Covid Veneto, 331 nuovi casi, stabili i ricoveri. Zaia: "Non è la festa di liberazione"

Per garantire la scuola in presenza la Regione ha acquistato 1 milione di test salivari. Il Governatore annuncia screening sui ricoverati per contrastare le fake news

I primi tamponi salivari Covid nelle scuole

I primi tamponi salivari Covid nelle scuole

Veneto, 23 agosto 2021 - "Nelle ultime 24 ore, in Veneto, si sono registrati 331 nuovi casi di positività al Coronavirus". Lo ha annunciato il presidente della Regione, Luca Zaia, nel corso del punto stampa convocato presso la sede della Protezione Civile di Marghera.  I contagiati sono diminuiti rispetto al 22 agosto, in cui erano stati 420: sono -89.  "Considerando i 10.331 tamponi effettuati - ha sottolineato -, si tratta di un'incidenza alla positività pari al 3,2%. I veneti positivi al virus, attualmente in isolamento, sono 12.839".  "I pazienti ricoverati in Veneto a causa del Coronavirus sono 269, 1 in meno rispetto alla giornata di ieri" - ha aggiunto Zaia -. Nello specifico, in area non critica sono presenti 216 pazienti (-1) mentre in terapia intensiva sono ricoverate 52 persone (numero invariato). Non si registrano decessi nelle ultime 24 ore". 

I dati per provincia

La provincia col maggior numero di contagiati nelle ultime 24 ore è Treviso con 72 casi; seguono Venezia con 66, Vicenza con 65, Padova con 61, Verona con 50 e, a grande distanza, Rovigo con 6 casi e Belluno con 2.

"Scuola: comprato 1 milione di test molecolari salivari"

"Il progetto nazionale per la scuola è mutuato dal progetto delle scuole sentinelle del Veneto. La volontà è di fare in modo di non stressare i ragazzi ma di essere presenti. Abbiamo comprato sulla carta un milione di test molecolari salivari e andremo avanti a spron battuto monitorando le scuole. Per noi l'obiettivo è la scuola in presenza".  

"Devastante se non avessimo vaccinato"

Nella sfida al Coronavirus "se noi non avessimo vaccinato, oggi la situazione sarebbe devastante. La verità è che senza il vaccino saremmo al collasso negli ospedali. Si tratta di una sfida di comunità"

Veneto non è a rischio ma, avverte Zaia, "non è la festa di liberazione"

Il Veneto, in questo momento, è tra le Regioni che hanno la situazione migliore. Il rischio è ritenuto basso come in Lombardia e in Lazio. Abbiamo però altre Regioni in cui i ricoveri sono alti e si arriva fino al 20% di occupazione delle terapie - ha sottolineato il governatore -. Questo ci dà la dimensione di quanto strano sia questo virus. Colpisce delle aree in questa fase e non ne colpisce altre . In giro per l'Europa questo virus sta mettendo in difficoltà altre realtà, come la quinta ondata a Barcellona dove viene richiesto il coprifuoco". "Noi cittadini non dobbiamo pensare che sia la festa della liberazione. All'aperto la mascherina non è obbligatoria ma è obbligatorio usare il cervello - ha sottolineato Zaia -. Dobbiamo ancora puntare sul distanziamento sociale e nel mettere in sicurezza le persone più fragili". La campagna vaccinale? "Oggi quasi il 78% dei veneti è vaccinato e puntiamo ad arrivare all'80% per ottobre" ha concluso il governatore.

Screening sui ricoveri

"Ho sentito delle persone dire che non si vaccinano perché sostengono che ci sono gli ospedali pieni di persone ammalate a causa dell'iniezione. Andiamo a contarle perché se passano questi concetti vuol dire che non ci siamo- ha concluso Zaia, annunciando uno screening sui ricoveri che indicano il contrario -. Non sono qui a difendere i vaccini, noi siamo qui a difendere la verità, la vaccinazione è una facoltà dei cittadini, è una libertà. L'Oms dice che prima di parlare di terza dose bisogna pensare ai Paesi che non ne hanno ricevuto neanche una. È fondamentale che tutto il mondo possa avere accesso ai vaccini, è una questione etica. Ma bisogna che a livello di Oms o di altro venga presa una decisione chiara". 

 

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