Covid Veneto, bollettino 24 maggio: 150 nuovi contagi e due decessi

Dati in linea con quelli degli ultimi giorni, continua a diminuire la pressione sugli ospedali: ieri sono stati dimessi dodici pazienti. Superati i dieci milioni di tamponi fatti da inizio pandemia

Un laboratorio di analisi molecolare

Un laboratorio di analisi molecolare

Venezia, 24 maggio 2021 - Sono 150 i nuovi casi di positività al Covid-19 nelle ultime ventiquattro ore in Veneto e due i decessi. I dati, diffusi dalla Regione, fotografano una situazione stabile e positiva, nonostante il numero dei contagi sia cresciuto di diciassette unità rispetto a ieri.

A confermarlo, anche il calo nella pressione sugli ospedali, dove sono ricoverati 845 pazienti Covid, dei quali 96 in rianimazione, dato rimasto invariato rispetto al 23 maggio, mentre nei reparti ordinari la diminuzione nelle ultime 24 ore è stata di dodici malati. Sono 11.055 i soggetti attualmente in isolamento, 95 in meno in confronto a domenica.

Nella giornata di ieri, ha fatto sapere la Regione, il Veneto ha superato i dieci milioni di tamponi molecolari fatti dall’inizio della crisi sanitaria. Il totale degli infetti dall’inizio della pandemia è salito a 422.074 persone, le vittime sono state 11.530.

Zaia: “Governo decida su dosi ai turisti”

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha chiesto al governo di prendere una decisione nazionale sull’opportunità di somministrare la seconda dose ai turisti: “Ho apprezzato che la gran parte degli esponenti politici, con ruoli anche nella sanità, e degli scienziati - ha precisato Zaia - condivida l’idea che se un turista vuol farsi la seconda dose in vacanza, la possa fare. Spero che questa partita non diventi per qualcuno un totem, perché a me sembra una banalità e un’ovvietà la questione che ho posto”.

Tuttavia, secondo il presidente del Veneto, è necessaria una decisione a livello di governo, perché le Regioni italiane sono diverse tra loro e hanno diverse esigenze, oltre ad ospitare flussi turistici di dimensioni in alcuni casi impossibili da paragonare: “Il Veneto è la prima regione turistica in Italia con 72 milioni di presenze, di cui il 67% costituite da stranieri. Per noi è impensabile partire con accordi bilaterali. Penso che a livello nazionale si debba chiarire un vero concetto, se riconosciamo la reciprocità nella vaccinazione”, ha concluso Zaia.

Insomma, la possibilità deve essere data a tutti i cittadini a livello di regole nazionali, non per la decisione di singoli governatori, è la tesi di Zaia.

Vaccini? Apriamo a giovani, over 16 fragili e operatori turismo”

Il governatore ha poi annunciato dove verranno indirizzate le prossime somministrazioni del vaccino in Veneto: “Domenica 30 maggio sono in arrivo 454mila dosi – ha detto -. Questa settimana contiamo invece su altre 206mila, mentre si apre la stagione per le inoculazioni alle categorie che hanno esenzioni per patologie varie, dai 16 anni in su”. Ma è anche un’altra la categoria che ora ha la priorità secondo Zaia: gli operatori del settore turistico.

Sono 80mila addetti tra alberghi, camping, parchi divertimento e spiagge a cui si sommano altri 35mila, soprattutto giovani che lavorano nei centri estivi: “Abbiamo come obiettivo di passare, quanto prima, alla vaccinazione degli operatori turistici e spero di risolvere in settimana questa partita che sta seguendo l'assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin. Ma, soprattutto, bisogna dare un'opportunità ai giovani - ha sottolineato Zaia -, perchè la grande mobilità estiva è rappresentata da loro. Quindi è giusto che i ragazzi che vogliono vaccinarsi siano in grado di farlo”.