Crollo Marmolada: dimesso oggi uno dei feriti ricoverati in Veneto

Ecco come stanno i sopravvissuti alla strage del ghiacciaio ospitati nelle strutture ospedaliere venete. Domani sarà dimessa anche la donna

Feltre, 9 luglio 2022 - Nella giornata di lutto cittadino a Canazei per commemorare le vittime del crollo della Marmolada arriva una buona notizia. Sta bene ed è stato dimesso questa mattina paziente tedesco soccorso e curato dall’Ulss 1 Dolomiti a Feltre. Entrambe le braccia steccate, le mani fasciate, l'uomo accompagnato dai familiari, concluderà la convalescenza in una struttura vicino casa.

Prima di lasciare l’ospedale feltrino, ha riservato parole di gratitudine e apprezzamento per i soccorsi e le cure ricevute.

Crollo Marmolada, il paziente tedesco dimesso dall'ospedale di Feltre
Crollo Marmolada, il paziente tedesco dimesso dall'ospedale di Feltre

Aggiornamento sui feriti

Per quanto riguarda gli altri feriti della Marmolada ospitati nelle strutture ospedaliere venete, le condizioni della signora ricoverata a Belluno, sono in via di miglioramento. Rimane in prognosi riservata invece Davide Carnielli, il giovane trentino in cura all’ospedale di Treviso. "Domani 10 luglio una signora tedesca che si trova all'ospedale di Feltre partirà con una ambulanza, anche lei verso casa" ha dichiarato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, oggi a Canazei, poco prima dell'inizio della messa in ricordo delle vittime della Marmolada. "Esprimo la mia vicinanza e le condoglianze a tutte queste famiglie", ha concluso.  

Identificata l'ultima vittima

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, insieme ad altri esponenti istituzionali della zona, parteciperà alla cerimonia per commemorare le vittime della valanga della Marmolada: 11 morti in tutto di cui otto veneti. Oggi giornata di lutto cittadino non solo a Canazei, ma in tutti comuni Val di Fassa. 

Il comandante del Ris di Parma, il colonnello Giampietro Lago, ha confermato che tra le undici vittime della tragedia della Marmolada c'è anche Nicolò Zavatta. La conferma è arrivata grazie all'esame del dna. Zavatta, ventiduenne di Malo (Vicenza), è la vittima più giovane, 22 anni. 

E' stato riconosciuto comparando i resti recuperati dai soccorritori con il Dna salivare della madre. Confronti che hanno restituito nel laboratorio del Ris diParma il 'match' che ha fornito la certezza scientifica sull'identità di Nicolò che sognava una vita tra quelle vette.