Covid Veneto 10 marzo 2022: 4.613 nuovi contagi. Zaia in diretta: "Il virus c'è"

Il governatore del Veneto firma l'ordinanza "madre" per l'emergenza profughi ucraini: "Obbligo di tampone per chi arriva". Gimbe: casi in aumento (+2%) nell'ultima settimana, la provincia di Venezia la più colpita

Bollettino Covid Veneto, 10 marzo 2022

Bollettino Covid Veneto, 10 marzo 2022

Marghera (Venezia), 10 marzo 2022 - "Il virus c'è, circola, ma non ospedalizza, questo Paese deve passare alla fase endemica del virus", così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia nella diretta di oggi 10 marzo dalla sede di Marghera della Protezione Civile Regionale. Il governatore snocciola i numeri al rialzo del bollettino odierno sulla pandemia da coronavirus: "Sono 4.613 (ieri erano 3.982) i positivi a Coronavirus in Veneto nelle ultime 24 ore. 49.924 gli attuali in isolamento, i ricoverati totali 904 (-47), 833 in area non critica (-51), 71 in terapia intensiva (+4), 7 decessi da ieri".  I contagi in Veneto dopo il balzo dell'8 marzo con più di 5000 casi positivi sono tornati ieri 9 marzo sotto quota 4000.

Bollettino Covid Veneto, 10 marzo 2022
Bollettino Covid Veneto, 10 marzo 2022

"Speriamo che il 31 marzo si chiuda anche tutta la partita delle restrizioni oltre che dello stato emergenziale" dice Zaia. "Il New York Times - aggiunge - scrive oggi che in California si è passati dalla fase 'pandemicà a quella 'endemica'. ll virus c'è ma dobbiamo cominciare a pensare alla fase endemica, il virus lo abbiamo a fianco, basta stare attenti"

Sette le vittime. "L'indice Rt - prosegue Zaia - resta però però sotto l'1, a 0,90, mentre l'incidenza degli attuali positivi su 100.000 abitanti è di 537,6. Il totale dei casi dall'inizio dell'epidemia è di 1.367.495, quello dei decessi 13.944. I soggetti positivi in isolamento tornano a crescere, 49.924 (+790). Report meno negativi arrivano dagli ospedali, dove sono 833 (-51) i malati ricoverati in area medica, e 71 (+4) quelli in terapia intensiva.".

Resta su numeri molto bassi la campagna vaccinale: solo 3.340 le somministrazioni effettuate ieri, delle quali appena 125 prime dosi. 

La mappa dei contagi

Si rialza la curva dei contagi Covid in Veneto, oggi 10 marzo tornano sopra quota 4mila i nuovi casi positivi. Il dettaglio dalle sette province: il bollettino odierno segnale nella Città metropolitana di Venezia 987 nuovi casi di positività al coronavirus, va peggio nel bacino di Padova dove salgono a 1.032 i nuovi positivi. Sono 719 i casi delle ultime 24 ore registrati a Treviso, mentre sono 781 a Vicenza. Sempre nelle ultime 24 ore a Verona sono stati 656 i tamponi risultati positivi, a Belluno 132 e a Rovigo 187

Emergenza Ucraina: tamponi obbligatori per i profughi

La situazione  Covid-19 in Veneto si affianca all'emergenza profughi in fuga dall'Ucraina. Duemilicinquecento i profughi registratii a oggi in Veneto "il numero cambia di ora in ora", la provincia che ne ha ricevuti di più è Treviso 780, segue Venezia 450. Sono stati eseguiti 2.306 tamponi di cui 47 con esito posivo (2%). "Forte incremento dei flussi: 500 persone in più al giorno saranno semrpe di più. Noi ci prepariamo al peggio", sottolinea Zaia, ringraziando il grande cuore dei Veneti, ad oggi le donazioni per l'emergenza Ucraia sono arrivate a quota 291 milioni di euro

Il governato si appresta a firmare  "l'ordinanza madre di questa emergenza: disegna gli scenari, stabiliamo dei centri per intercettari i profughi nelle tre grandi stazioni, 26 in giro per il Veneto, ho voluto inserire l'obbligo del tampone, non mi pare una violenza. Non ci possiamo permettere recrudescenze. Verrà offerta l'opportunità di vaccinarsi ai rifugiati - ha spiegato il governatore - o fare il richiamo con Rna messaggero dopo sei mesi dal vaccino che hanno fatto e, ovviamente, avremo pediatri che offriranno la vaccinazione ai bambini, per fare in modo che l'impatto di questi flussi sia canalizzato sanitariamente e professionalmente per quanto concerne gli stagionali", Zaia infine tocca il tema dei ricongiungimenti familiari "vediamo bambini arrivare da soli". 

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La pandemia è in fase calante "ma non è sparita", ha detto questa mattina il presidente della Regione Zaia, intervenendo al congresso regionale della Cisl.  "Abbiamo avuto una piccola recrudescenza. Speriamo siano gli alti e bassi di una fase calante. Grazie al fatto che l'89,4% dei veneti sono vaccinati le ospedalizzazioni tendono a zero", ha detto Zaia invitando poi alla prudenza: "Non bisogna dormire sonni tranquilli, i numeri calano ma l'attenzione deve rimanere alta".

Dati Gimbe: casi in aumento (+2%) nell'ultima settimana

Tornano ad aumentare, +2%, i nuovi casi Covid in  Veneto nella settimana 2-8 marzo, mentre si registra una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (1009). Lo evidenzia l'analisi della Fondazione Gimbe. Nella regione risultano sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (8,2%) e in terapia intensiva (3,7%) occupati da pazienti Covid.

La provincia di Venezia è quella con il maggior incremento di casi attualmente positivi per 100.000 abitanti, 632 (+7,9% rispetto alla settimana precedente).

Sul fronte delle vaccinazioni, continua il rapporto Gimbe, la popolazione che ha completato il ciclo è pari all'82,7% (media Italia 83,6%) a cui si aggiunge un ulteriore 1,4% (media Italia 1,9%) solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 82,4% (media Italia 82,8%). 

Ospedale di Padova: "La curva si sta stabilizzando ma non cala"

 "La curva si sta stabilizzando", a dirlo è il direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Padova, Giuseppe Dal Ben riferendosi ai dati del bollettino Covid del 9 marzo. "La curva scende ma in modo meno pronunciato di quanto vorremmo - ha detto - Attualmente a Padova ci sono 8.784 positivi (-140 rispetto al 2 marzo), in  Veneto sono 49.134 (-2.043 rispetto al 2 marzo). La discesa della curva è terminata ma non troviamo una corrispondenza nella necessità di ricoveri". 

Il tasso di infezione per il Veneto è passato da 407 a 523,32 infezioni ogni 100mila abitanti, per Padova da 530 a 583,20. Negli ultimi sette giorni hanno fatto accesso al pronto soccorso 2.781 e di questi 222 sono passati dall'area Covid per una sospetta positività: sono risultati infetti 60 adulti e 13 bambini.  "Al momento abbiamo 67 ricoverati - ha continuato Dal Ben - 47 in area medica, 4 in terapia intensiva (2 non vaccinati), 14 in sub-intensiva e 2 in pediatria. Il dato della terapia intensiva è positivo perché ci ha permesso di far tornare alla normale attività la rianimazione del Sant'Antonio. Dei 67 ricoverati, 25 sono quelli che chiamiamo "covid per caso", scoperti positivi in pronto soccorso".