Covid, Zaia sulla linea di Salvini: "Vaccino sì, ma l'obbligo sarebbe una sconfitta"

Zaia ha lanciato un appello a Draghi: "Terza dose, il Governo decida in fretta"

Il Governatore del Veneto, Luca Zaia

Il Governatore del Veneto, Luca Zaia

Venezia, 3 settembre 2021 – Zaia si allinea alle posizioni di Salvini, lui che per mesi è stato paladino dei vaccini, sull’obbligo fa un passo indietro: “Arrivare alla obbligatorietà è un po' una sconfitta”. È chiaro il messaggio lanciato oggi dal governatore veneto, la linea di partito non si contesta. “Non commento un eventuale obbligo, bisogna vedere come è strutturato. In linea di principio in Italia ci sono 11 vaccini obbligatori, nessun paese ha l'obbligo di vaccino per il covid, arrivare all'obbligatorietà è una sconfitta, significa che non c'è presa di coscienza”, ha chiosato Zaia ammettendo che l'obbligatorietà attualmente' riferita ad alcune categorie lavorative e quindi immagina che "il primo step sarà ragionare su altre categorie professionali".

Dopo le parole del premier Mario Draghi, Zaia rivendica piuttosto quanto fatto in Veneto, dove quasi l'80% della popolazione vaccinabile ha ricevuto il siero anti-Covid senza obbligo. La sfida è stata “gestire la campagna in maniera efficiente con la volontarietà”. Inoltre “mi sembra di capire che, quando si parla di obbligatorietà, questo sia riferito più che altro ad alcune categorie professionali", come si è fatto finora ad esempio con i medici, "immagino che il primo step su cui si ragionerà sarà quello". Nella Lega, assicura il presidente, "non siamo contro i vaccini, penso sia chiaro. Salvini stesso si è vaccinato. Poi che ci sia dibattito penso sia il sale della democrazia".

Quanto al Green pass, oggetto dello strappo alla Camera, "io ce l'ho, ce l'ha anche Salvini, non c'è nessuna mia posizione contro il Green pass. La Lega - ricorda il presidente veneto - ha fatto anche approvare l'allungamento da nove a 12 mesi del Green pass".

Intanto la cabina di regia nazionale oggi ha inserito il Veneto tra le regioni a rischio moderato. "Nulla di preoccupante - dice Zaia - ma non dobbiamo abbassare la guardia, l'infezione c'è ma la stiamo gestendo bene. Siamo zona bianca e non c'è pericolo di cambio di colore attualmente, ma bisogna continuare con le precauzioni, in primis mascherina ed igienizzazione delle mani". Covid: indice Rt a 0.97. A rischio moderato 17 Regioni. Variante Delta sfiora il 100%

Terza  dose: "Il Governo decisa in fretta"

"Faccio un appello al governo, che si decida velocemente per la terza dose, il prima possibile: il 21 settembre inizia l'autunno e se è sì per la terza dose per i fragili e gli anziani, vuol dire che dobbiamo mettere il nostro focus sulle case di riposo, e per noi sono 30 mila ospiti". E' quanto ha chiesto oggi il presidente del veneto, Luca Zaia. "Esorto tutti coloro che non appartengono alla categorie delle persone fragili - continua - che si vaccinino adesso, perché se parte la terza dose, e dalle parole del presidente Draghi sarà così, tutti gli altri vanno in coda ai fragili, come è successo ad inizio anno".