Alfieri della Repubblica, in Veneto sono 5 e si sono distinti per solidarietà, fair play e nel soccorso

Riceveranno l'onorificenza dal presidente Sergio Mattarella il 24 febbraio al Quirinale. Zaia: "Orgogliosi di voi". CHI SONO

Nuovi Alfieri della Repubblica

Nuovi Alfieri della Repubblica

Veneto, 4 febbraio 2022 - Tra i 30 Alfieri della Repubblica, 16 ragazzi e e 14 ragazze, nominati oggi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e che saranno ricevuti dal Capo dello Stato al Quirinale il prossimo 24 febbraio, alle 11.30, per la consegna degli attestati d'onore, figurano 5 giovani veneti, 3 femmine e due maschi. Ben 3 arrivano dalla provincia di Padova. Si tratta di Diletta Lago di Cittadella, Giulia Martinello di San Pietro in Gu, Tommaso Zotti di Campo San Marti, tutti in provincia di Padova, Ettore Prà di Monteforte d'Alpone, in provincia di Verona, Maddalena Da Rozze di Sedico, in provincia di Belluno».

Quirinale: "Solidarietà per la pace"

La solidarietà per la pace è il tema prevalente che ha ispirato nel 2022 la scelta dei giovani Alfieri. La selezione tra tanti meritevoli, spiega una nota del Quirinale, "è stata orientata a valorizzare comportamenti e azioni solidali, ora nell'ambito di un'accoglienza a ragazzi ucraini in fuga dalla guerra, ora attraverso altri gesti di amicizia, cooperazione, inclusione affinché le diversità non diventino mai barriere. I testimoni scelti non costituiscono esempi di azioni rare, ma sono emblematici di comportamenti diffusi tra i giovani, che illustrano un mosaico di virtù civiche di cui, per fortuna, le nostre comunità sono ricche. Le storie degli Alfieri della Repubblica possono anche essere viste, dunque, come la punta di un grande iceberg che rappresenta, in ogni territorio, la vita quotidiana dei giovani".

Zaia: "Orgogliosi di voi"

"Il riconoscimento ottenuto dal Presidente Mattarella - afferma il Governatore del Veneto Luca Zaia, nel complimentarsi coi ragazzi - testimonia di persone coraggiose, altruiste, con un grande senso della comunità. Ognuno di loro ha saputo distinguersi nelle situazioni più diverse: dalla figlia che accudisce ininterrottamente la mamma malata, alla studentessa che aiuta la compagna con disabilità, alla giovane protagonista di un importante volontariato per una comunità in Bosnia, all'atleta che si ferma durante una gara ciclistica per aiutare un avversario in difficoltà, a un giovanissimo che salva gli occupanti di uno scuolabus il cui conducente è stato colpito da malore. Gesti semplici, o azioni coraggiose, sensibilità fuori del comune. Grazie a tutti - conclude Zaia - siamo orgogliosi di voi". 

Giulia Martinello, dall’aeronautica militare al volontariato in Bosn

Giulia Martinello, diciotto anni, di San Pietro in Gu, provincia di Padova, a 15 è entrata alla Scuola militare aeronautica ''Giulio Douhet'', a Firenze. Nonostante le attività della scuola siano molto intense, ha deciso di usare i giorni delle vacanze estive per mettersi a disposizione di chi ha più bisogno. Ha partecipato come volontaria a un campo scout a Vareš, uno dei comuni della Federazione di Bosnia ed Erzegovina che ancora oggi risente in maniera molto pesante delle conseguenze della guerra. Durante questa esperienza si è prodigata nel servizio a favore della popolazione locale per lenire difficili situazioni sociali, insegnando e intrattenendo con il gioco i bambini del posto, aiutando le donne e gli anziani, fino a compiere i lavori più umili per il ripristino di locali e ambienti di infrastrutture.

Diletta Lago, scrittrice esordiente con amica disabile

Diletta Lago, diciotto anni, di Cittadella, in provincia di Padova, ha vinto nel 2020 il primo premio per la sezione ragazzi del concorso letterario Andersen-Baia delle Favole, dedicato alla letteratura per l'infanzia, presentando una sua fiaba, successivamente pubblicata dalla Casa editrice Itaca con il titolo ''Estrela e il fiore perduto'', realizzando personalmente anche le illustrazioni del libro. Diletta impiega il proprio tempo libero svolgendo diverse attività di animazione per i bambini della parrocchia. Sin dai tempi della scuola dell'infanzia, condivide il percorso scolastico con una compagna con disabilità cognitiva, facendosi spesso interprete dei suoi bisogni e cercando di facilitarne l'integrazione all'interno della classe e l'inserimento in un gruppo di coetanei, anche oltre l'ambito scolastico.

Tommaso Zotti salva autista scuolabus e compagni

Tommaso Zotti, quattordici anni, di Campo San Martino, in provincia di Padova, si trovava nello scuolabus di ritorno a casa, quando l'autista si è sentito male. Per fortuna, prima di perdere conoscenza è stato capace di guidare il bus fino a accostarlo al bordo della strada. Tommaso, con grande lucidità e prontezza, è riuscito ad aprire le portiere dello scuolabus e far scendere tutti i bambini dal mezzo, in sicurezza. Ha poi chiesto aiuto a una famiglia che abitava nelle vicinanze, completando l'opera di salvataggio dei suoi compagni, di se stesso e dell'autista, che così ha potuto essere soccorso.

Ettore Prà, campione di fair play

Ettore Prà, diciassette anni, di Monteforte d'Alpone, in provincia di Verona, è un giovane atleta di ciclocross e mountain-bike, che spende ogni sua energia tra allenamenti e impegno scolastico. Un ciclista dotato di grandi qualità e grinta, che lo hanno portato all'eccellenza nella sua categoria. Ma uno dei successi più importanti è stato conseguito qualche mese fa quando, durante una gara che lo vedeva alla testa del gruppo, di fronte a una caduta rovinosa di un avversario, ha interrotto la sua gara e ha soccorso lo sfortunato collega. È anche andato a recuperare la sua bicicletta e ha fatto in modo di ripartire insieme verso il traguardo. Al di là dell'esito della competizione, che ha visto comunque Ettore primeggiare, forse la vittoria più prestigiosa sta nell'aver testimoniato che lo sport è anzitutto solidarietà, amicizia, rispetto per gli altri.

Maddalena Da Rozze, salva la mamma malata

La madre di Maddalena Da Rozze, di Sedico, in provincia di Belluno, residente a Sedico (BL) si è ammalata di una patologia degenerativa quando lei aveva solo tre anni. Sin da piccola, con amore e maturità, l'ha aiutata, assistendola nelle cure necessarie per mantenerla in vita. Durante la pandemia, a seguito di un aggravamento improvviso delle condizioni di salute della mamma, Maddalena, che a marzo compirà 17 anni, si è ritrovata a dover gestire in casa, da sola, un'emergenza: ha avuto la prontezza di dare l'allarme e chiamare i soccorsi che hanno permesso di salvare la donna. Nonostante la vita l'abbia portata a maturare prima dei suoi coetanei, Maddalena non ha perso il sorriso e affronta con lo spirito della propria età le sue giornate, fatte di impegno scolastico, amici e passione per lo sport, la scherma in particolare, che lei pratica con grande entusiasmo.