Covid Veneto 15 dicembre, sono 1.184 i ricoveri. Zaia: "Pressione ospedaliera preoccupa"

Il pronto soccorso trevigiano di Vittorio Veneto ha chiuso l'attività, si accettano solo pazienti Covid

Covi Veneto, i dati del 15 dicembre 2021

Covi Veneto, i dati del 15 dicembre 2021

Venezia, 15 dicembre 2021 – "La pressione ospedaliera ci preoccupa, i pazienti covid sono complicati, per loro si mette in moto un team di cura intensiva piuttosto complesso composto da competenze elevate". A dirlo è il il governatore veneto Luca Zaia nel commentare la nuova impennata di ricoveri delle ultime 24 ore. La situazione sta diventano di ora in orea più critica, tanto che il pronto soccorso dell'ospedale trevigiano di Vittorio Veneto accetta solo malati Covid. "La struttura oopera esclusivamente come punto di primo intervento per i pazienti Covid". Lo comunica la Ulss 2 Marca Trevigiana, ricordando che il riferimento per l'attività ordinaria di Pronto soccorso per gli assistiti del distretto Pieve di Soligo è l'ospedale di Conegliano.

 

Covi Veneto, i dati del 15 dicembre 2021
Covi Veneto, i dati del 15 dicembre 2021

Sono 18.020 gli under 12 prenotati per la vaccinazione anti- Covid alle 12 di oggi. L'ha annunciato il governatore del Veneto Luca Zaia. In Veneto la popolazione vaccinabile under 12 è di 300mila persone. 

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Il bollettino di oggi 

Sono 3.677 i casi accertati in Veneto nelle ultime 24 ore, a fronte di 103.910 tamponi esaminati. Il Veneto continua ad essere la regione con il più alto numero di test eseguiti quotidianamente, con dei cali fisiologici solo nei weekend. Sono 19 le persone decedute nelle diverse province, un numero in linea con quanto accaduto ieri e che porta a 12.103 il totale delle vittime del Covid dall’inizio della pandemia ad oggi.

 “Il bollettino di oggi riporta 1.040 ricoverati in area non critica e 144 in terapia intensiva: siamo quasi all'80% di ricoverati in terapia intensiva non vaccinati. Sentiamo la pressione ospedaliera, ma non la viviamo con drammaticità, dice Zaia, sottolineando che la Regione “si è presa la briga anche di fare un paragone rispetto alla situazione dello scorso anno senza vaccini: oggi abbiamo un terzo dei ricoverati”.

Le persone attualmente positive e che si trovano in quarantena sono 53.100. Nella giornata di ieri erano stati intercettati 4.008 positivi ma con quasi 17mila tamponi in più. A preoccupare sono i nuovi ricoveri, ben 45 in sole 24 ore: 43 nelle aree mediche e 2 nelle terapie intensive. In tutti gli ospedali, sono 1.040 i pazienti curati nei reparti di area medica e 144 i malati gravi nelle terapie intensive. La pressione ospedaliera è così forte da aver spinto ieri la Regione a bloccare tutti gli interventi chirurgici programmati che necessitano di terapia intensiva.

Zaia, test rapidi per Natale

Arrivano le prime indicazioni sulle misure da tenere durante le feste per evitare ulteriori rialzi nella curva dei contagi. “Fate i pranzi in casa, ma arieggiate i locali e se potete andatevi a comprare un test rapido in auto-somministrazione. Per quanto sgangherato possa essere, se c'è uno che ha carica virale lo becca". Questi i consigli del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per le prossime feste di Natale, che saranno giocoforza caratterizzate dalla presenza del Covid.

Vaccino ai bambini: domani si parte

Sono tante le prenotazioni arrivate sul portale regionale, domani negli hub veneti si parte con le prime dosi ai bambini dai 5 agli 11 anni. È di 300mila bambini la platea di chi può accedere alla vaccinazione anti-Covid, alle 19 di ieri sera erano 15.045 le richieste e alle 12 di oggi sono 18.020.

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“Avremo un canale preferenziale per la prenotazione – ha spiegato il governatore del Veneto, Luca Zaia all’apertura delle prenotazioni e una linea dedicata nei centri vaccinali, con pediatri, senza attese. Per evitare qualsiasi guaio, la prenotazione si potrà fare solo al compimento del quinto anno. Garantiremo comunque la corsia preferenziale. La decisione spetta ai genitori, che si confronteranno con il pediatra o il medico di fiducia”.

Vaccino sicuro? Ecco cosa dicono gli esperti

"Vaccinare i bambini tra i 5 e gli 11 anni spiega Annamaria Staiano, presidente della Società Italiana di Pediatria significa permettere loro di svolgere la loro vita quotidiana normale, significa poter andare a scuola interagendo con i propri coetanei, significa a non essere costretti a tornare in Dad, significa non dover effettuare una serie di tamponi per vedere di fronte a una infezione se si tratti di Covid o meno. I vantaggi rispetto ai rischi da vaccino sono elevatissimi, da un punto di vista medico, psicologico e sociale. Il vaccino è sicuro, efficace e permette il ritorno alla vita normale, contrastando nella maniera più certa la pandemia".

Nell'età pediatrica, "secondo le stime dell'Ecdc", Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, in Italia "ogni 10mila casi sintomatici per Covid ci sono 65 ospedalizzazioni, 6 ricoveri nelle terapie intensive e, tristemente, un caso di decesso", sottolinea Franco Locatelli, presidente del Consiglio superire di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico per l'emergenza coronavirus.

I casi di Covid nelle province

È sempre Padova la provincia con il più alto numero di contagi, con 801 casi e quasi 12mila persone in quarantena: 11.994 per l’esattezza. Treviso oggi conta altri 672 positivi che, al netto dei guariti, porta il totale dei contagi attuali a 9.969 . La città metropolitana di Venezia oggi registra 623 contagi e 8.917 cittadini in isolamento, mentre a Vicenza ci sono 796 persone risultate positive nelle ultime 24 ore e 9.603 in quarantena.

Nella provincia di Verona gli ultimi contagi sono 547, che portano il conteggio totale a 6.729. Difficile la situazione anche a Belluno, con 90 nuovi casi e 1.127 positivi, mentre Rovigo oggi conta 117 positivi in più, per un totale di 1.481.

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Vaccinato l'86,4% degli over 12

Per quanto riguarda le vaccinazioni, sale a 8.389.830 il numero totale delle dosi somministrate. Ieri le inoculazioni sono state 46.510, di cui 2.032 prime dosi (per un totale che sale a 3.452.468), 1.623 i cicli completati (3.870.543 il totale) e 42.789 le inoculazioni addizionali (1.066.471 il totale). Il Veneto ha somministrato il 97,6% delle dosi fornite. Coperto con almeno una dose di vaccino è l'86,4% della popolazione sopra i 12 anni e il 77,9% della popolazione totale.

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Zaia: "Minacce ai governatori all'ordine del giorno"

La pressione no-vax è sempre più forte. Dopo che lo stesso Zaia aveva ammesso nei giorni scorsi di avere presentato un centinaio di denunce per minacce subite, tutte archiviate, oggi torna alla carica. "Con il Covid – dice il governatore – abbiamo scoperto che c'è una parte della popolazione che di piani di sanità pubblica non ne vuole sapere. Non possiamo tollerare comunque la violenza verbale e meno ancora di quella fisica”.

Ma non solo. “Le minacce sono ormai all'ordine del giorno per noi governatori. Se questo è il livello del confronto, non funziona. Ma non sottovaluterei le persone aggressive che la buttano sempre nel confronto fisico", ricorda Zaia.