Covid Veneto, bollettino oggi 7 marzo: 1567 casi. Zaia: "L'emergenza ora sono i profughi"

Si appiattisce la curva dei contagi, sette i decessi ma i ricoveri non si arrestano. Emergenza Ucraina: "Stiamo pensado ad un hub organizzato per fare tamponi ai rifugiati e dare le prime informazioni per l'accoglienza"

Mestre (Venezia), 7 marzo 2022 - Sono 1567 gli ultimi positivi al Coronavirus registrati, la metà dei casi rispetto al giorno prima, un dato che risente del calo dei tamponi della domenica. "Il virus c'è ancora ma ci inquieta meno",  così il presidente della Regione, Luca Zaia, oggi 7 marzo dalla sede della Protezione Civile fa il punto sulla situazione Covid in Veneto. "Calano a 49.134 il totale degli attualmente positivi, sono l'89,4 % i veneti vaccinati mentre ieri abbiamo raggiunto il minimo storico di prime dosi: 121". 

E poi ci sono le 40mila dosi di Novavax, il vaccino che sembrava dovesse convincere gli indecisi: "Va a rilento, a quanto pare non piace neanche questo vaccino. Le dosi arrivate ci basteranno per un po'".  Dal 28 febbraio la regione Veneto è in zona bianca con contagi sotto quota 4000 mila casi dall'1 marzo; ieri 6 marzo i nuovi positivi hanno di poco superato i 3000 casi (qui il bollettino di ieri). Leggero aumento 989 (+9) invece per il totale dei ricoveri:  907, 12 in più nelle aree non critiche e tre in meno nelle terapie intensive dove sono 82 i pazienti attualmente ricoverati. Sette i decessi delle ultime 24 ore.

Bollettino Covid Veneto, 7 marzo 2022
Bollettino Covid Veneto, 7 marzo 2022

"L'attenzione deve essere continua ma siamo in una fase di stabilità - ha sottolineato il presidente -. Dall'inizio della pandemia i veneti contagiati sono più di 1,3 milioni. Il virus c'è ancora ma ci inquieta meno. Bisogna continuare a fare attenzione, tenere la mascherina quando ci sono assembramenti, igienizzare le mani. Le terapie intensive stanno calando bene. Siamo in una fase di stabilità, il numero di ricoveri si compensa con le dimissioni". 

Il Veneto ha un Rt di 0,8, una occupazione delle terapie intensive del 3,7% e delle aree mediche del 8,2%. L'incidenza è di 495 casi ogni 100mila abitanti. "Ho l'impressione che la remissione totale dell'infezione non ci sarà a breve ma ci sarà piuttosto un plateau di pazienti che ad un certo punto considereremo fisiologici - ha spiegato il governatore  - tutte le curve in tutti gli ospedali del Veneto ci dicono che siamo calati bene ma adesso tutte le curve sono stabilizzate e forse resteranno così per un bel po' di giorni".

Emergenza Ucraina, come funziona la macchina dell'accoglienza in Veneto

L'emergenza Ucraina 

Zaia passa poi alla nuova emergenza: la guerra in Ucraina e l'accoglienza ai profughi. "Stiamo tentando di organizzare un bollettino anche per i casi di positività tra i profughi ucraini, un migliaio quelli già presenti in Veneto - spiega Zaia -. 50mila quelli che potrebbero essero destinati al Veneto, siamo molto preoccupati di questo. Ringraziamo i cittadini per le tante offerte che stanno arrivando" dice Zaia.

"Dai corridoi umanitari stanno uscendo solo donne con bambini, stiamo ragionando su un hub dove chi arriva fa i tamponi e riceve le prime informazioni, è impensabile che ogni piazza del Veneto faccia accoglienza. Sono stati tolti i dubbi ed è stata regolamentata la fase d'ingresso dei profughi su una serie di procedure sanitarie: in Veneto c'è la verifica dello stato di alute, con il tampone - precisa Zaia -. Garantiamo la possibilità di vaccinarsi, poi la possibilità spostarsi con deroga al Super Green pass per 5 giorni, per poter raggiungere parenti o alloggio, previo tampone". E aggiunge: "Siamo a 2000 chilometri da questi territori di guerra, i veneti possono stare tranquilli, l'emergenza oggi è l'accoglienza e la pace"

La mappa dei contagi

Dimezzati i contagi da Covid 19 nel fine settimana, il dettaglio dalle province Venete. Il bollettino odierno segnale nella Città metropolitana di Venezia 381 nuovi casi di positività al coronavirus, nel bacino di Padova sono 268 i nuovi casi. Sono 265 i positivi delle ultime 24 ore registrati a Treviso, mentre sono 250 a Vicenza. Sempre nelle ultime 24 ore a Verona sono stati 267 i tamponi risultati positivi, a Belluno 52 e a Rovigo 64.

La situazione Covid nel Paese

Dai decessi agli ingressi nelle terapie intensive, secondo i dati del ministero della Salute  le curve  dell'epidemia di Covid-19 cominciano a rallentare la loro discesa: è vero per quella degli ingressi nelle terapie intensive come per i nuovi casi e per i decessi, mentre in circa metà delle province italiane i valori dell'incidenza hanno smesso di scendere e si trovano in una fase di stasi. 

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Il tasso di positività, del 10,5%, è stabile. Per quanto riguarda i casi positivi ai test molecolari, i dati del matematico Giovanni Sebastiani del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), indicano che «la curva della percentuale dei positivi ai test molecolari ha subito una diminuzione della velocità di discesa a partire alla penultima settimana di febbraio, e il valore medio attuale è pari a circa il 9.5%". Negli ultimi dieci giorni, poi, "si rilevano incongruenze nei dati del totale dei positivi ai test molecolari in alcune regioni, come Veneto, Valle D'Aosta e Calabria".