prenotazione della seconda. L’87% dei veneti ha invece effettivamente completato il ciclo primario con il richiamo, mentre soltanto il 65,3% della fascia over 12 ha ricevuto la dose booster. Nella fascia d'età pediatrica 5-11 anni, soltanto il 315% ha ricevuto una dose e il 22,2% anche il richiamo.