Covid Veneto 7 dicembre, oggi 2.960 casi. Zaia: "Covid hospital a Padova e Treviso"

Stamattina in Veneto è stato sequenziato un altro caso Omicron: è un 77enne di Padova. Da oggi, l'ospedale di Schiavonia accoglierà solo i casi Covid

Venezia, 7 dicembre 2021 –  “Questa settimana rimarrà bianca, la prossima diventerà gialla”. Lo ha annunciato il governatore Luca Zaia in diretta streaming, preoccupato per il picco di contagi di oggi:  2.960 nuovi casi e quasi 41mila persone positive in quarantena. Stamattina, in Veneto è stato sequenziato un altro caso Omicron: è una 77enne di Padova, già tratta con la terapia monoclonale. Confermata la variante Omicron anche nel caso del paziente di Vicenza rientrato dal Sudafrica nelle scorse settimane. Covid Veneto, 8 dicembre, è boom: 6 decessi, 3.516 contagiati, 42.565 in quarantena

“Ci stiamo attivando per l’apertura dei 7 Covi Hospital: a Padova è questione di ore, a Treviso lo attiveremo giovedì. Siamo ai limiti, l’occupazione delle terapie intensive è al 13% e siamo l’ottava regione per numero di morti”, continua Zaia. Il bollettino Covid di oggi registra 9 decessi in più, che porta a 12.014 il totale delle vittime dall’inizio della pandemia ad oggi. Covid Veneto, Regione oltre soglia ricoveri in intensiva, 4 province focolaio

Dati alla mano, il governatore snocciola l’incidenza delle complicazioni del virus sui non vaccinati: “Il tasso dei ricoverati dei non vaccinati è altissimo, l’impatto è di sei volte in più rispetto ai vaccinati. Solo nell’ultima settimana, tra i ricoverati abbiamo 191,8 non vaccinati su 100mila abitanti e solo il 31,8 di vaccinati”.

Omicron: “Stiamo cercando di isolarla”

"Un secondo caso di variante Omicron è stato scoperto in Veneto. Si tratta di una donna di 77 anni, residente a Padova. E già stata sottoposta a terapia monoclonale, ed è assolutamente gestibile come mi ha riferito il dg dell'Azienda Ospedaliera, Dal Ben", entra nel dettaglio Zaia. "

La prima variante Omicron era stata sequenziata il 3 dicembre scorso in un 40enne vicentino, tornato dal Sudafrica. La moglie e uno dei figli invece, erano stati contagiati dalla variante Delta, contratti probabilmente in altre occasioni. Un altro sequenziamento è in corso sulla figlia più piccola della coppia. Tutti sono in buone condizioni di salute", sottolinea la direttrice dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezia, Antonia Ricci che annuncia che "stiamo cercando di isolarla, facendola crescere in laboratorio, per saggiarla con diversi sieri, per capire quanto vaccini e anticorpi naturali possano essere efficaci contro questa variante. Valuteremo come si comporta questa variante. Si tratta di studi molto lunghi, almeno un mese o due per avere risultati solidi", spiega la direttrice Ricci.

Covid Hospital: l’ok della Regione

È arrivato dalla Regione in via preventiva il via libera a trasformare sette nosocomi in Covid Hospital, per i quali il protocollo prevede la sospensione del pronto soccorso e di diversi servizi medici.A Schiavonia sarà un problema per le protestedice Zaia –, abbiamo dato l’ok affinché se c'è necessità siano già attivati, alternative non ce ne sono. Si inizia a vedere una piccola contrazione di alcuni servizi sanitari, è segno dei tempi questo virus pur placcato da vaccinazione, ci sta mettendo sotto pressione. Siamo ancora in fase in cui possiamo gestire".

Tutti i numeri del bollettino di oggi

Sfiorati i 3mila contagi in un solo giorno, di colpo il Veneto si risveglia in un incubo. Sono 40.648 le persone positive in quarantena, di cui 904 curate in ospedale. “Innegabile l’ascesa dell’occupazione negli ospedali: oggi abbiamo 772 pazienti Covid in area medica e 133 in terapia intensiva, dove però ci sono altri 299 pazienti non Covid”, sottolinea Zaia.

Le ultime 24 ore sono state pesantissime: con 2.960 nuovi casi, oggi si raddoppiano i numeri che hanno contraddistinto la curva dell’ultimo mese. Una crescita veloce, ma sempre costante, che ha portato rapidamente il Veneto dai 708 casi dello scorso 7 novembre ai 1.709 di ieri.

"Veneto in zona a gialla a Natale". La previsione del governatore Zaia

Un balzo in avanti pericoloso che potrebbe, come ha affermato questa mattina il governatore Luca Zaia, spingere velocemente il Veneto in zona gialla. "Se rimane questo il trend, in Veneto passeremo le feste in zona gialla". A Padova, la zona più colpota, ieri è morto un vaccinato di 47 anni che ha rifiutato le cure mediche, mentre il microbologo Andrea Crisanti ha chiesto di stringere i tempi sulle terza dose. 

La fotografia delle province venete

Ancora Padova in vetta alle classifiche dei contagi di questa nuova ondata di Covid con 625 casi e quasi 9mila persone in quarantena: 8.870 per l’esattezza. Treviso oggi conta altri 577 positivi che, al netto dei guariti, porta il totale dei contagi attuali a 7.357. La città metropolitana di Venezia oggi registra 452 contagi e 7.388 cittadini in isolamento, mentre a Vicenza ci sono 665 persone risultate positive nelle ultime 24 ore e 6.942 in quarantena.

Nella provincia di Verona gli ultimi contagi sono 468, che portano il conteggio totale a 4.740. Sta sfuggendo di mano anche la situazione di Belluno, con 61 nuovi casi e 970 positivi, mentre Rovigo oggi conta 75 positivi in più, per un totale di 1.247.

La provincia con il numero più alto di decessi è Verona: sono 2.695 le persone scomparse a causa del Covid, il virus si è inghiottito una fetta di popolazione pari a un intero quartiere.

Ecco le dichiarazioni di Zaia sulla situazione di oggi