Covid Veneto, bollettino 13 maggio: 468 contagi, 9 decessi
Venezia, 13 maggio 2021 – Scendono e si mantengono sostanzialmente bassi i dati del bollettino Covid del Veneto. I contagi nelle ultime 24 ore sono 468, 25 in meno rispetto a ieri, mentre i decessi sono dimezzati, 9. Come da trend degli ultimi giorni, i numeri sono anche oggi i migliori della seconda ondata.
Dall’inizio della pandemia il numero degli infetti totali sale quindi a 419.105, mentre le vittime sono 11.469. I soggetti attualmente positivi in isolamento domiciliare sono 17.111 (-524).
In calo ricoveri e terapie intensive
Scende ancora, e anche questo è un dato stabile da settimane che fa ben sperare, il numero dei ricoverati negli ospedali veneti per malattia Covid-19. Attualmente sono 1.081 (-36), dei quali 946 (-33) si trovano nei normali reparti medici in area non critica, mentre 135 (-3) occupano le terapie intensive.
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Vaccino, completato il 12,7% dei cicli
Sono state 34.762 le dosi di vaccino somministrate ieri in Veneto. Dall’inizio della campagna il numero delle inoculazioni supera ormai i 2 milioni per un totale di 2.156.354, l'89,9% delle forniture consegnate alla sanità regionale. Gli abitanti della Regione che hanno già completato il ciclo vaccinale sono 619.032, pari al 12,7% della popolazione, mentre sono 1.506.122, il 30,9%, quelli che hanno ricevuto almeno una dose.
Figliuolo: “Giugno mese decisivo”
“Maggio è un mese di transizione, a giugno dobbiamo aprire le vaccinazioni ad altre fasce d'età e alle aziende”, lo ha sottolineato il commissario straordinario per la vaccinazione, generale Francesco Paolo Figliuolo, che ha visitato oggi le principali strutture vaccinali del Veneto accompagnato dal presidente della Regione, Luca Zaia e dal capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
“Questo mese - ha proseguito Figluolo - avremo circa 17 milioni di dosi, siamo con una media di 450mila dosi somministrate al giorno con punte di oltre 500mila tra giovedì e venerdì. A giugno dobbiamo aprire ad altre fasce, alle aziende, si faranno test con classi d'età, 'warm up' con i medici aziendali per testate la bontà del sistema. Giugno deve essere il mese della svolta per dare la spallata definitiva e lasciarci indietro il periodo peggiore. Dobbiamo arrivare all'immunità di gregge, sono molto confidente che ci arriveremo nei tempi previsti”, ha detto dall’hub vaccinale di Marghera.
“Previsti bilanciamenti tra Regioni su AstraZeneca”
Il tema della dose di richiamo per chi si è vaccinato con AstraZeneca è diventato centrale dopo l’annuncio che l’Unione Europea non rinnoverà le forniture del vaccino anglo-svedese. “Ci saranno ulteriori bilanciamenti sul vaccino di AstraZeneca, con il consenso delle Regioni interessate – ha dichiarato Figluolo -. L'obiettivo è di vaccinare il più possibile senza tenere nulla in magazzino. Tali bilanciamenti saranno provvisori e puntano comunque, in seguito, a un recupero per il mantenimento della distribuzione di vaccini per numero di abitanti”, ha concluso. A chiedere ulteriori bilanciamenti erano state alcune Regioni, tra cui lo stesso Veneto, la Lombardia e il Piemonte.
Zaia: “Veneto in testa nelle vaccinazioni”
Luca Zaia, come detto, sta accompagnando il generale Figliuolo negli hub vaccinali del Veneto: “Il commissario ha avuto modo di vedere di persona una macchina vaccinale con 1.300 persone schierate tutti i giorni – ha detto il governatore -. Abbiamo 60 centri vaccinali che ci permettono essere in testa alle classifiche nazionali. Sulle popolazioni target siamo a numeri straordinari. Abbiamo già inoculato 2,2 milioni di dosi, in via teorica una testa su due ha avuto un incontro ravvicinato con il vaccino. Possiamo dire - ha concluso - che il Veneto ha svuotato gli ospedali su certe fasce d'età”.