Covid Veneto, bollettino 21 maggio: oggi 274 contagi, 14 decessi

Continua a scendere la curva del contagi nella Regione. I nuovi positivi sono 274, 19 in meno, mentre risalgono i morti: 14, 6 in più. In calo sia i ricoveri che le terapie intensive

Covid Veneto, bollettino 21 maggio: oggi 274 contagi, 14 decessi

Covid Veneto, bollettino 21 maggio: oggi 274 contagi, 14 decessi

Venezia, 21 maggio 2021 Nonostante il rialzo dei decessi si mantengono bassi i numeri del Covid in Veneto. Nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono 274, 19 in meno rispetto al bollettino comunicato ieri. Salgono i decessi: sono 14, 6 in più.

Su 31.295 test effettuati, tra tamponi molecolari e antigenici, il tasso d’incidenza con i nuovi positivi è dello 0,87%, in calo anche questo rispetto a ieri. “Il dato migliore”, dice il governatore Luca Zaia in conferenza stampa. Il totale degli infetti dall'inizio dell'epidemia sale così a 421.557, quello delle vittime a 11.521.

In calo ricoveri e terapie intensive

Sono anche i dati degli ospedalizzati a far ben sperare sulla fine sempre più prossima della terza ondata del virus in Veneto. I ricoverati negli ospedali della Regione per malattia da Covid-19 complessivamente sono 878 (-35), dei quali 770 (-34) occupano le aree non critiche, mentre 98 (-1) si trovano in terapia intensiva. Nel giro di un paio di settimane si è anche dimezzato il numero dei soggetti positivi in isolamento domiciliare, che oggi sono 11.791.

Vaccini, completato il 15% dei cicli

Le somministrazioni del vaccino in Veneto ieri sono state 43.203. Il totale delle inoculazioni sale quindi a 2.441.307, ovvero il 92,7% delle forniture regionali. I residenti ad aver completato il ciclo, comprensivo di prima dose e richiamo, sono stati 732.117, il 15% della popolazione. Ad aver ricevuto almeno una dose di vaccino sono invece 1.679.052 persone, il 34,4% dei veneti. Dividendo la campagna di immunizzazione per fasce d’età, gli over 80 con almeno una dose risultano essere il 97,6%. Tra i 70 e i 79 anni la percentuale è invece dell'84,7%. Gli ultrasessantenni sono quindi il 74,1%, mentre la fascia 50-59 anni è il 31,6%. I disabili che hanno ricevuto almeno una somministrazione sono il 73,6%, i vulnerabili il 70,7%