Covid Veneto, 613 casi e 1 decesso. I sindacati: "Vacciniamoci tutti"

"I dati sulla protezione che il vaccino garantisce sia dal contagio, che dai ricoveri e dai decessi sono inequivocabili" sottolineano Cgil, Cisl e Uil: campagna tra i lavoratori

Vaccinazione per il Covid

Vaccinazione per il Covid

Veneto, 16 settembre 2021 - Continuano a salire i contagi in Veneto: i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore sono 613, mentre ieri erano 525, per cui l'incremento è di 88 persone in più risultate positive al tampone. Da inizio pandemia si sono contagiate 463.820. In isolamento perché positive ci sono attualmente 12.456 persone (+37). Un solo decesso nelle ultime 24 ore (-2): il totale delle vittime da inizio pandemia sale dunque a 11.732 persone.  I pazienti ricoverati per Covid nelle ultime 24 ore sono 317 (-8), di cui 261 nei reparti ordinari, in decremento di 11 unità rispetto a ieri,  e 56, più gravi, nelle terapie intensive, che sono invece 3 in più rispetto al giorno precedente.

Dati Covid Italia ed Emilia Romagna del 16 settembre

I contagi per provincia

A far alzare il numero di contagiati, oggi, è il dato di coloro che sono domiciliati fuori dal Veneto e che in genere, invece, ha numeri marginali: sono 433 persone. A queste si uniscono 9 assegnazioni in corso. Più bassi, dunque, i nuovi casi nelle diverse province del Veneto: il maggior numero, 49, li ha Venezia, seguito da Padova con 39, Vicenza con 38, Belluno con 17, Treviso con 12, Rovigo con 9, Verona con 7.

Le vaccinazioni costanti ma senza impennate

Ieri le somministrazioni del vaccino per il Covid in Veneto sono state 18.635, di cui solo 3.310 prime dosi. Ad aver completato il ciclo vaccinale è il 67,3% della popolazione, mentre il 71,8% ha avuto almeno la prima dose. Covid Veneto, 15 settembre: 525 casi, 3 decessi. Oscillazione al rialzo a Belluno e Rovigo

L'appello al vaccino da Cgil Cisl e Uil del Veneto

I tre maggiori sindacati di categoria del Veneto rilanciano la campagna di promozione del vaccino contro il Covid 19 per convicere tutte le lavoratrici e i lavoratori non ancora immunizzati a rimediare nel più breve tempo possibile. Lo faranno con un capillare volontinaggio nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro, attraverso assemblee sindacali informative, sui social e sui mezzi di informazione, anche in vista dell'estensione del green pass.  "Siamo a favore dell'obbligo vaccinale per tutte e per tutti, ma siamo convinti che ancora molto si possa fare per convincere con gli argomenti giusti chi ancora nutre dubbi sulla sicurezza e sulla opportunità dell'immunizzazione - dichiarano Christian Ferrari (segretario generale Cgil Veneto), Gianfranco Refosco (segretario generale Cisl Veneto), Roberto Toigo (segretario generale Uil Veneto) -. I dati sulla protezione che il vaccino garantisce sia dal  contagio, che dai ricoveri e dai decessi sono inequivocabili".    "Con la vaccinazione proteggiamo e facciamo ripartire il lavoro - proseguono i segretari di Cgil, Cisl e Uil -. É prima di ogni altra cosa una questione di salute individuale e collettiva, ma rappresenta anche l'opportunità di lasciarci alle spalle la terribile crisi economica determinata da chiusure e fermi produttivi che sono stati pagati sulla loro pelle dalle lavoratrici e dai lavoratori. Vacciniamoci tutti, per noi, per gli altri, per la tenuta e la coesione della nostra società: è questo il messaggio che lanciamo nella maniera più accorata alle persone che rappresentiamo".