Covid Veneto, raffredda la curva dei contagi, 21.833 casi. Zaia: "Restiamo in giallo"

"Abbiamo i parametri per non andare in arancione". Vaccini: "La notizia del giorno: stamattina superate le 10 milioni di dosi, ci abbiamo messo 12 mesi"

Venezia, 20 gennaio 2022 –  Il virus rallenta la sua corsa in Veneto. Sono 21.833 i nuovi positivi al Covid19 identificati nella regione nelle ultime 24 ore, il 12,8% dei 169mila tamponi effettuati (qui i dati di ieri 19 gennaio 2022). Il totale dei ricoverati è di 2.010 cinque in più nelle ultime 24 ore, di cui 1.806 (+5) nei reparti ordinari e 204 sono i paziendi ricoverati in terapia intensiva, lo stesso dato da giorni. Trentadue sono i decessi registrati nelle ultime 24 ore.

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Numeri in miglioramento. "E' innegabile che da qualche giorno ci sia una fase di plateau, che la curva si sia raffreddata ed appiatitaSe fosse così restiamo in giallo anche la settimana prossima, non abbiamo parametri per andare in arancione, abbiamo capito che la stragrande maggioranza dei positivi è asintomatica e quelli che hanno sintomi sono paucisintomatici, dalla montagna di positivi che registriamo ogni giorno dagli ospedali ne dimettiamo più di quanti ne ricoveriamo", dice il governatore Luca Zaia nella diretta dalla sede della Protezione civile di Marghera oggi 20 gennaio.  Secondo  il governatore, comunque, questa, per i contagi, "è la settimana cruciale".

Bollettino Covid Veneto 20 gennaio 2022
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"Le terapie intensive sono da giallo, così anche l'occupazione di area medica. Da una decina di giorni siamo sui 200 posti letto in terapia intensiva, che non aumentano. Stiamo scontando i bagordi di Natale", aggiunge Zaia "Questa settimana, dunque, potrebbe rappresentare il giro di boa. Ci stiamo avvicinando allo scenario di rendere endemico il virus". E' tempo di  "semplificare le regole, metodo anglossassone" insiste Zaia  sul cambio di definizione del 'caso positivo' "non siamo più nello scenario di febbraio 2020".  

"Il cittadino sintomatico si deve mettere in isolamento, il caos sono i tamponi", aggiunge Zaia. Il governatore torna sulla scuola: "I genitori sono disperati, il sistema non funziona, mandare in quarantena tutta una classe per un positivo non funziona". Zaia ha parlato con il ministro Speranza "la vera strategia è concentrarsi sui sintomatici. ll contact tracing, il tracciamento dei positivi, ad esempio è impossibile da fare con questa mole di tamponi che si scarica ogni giorno. Il 60% dei positivi non riescono ad avere un contatto nel corso della giornata. Spero che il tavolo di lavoro si chiuda in ore, non in giorni - ha poi spiegato - e spero che il governo per tramite del Cts prenda atto che questa situazione da gestire con le norme di oggi è da caos e siamo nel caos. Dobbiamo avere fiducia nel cittadini che se sono positivi sintomatici devono mettersi in isolamento come previsto dalla legge. L'Ecdc dice di concentrarci sui sintomatici come ha fatto anche la Gran Bretagna".

Vaccini: la notizia del giorno 

Vaccini "La notizia del giorno: stamattina abbiamo superato i 10 milioni di dosi, ci abbiamo messo 12 mesi"  dice il governatore Zaia.  Il Veneto ha superato stamane i 10 milioni di dosi di vaccino anti- Covid somministrate alla popolazione. Il report sui vaccini - aggiornato alla serata di ieri 19 gennaio - riferisce che le dosiinoculate nelle precedenti 24 ore sono state 37.164, delle quali 30.536 addizionali/booster. Si registra un rallentamento delle prime dosi, solo 2.120 nell'ultima giornata. Sfiora ormai metà della popolazione (49,7%) il numero di coloro che hanno già ricevuto la terza dose di siero.

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La mappa dei contagi nelle province

Diminuiscono i casi, la curva dei contagi è in lieve flessione quasi ovunque. Il quadro dalle province. É ancora Verona, con 4.532 nuovi casi (4.535 ieri), la provincia in cima alla lista per contagi, alto il numero delle persone che si trovano attualmente in isolamento sono 61.978.  Segue Treviso  con 4.407 casi, qui si registra un rialzo rispetto al dato di ieri quando i positivi erano 3.986. I trevigiani in quarantena sono 45.586. Così anche a Vicenza sono 4.001 (3.876 ieri) le persone risultate positive al Covid 19 e 45.424 quelle costrette alle restrizioni sanitarie. Quindi la provincia di Padova con 3.809 (3.845 ieri) persone infettate dal coronavirus e 50.993 costrette all'isolamento.  Nella Città metropolitana di Venezia sono 3.097 (2.687 ieri) i nuovi contagiati e 37.547 i casi attuali di Covid totali.  Nella provincia di Rovigo sono 998 (1.048 ieri) i nuovi casi e 12.650 in quarantena, in quella di Belluno 509 (854 ieri)  e 8.382 gli isolati.

Fondazione Gimbe: peggioramento dei casi nella settimana dal 12 al 18 gennaio

La situazione resta critica, al calo dei contagi di ieri si contrappongono i monitoraggi della Fondazione Gimbe. In Veneto nella settimana dal 12 al 18 gennaio si registra un peggioramento per i casi Covid-19 attualmente positivi ogni 100.000 abitanti (5.245) e un aumento dei nuovi casi (13,6%) rispetto alla settimana precedente. 

Il dato emerge dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe. Risultano sopra la soglia di saturazione i posti letto in area medica (26,2%) e in terapia intensiva (18,4%) occupati da malati. Per quanto riguarda le vaccinazioni, la popolazione che ha completato il ciclo è al 79%, leggermente inferiore alla media nazionale (79,6%) a cui va aggiunto un ulteriore 3,9% (media Italia 4,1%) con prima dose; il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 74,2%, sopra la media nazionale (70,8%). Per la fascia pediatrica 5-11 anni ha completato il ciclo vaccinale il 5,8% (media Italia 5,2%) e il 22,4% (media Italia 19,9%) ha fatto la prima dose.

La provincia con i maggiori nuovi casi per 100.000 abitanti è Rovigo con 2.748, seguono Verona (2.737), Vicenza (2.639), Treviso (2.277), Padova (2.256), Belluno (2.198) e Venezia (2.021). 

Nonostante l'ondata di contagi in corso, Venezia sta pensando al Carnevale “soft” che, come ha precisato oggi l'assessore Simone Venturini, sarà “certamente non di massa, non ci sarà il volo dell'Angelo ma ci saranno tanti controlli. La città ha dimostrato di saper gestire bene la cosa già con il Redentore, i controlli hanno funzionato”. La sfida, sarà quella di affidarsi  allo streaming, come lo scorso anno. Accompagnando la festa con eventi di portata locale.